Per la domenica e il lunedi di Pasqua è tornata a San Casciano l’antica tradizione floreale-religiosa del Sepolcro delle Vecce grazie al “provveditore” Paolo Bacci.

Le composizioni vengono allestite davanti agli altari maggiori della Chiesa di Santa Maria sul Prato (o della Misericordia) e della Chiesa di Santa Maria del Gesù (o del Suffragio): una grande croce realizzata con il grano, simbolo della Resurrezione, e le vecce mescolate con le piante e i fiori che fanno da sfondo.

La veccia è una pianta erbacea della famiglia delle leguminose, destinata all’alimentazione del bestiame, che in assenza di ossigeno e clorofilla germoglia piccoli e finissimi fili bianchi.
A San Casciano la tradizione vuole che la veccia venga seminata la terza domenica di Quaresima e tenuta nelle cantine il cui ambiente umido favorisce la nascita di quei filini bianchi che poi si tramutano in una sorta di parrucche utilizzate per la commemorazione a scopo ornamentale, ma anche simbolico-religioso.

Le foto presenti in questo reportage:
1 – le vecce con fiori colorati;
2 – Chiesa di Santa Maria sul Prato o della Misericordia;
3 – il ” provveditore” Paolo Bacci, un artista che ogni anno compone queste decorazioni sempre diverse;
4 – le vecce ricadono dal candelabro;
5 – la grande croce di grano vista dall’altare maggiore;
6 – sugli altari gli strumenti della Passione;
7 – Chiesa Santa Maria del Gesù o del Suffragio;
8-10 – la croce di grano;
9 – le vecce sull’Altare maggiore sembrano piangere.

 
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Commenti (8)


  1. Interessante questo articolo e complimenti anche per le foto!
    Finalmente ho scoperto cosa rappresentano le piantine “veccie” che ho trovato nelle chiese toscane in questi giorni, grazie.


  2. ops, ho messo una “i” di troppo.


  3. Ciao Max , mi fa piacere essere stata “utile” :D d’altra parte i Reportage sono fatti per questo, far scoprire cose un pò di nicchia :-) Posso chiederti in quale altre chiese hai trovate le vecce ? perchè credevo che ormai si potevano vedere solo a San Casciano !
    Saluti


  4. Ciao, io le ho trovate ad Anghiari e Sansepolcro erano molto più piccole ma sempre particolari sembravano nascere direttamente dal pavimento.
    Ancora complimenti.


  5. che bel reportage! si scoprono sempre cose nuove! Grazie e complimenti!


  6. Questo reportage mi era sfuggito: davvero toccante! Anche nel mio paese molisano Vinchiaturo si usa ancora adornare il Santo Sepolcro con grano e vecce fatti crescere al buio, ma non in modo così scenografico. Una usanza, questa, di grande interesse!


  7. ciao Kris , grazie per il gentile commento :D quando è il momento fai anche un Reportage su questa usenza dalle parte tue, interessante vedere le varie interpretazioni sul tema .


  8. Bel fotoreportage.

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