In occasione della festa patronale di San Michele Arcangelo, si è svolta ieri a Monte Sant’Angelo (FG) la processione della Sacra Spada con partenza alle ore 17:00 dalla grotta del celeberrimo santuario micaelico, entrato a far parte dei siti UNESCO lo scorso 25 giugno.

La Sacra Spada fa parte dei preziosi addobbi della statua dell’Arcangelo Michele (alta 130 cm), realizzata in marmo di Carrara ed attribuita ad Andrea Contucci detto il Sansovino. Essa è collocata dal 1507 sull’altare maggiore della grotta-santuario, nel punto in cui l’Arcangelo lasciò le sue impronte consacrando la medesima grotta entro cui apparve tre volte (nel 490, nel 492 e nel 493 d.C.). L’Arcangelo è ritratto nelle vesti di un legionario romano con la spada nella sua mano destra in atteggiamento di minaccia e lo sguardo vigile sul demonio, raffigurato con il viso da scimmia, le cosce di capro, gli artigli di leone e la coda di serpente.

La ragione per cui si porta in processione la sola spada sta nel fatto che la statua non è assolutamente spostabile dal suo altare ed ogni tentativo di rimuoverla è stato vanificato. Dunque ogni anno in processione viene portata un’altra statua dell’Arcangelo, conservata nel santuario e copia fedele di quella originale, la quale è subito preceduta dall’arcivescovo della locale diocesi e appunto dalla Sacra Spada che viene portata su un cuscino bianco dai sacerdoti che si alternano nelle soste della processione (foto 1, 2 e 3).

Il corteo processionale è iniziato con la sfilata dei bambini vestiti da San Michele, delle Compagnie dei pellegrini (recatisi a piedi al santuario da alcuni paesi del Gargano), delle Confraternite e del clero di Monte S. Angelo. Alla Sacra Spada ed alla statua dell’Arcangelo Michele sono seguiti il gonfalone del Comune di Monte S. Angelo, le autorità civili e militari di tale comune e della Provincia di Foggia (che ha nel suo stemma proprio S. Michele Arcangelo) ed infine il popolo dei fedeli.

La processione ha effettuato nel suo lungo percorso cinque soste in cinque punti diversi, appartenenti ognuno ad una delle cinque parrocchie montanare. Alla fine di ogni sosta l’Arcivescovo della locale diocesi mons. Michele Castoro ha effettuato la benedizione facendo il segno della Croce con la Sacra Spada in mano (foto 4). La prima sosta ha avuto luogo sul belvedere con la preghiera per gli anziani; la seconda nello storico rione Junno con la preghiera per gli emigranti; la terza davanti al Municipio con la preghiera per i governanti; la quarta presso l’ospedale con la preghiera per i malati; e la quinta in Piazza Duca d’Aosta con la preghiera per la città (foto 5 e 6).

Infine la processione è tornata al santuario micaelico davanti al quale c’è stato un piccolo spettacolo pirotecnico. Dopo la discesa nella sacra grotta ed al termine della benedizione finale, l’arcivescovo Michele Castoro ha ricollocato la Sacra Spada nella mano destra della statua dell’Arcangelo Michele sull’altar maggiore (foto 8), e successivamente quella portata in processione si è diretta in sacrestia.

Il presente fotoreportage si compone della presente descrizione e delle sottostanti otto immagini che ritraggono i momenti salienti della processione appena descritta.

 
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Commenti (2)


  1. Bravo Michele! Belle foto ed interessante reportage


  2. Grazie Rosy76NA. Ho realizzato questo fotoreportage con vera passione curandone i dettagli. Saluti

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