Il 14 Agosto con la rappresentazione del dramma antico di Euripide ‘’Le Baccanti’’, davanti a un numeroso pubblico, si è concluso, per quanto riguarda la città di Enna, la stagione teatrale dei ‘’Teatri di Pietra’’, edizione 2011 che ha avuto come affascinante location la ‘’Rocca di Cerere’’ capace di restituire arcaicità, esotismo e magia a tutte le rappresentazioni fin qui svolte.

La tragedia che appartiene, all’ultimo anno della vita di Euripide, fu scritta quando il poeta era ospite di Archelao, re di Macedonia, e fu rappresentata postuma.

Indicata dai molti come la più bella delle tragedie euripidee, tanto è complessa e ricca di motivi, nella sostanza unica, armonica più di ogni altro dramma euripideo, tutta veramente di un solo fremito, lanciata verso scene indimenticabili di orrore e di pietà. Mette in questione leggi, rapporti, istituzioni, credenze e saperi, fino a presentarci l’ignudo destino umano, la tragedia della debolezza umana di fronte a una divinità crudele e misteriosa.

Il poeta sente in modo roboante, non più come in altri drammi alla stregua di astratta possibilità di pensiero, la vita e la forza della parte che egli nega: il fluido del delirio dionisiaco in cui si dimentica il dolore eterno della vita, l’irrinunciabile comunione con le forze e la bellezza della natura. Questa vita delle due parti in contrasto è la ragione essenziale della grandezza del dramma. Le scene finali, in particolare, evidenziano anche il lirismo del poeta, magicamente fuso con lo svolgimento drammatico.

La scena si svolge a Tebe, dove ancora vive il vecchio re Cadmo, che ha però lasciato il potere a suo nipote, Penteo, figlio di sua figlia, Agave. Dioniso il dio nato da Giove e da Semele, un’altra delle figlie di Cadmo, manifesta il proposito di portare in Grecia la sua religione orgiastica ed estatica, cominciando appunto da Tebe, la patria della madre sua. Egli ha, finora, colpito della sua mania le donne di Tebe, tra cui Agave, madre di Penteo, per punirle dei sospetti che esse gettarono su Semele sua madre al tempo della sua nascita.

Guai se non sarà accolto anche dagli altri cittadini, egli assalirà la città a capo della schiera di donne che ha condotto dalla Lidia (le Baccanti), e la distruggerà. Il dio ha ottenuto a Tebe i primi allori: il vecchio vate Tiresia, e poi Cadmo, il re, entrano sulla scena vestiti da Baccanti coronati di edera e decisi a salire sul monte Citerone, per celebrare le Orgie di Dioniso. Gli altri cittadini resistono, sorretti dal giovane re Penteo, sdegnato contro la sfrenata licenza del nuovo culto.

Compagnia ‘’Bottega del Pane/Freezer09“.
Le Baccanti” Dioniso o del Perduto Iddio di Euripide.
Di Dario Garofalo e Cinzia Maccagnano, regia Cinzia Maccagnano.
In scena Dario Garofalo, Cinzia Maccagnano, Luna Marongiu, Cristina Putignano, Raffaele Gangale, Valerio Malorni, Oriana Cardaci.

Le precedenti rappresentazioni hanno visto il seguente programma: 7 Agosto ‘’L’altro Anfitrione’’; 9 Agosto ‘’La fuga di Enea’’; 12 Agosto ’’Shakespeare, alla maniera dei fool!’’

Foto1: manifesto
foto da 2 a 7: scene
foto8 e 9: la compagnia teatrale
foto10: la location

 
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