Domenica 14 febbraio 2016, solennità di San Valentino vescovo e martire, intorno alle ore 17:30 il corpo San Pio da Pietrelcina ha fatto ritorno in grande stile a San Giovanni Rotondo, nel cui convento cappuccino di Santa Maria delle Grazie vi si stabilì a partire dal 28 luglio 1916 e vi rimase, salvo poche e brevi interruzioni, fino alla sua morte, avvenuta il 23 settembre 1968, alle ore 2:30 nella cella n. 1.

Reduce da una storica e temporanea traslazione a Roma, che ha avuto luogo dal 3 all’11 febbraio 2016, in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia, e che lo ha visto protagonista insieme a San Leopoldo Mandić (altro frate cappuccino ed infaticabile confessore come lui), il corpo di San Pio, sulla via del ritorno, aveva in seguito effettuato una breve permanenza di tre giorni (dal primo pomeriggio dell’11 al mattino del 14 febbraio) nel suo paese natale, Pietrelcina, dal quale il santo cappuccino era definitivamente partito 100 anni fa, e poi, nella stessa mattinata del giorno 14, nel Duomo di Benevento, dove fu ordinato sacerdote nel 1910, e nella Chiesa di Sant’Anna a Foggia, nel cui convento cappuccino risiedette prima dello storico arrivo in quello di San Giovanni Rotondo.

L’arrivo del corpo di San Pio nella cittadina garganica, avvenuto come già scritto intorno alle ore 17:30, è stato oggetto di una calorosa accoglienza da parte della popolazione locale che, accorsa numerosissima lungo Via Foggia ed in Piazza Padre Pio, gli ha tributato il più caloroso bentornato dopo 11 giorni di assenza, sventolando fazzoletti bianchi, come faceva il frate santo quando salutava la folla dalla finestra della cinquecentesca Chiesa di Santa Maria delle Grazie, e gettando petali di rose ed altri fiori sul furgone blindato che lo trasportava.

Subito dopo aver raggiunto Piazza Padre Pio, la teca con le sue spoglie è stata prelevata dall’automezzo e condotta trionfalmente in processione lungo Corso Umberto I, illuminato a giorno da scenografiche luminarie ad arco, fino a raggiungere Piazza dei Martiri e sostare davanti al Palazzo di Città (ex convento di San Francesco d’Assisi). Qui, sull’apposito palco, si è dapprima esibita Maria Luigia Martino, soprano di San Marco in Lamis, che ha intonato la canzone “Mamma” di Beniamino Gigli, tanto gradita dal frate santo quando era in vita, e poi ha preso la parola il sindaco sangiovannese, ing. Luigi Pompilio, il quale nel suo discorso ha dato il bentornato a San Pio tra le braccia del suo “popolo generoso”, ne ha ricordato la figura, l’esempio di fede e le opere, e si è inoltre soffermato sulla sua permanenza giubilare a Roma, da poco conclusa. Subito dopo mons. Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo ha tenuto, dallo stesso palco, il proprio discorso di preghiera conclusosi con la benedizione alla città garganica. Oltre ai sangiovannesi erano presenti numerose autorità civili e militari, provenienti da diverse parti, e tanti cittadini forestieri desiderosi di non mancare allo storico evento.

Dopodiché la processione della teca con il corpo di San Pio da Pietrelcina ha percorso il tratto restante di corso Umberto I fino a raggiungere Piazza Europa, immediatamente preceduta dai sindaci di Pietrelcina (Domenico Masone) e di San Giovanni Rotondo (Luigi Pompilio) e dal ministro provinciale della Provincia cappuccina di Sant’Angelo e Padre Pio (fr. Francesco Colacelli). In questa piazza, dal palco montato per lo storico evento, che era addobbato e dotato di due ritratti del frate santo, lo stesso arcivescovo ha dunque presieduto la Solenne Concelebrazione Eucaristica.

Al termine della seguitissima funzione religiosa, l’urna contenente il corpo di San Pio da Pietrelcina è stata caricata sulla stessa auto che lo ha condotto durante i suoi funerali tenutisi il 26 settembre 1968, una Citroën DS 20 versione Pallas. A bordo di quest’autovettura, scortata dalle forze dell’ordine, la teca con il santo frate cappuccino ha percorso interamente Piazza Europa e Viale Cappuccini fino a raggiungere l’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza, fortemente voluto dal santo frate cappuccino e da lui inaugurato il 5 maggio 1956.

Davanti al nosocomio religioso, il corpo di San Pio è stato festosamente accolto dal personale della struttura e dagli ammalati e, prima del discorso di preghiera dell’arcivescovo diocesano, mons. Michele Castoro, è stato fatto udire alla folla l’intero discorso che il frate cappuccino tenne durante la cerimonia d’inaugurazione della stessa struttura ospedaliera, il 5 maggio 1956. Dopo la benedizione impartita dal prelato, l’urna con il corpo del santo è stata prelevata dall’autovettura dei suoi funerali e condotta all’interno del “suo” ospedale dove mancava dal 1966 e dove è stato oggetto di fervente devozione da parte del personale in servizio e degli ammalati.

Nel nosocomio, l’urna con le spoglie di San Pio vi è rimasta fino al pomeriggio del 16 febbraio 2016 quando, poco dopo le ore 16, è stata traslata nella chiesa a lui intitolata, che ha raggiunto dopo una breve sosta nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, inaugurata il 1 luglio 1959 alla sua presenza. Nella Chiesa Superiore di San Pio da Pietrecina, le spoglie dello stesso sono state onorate con una celebrazione eucaristica presieduta dal rettore, fr. Francesco Dileo, dopodiché i frati cappuccini dello stesso santuario hanno finalmente riportato l’urna col corpo del frate santo al suo posto, nell’omonima Chiesa Inferiore.

Il presente fotoreportage è illustrato dalle sottostanti otto immagini aventi per oggetto:
la sosta in Piazza dei Martiri, davanti al Palazzo di Città di San Giovanni Rotondo, dell’urna contenente il corpo di San Pio da Pietrelcina, durante il discorso tenuto dal sindaco sangiovannese ing. Luigi Pompilio (foto n. 1);
la Solenne Concelebrazione Eucaristica svoltasi sul palco appositamente allestito in Piazza Europa, in presenza ed in onore delle spoglie del santo frate cappuccino, e presieduta da mons. Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo (foto n. 2);
l’urna col corpo di San Pio da Pietrelcina al termine della funzione religiosa (foto n. 3);
la partenza delle spoglie del santo cappuccino verso l’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza (foto n. 4);
il transito delle stesse in Viale Cappuccini, sotto scorta delle forze dell’ordine e con l’accompagnamento della numerosissima folla festante ed in preghiera (foto n. 5-6);
la solenne accoglienza del corpo di San Pio da Pietrelcina davanti al “suo” Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza, che ha preceduto l’ingresso dello stesso nella struttura sanitaria e la sua permanenza per i due giorni successivi, tra gli ammalati ed il personale in servizio (foto n. 7);
il manifesto dello storico evento (foto n.8).

 
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