A Celenza Valfortore, piccolo centro dei Monti Dauni settentrionali affacciato panoramicamente sull’omonima valle che lo separa ad ovest dal Molise nel tratto in cui è bagnata dal Lago di Occhito, si è svolta, per l’intero pomeriggio di domenica 3 marzo 2019, la mascherata tradizionale avente per tema San Michele ed il diavolo tentatore, a sua volta organizzata dalla locale Associazione Turistica Proloco, col sostegno dell’Amministrazione Comunale.

Il corteo carnevalesco è partito intorno alle ore 16 da Piazza San Francesco, dinanzi all’omonima chiesa, introdotto da un carro con il Padre Eterno benedicente, avente alle spalle un enorme scudo di San Michele Arcangelo con la scritta “Quis Ut deus” (Chi come Dio), il quale è stato scortato da bambini del luogo travestiti da angeli, ed accompagnato ed inseguito dagli altri protagonisti della mascherata: San Michele Arcangelo, il diavolo tentatore, la persona tentata da quest’ultimo e ben consigliata dal primo, il ricco anziano che cede i suoi denari, il povero che chiede l’elemosina, la bella donna, il Mazzamuredd cioè un folletto della fantasia popolare locale. Oltre a costoro vi hanno sfilato anche i giovanissimi componenti della Junior Band, che hanno curato gli accompagnamenti musicali, e tutti quanti coloro che hanno voluto vivere questa originale manifestazione del carnevale locale.

Durante il suo lungo cammino, per le principali vie e piazze celenzane, il corteo allegorico ha effettuato ben sei soste nei punti più significativi del paese dauno, durante le quali è stata inscenata la medesima rappresentazione teatrale della stessa mascherata, in cui San Michele, con i propri buoni consigli, ed il diavolo, con le sue tentazioni, si contendono il possesso dell’anima di un uomo del posto. Costui, mentre è in vita, cede alle tentazioni demoniache (lasciarsi possedere da una bella e prosperosa donna e ballare con lei, prendere per sé la borsa dei denari cedutagli dal ricco anziano, non fare la carità al povero elemosiniere), ma dopo la morte si pente dei suoi peccati ed implora il perdono del Padre Eterno, il quale decide dapprima di ascoltare le istanze del diavolo tentatore e di San Michele che, dopo essersi confrontati verbalmente ed animosamente sul possesso dell’anima del defunto, si sfidano, l’uno col tridente e l’altro con la spada lucente, in una lotta alla fine vinta dall’Arcangelo e dunque dal bene. Il Mazzamuredd, si è occupato dapprima di introdurre, in dialetto locale, la vicenda dell’uomo tentato dal diavolo e ben consigliato dall’Arcangelo Michele, quindi di sostenere la stessa persona nel momento del proprio trapasso ed infine di annunciare la vittoria finale dell’Arcangelo Michele sul diavolo tentatore.

Una volta raggiunto lo storico Convento di San Nicola, nella parte bassa del centro storico, il corteo mascherato ha ultimato dunque il suo percorso sul far della sera, con la medesima rappresentazione teatrale eseguita per l’ultima volta. Dopodiché nei locali sottostanti al complesso religioso, già sede di uno storico mulino, i partecipanti all’evento hanno potuto degustare, col pagamento di un contributo di 3 euro, la tradizionale “Cavicchiata”, un prelibato piatto tipico locale costituito dal pancotto con verdure e pezzi di salsiccia soffritta, che è stato servito in vassoi contenenti ognuno anche un pezzo di pizza ed un bicchiere d’acqua o di vino rosso locale.

Il presente fotoreportage è illustrato dalle sottostanti sei immagini aventi per oggetto:
l’inizio della rappresentazione teatrale “San Michele e il diavolo tentatore” svoltasi in Piazza Umberto I, dinanzi alla cinquecentesca Chiesa Madre di Santa Croce, nel cuore del centro storico celenzano (foto n. 1);
il confronto verbale tra il diavolo tentatore e l’Arcangelo Michele mentre l’uomo da loro conteso è ancora in vita (foto n. 2);
il momento del trapasso dell’uomo tentato dal demonio e ben consigliato dall’Arcangelo (foto n. 3);
la stessa persona trapassata mentre chiede disperatamente pietà e perdono dei propri peccati al Padre Eterno (foto n. 4);
la vittoria di San Michele Arcangelo sul diavolo tentatore al termine dell’ultima battaglia tra i due (foto n. 5);
il manifesto dell’evento (foto n. 6).

 
© Riproduzione Riservata
 

Nessun commento

Lascia un Commento