Sabato 17 marzo 2018 è stata una memorabile giornata storica per San Giovanni Rotondo, segnata dalla visita di Papa Francesco nei luoghi di San Pio da Pietrelcina, voluta per celebrare il 50° anniversario della morte del frate cappuccino (23 settembre 1968) ed il centenario dalla sua stimmatizzazione (20 settembre 1918).

Proveniente dal paese natale del santo frate cappuccino, dove ha sostato per circa un’ora in località Piana Romana (presso la cappella che custodisce l’olmo delle stimmate invisibili del santo stesso), il sommo pontefice ha raggiunto la cittadina garganica a bordo di un elicottero a lui riservato, che è atterrato presso lo Stadio comunale “Antonio Massa” poco prima delle ore 9:30. Qui è stato accolto sia dal sindaco sangiovannese, dott. Costanzo Cascavilla, sia dall’arcivescovo di Manfredonia-Vieste San Giovanni Rotondo, mons. Michele Castoro.

Subito dopo Papa Francesco, salito sulla papamobile, ha attraversato le principali vie e piazze cittadine (Viale della Gioventù, Via Donatello, Corso Roma, Via Foggia, Piazza Padre Pio, Corso Umberto I, Piazza Europa, Viale Cappuccini), tra due ali di folla festante e gioiosa, fino a raggiungere l’Ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza” (opera di San Pio inaugurata il 5 maggio 1956), dove ha salutato e benedetto dall’esterno i pazienti ammalati ivi ricoverati ed il personale in servizio. Subito dopo si è recato, sempre a bordo della papamobile, al Poliambulatorio intitolato Giovanni Paolo II, dove è stato accolto dai vertici della struttura ospedaliera e nel quale è entrato per raggiungere il reparto di oncoematologia pediatrica, in cui ha salutato e mostrato la propria vicinanza ed il proprio affetto ai piccoli pazienti ammalati di tumore ed ai loro familiari, intrattenendosi con loro per circa 40 minuti.

In seguito ha fatto tappa nella Chiesa del Santuario di Santa Maria delle Grazie, inaugurata il 1 luglio 1959, incontrandosi e dialogando con i frati cappuccini del complesso religioso e della rispettiva provincia monastica, per poi baciare il Crocifisso delle stimmate di San Pio da Pietrelcina e venerare la reliquia del corpo dello stesso santo frate cappuccino, entrambi collocati per l’occasione dinanzi al presbiterio, rispettivamente a destra e a sinistra. Inoltre sull’urna contenente il corpo di San Pio, il Santo Padre ha deposto una sua stola rossa con ricami in oro. Dopodiché è stato accompagnato nella cella n. 5 del relativo convento, quella che ospitò San Pio negli ultimi anni della sua vita e nella quale morì alle ore 2:30 del 23 settembre 1968. Qui il pontefice si soffermato in preghiera per alcuni minuti.

Uscito dal complesso religioso in cui San Pio visse quasi ininterrottamente dal 1916 alla sua morte, Papa Francesco ha sorpreso tutti facendosi ritrarre con tre bambini che gli sono corsi incontro, dunque è risalito sulla papamobile per raggiungere il vicino sagrato antistante alla nuova Chiesa di San Pio da Pietrelcina, progettata dall’architetto Renzo Piano e dal suo workshop ed inaugurata il 1 luglio 2004. Ovviamente anche in questo breve tragitto il pontefice è stato accolto calorosamente e festosamente da quanti hanno potuto trovarvi posto per prendere parte alla Solenne Concelebrazione Eucaristica da lui presieduta, che si è svolta, a partire dalle ore 11:30 circa, presso l’altare allestito al di sotto dell’arco maggiore dell’avveniristico edificio religioso. Vi hanno partecipato oltre 30.000 fedeli provenienti da diverse parti d’Italia ed anche dall’estero. Coloro che non hanno potuto raggiungere il sagrato hanno potuto seguire l’evento servendosi dei maxischermi situati in più punti della cittadina garganica.

Terminate le letture bibliche, l’omelia di Papa Francesco, incentrata su preghiera, piccolezza, sapienza di vita, ha fatto riferimento più volte alla figura ed all’esempio di San Pio da Pietrelcina, alla sua attività di frate e confessore, ai suoi gruppi di preghiera, all’ospedale da lui voluto (la “Casa Sollievo della Sofferenza”), agli ammalati, ai piccoli contrapposti ai potenti del mondo, alle vittime della cultura dello scarto (giovani, anziani, persone ritenute improduttive), nonché ad una sapiente vita cristiana, da intendersi come offerta in dono.

Verso la conclusione della solenne funzione religiosa papale, l’arcivescovo diocesano Michele Castoro ha fatto il suo intervento per ringraziare il Sommo Pontefice per questa sua storica visita nella cittadina garganica e per la vicinanza papale alla persona dello stesso monsignore, provata dalla malattia, nonché per esprimergli la benevolenza propria e a nome dell’intera collettività di tutte le persone presenti all’evento. Ne è seguito un abbraccio tra i due alti prelati, e il dono di un calice da parte del papa; il tutto accompagnato dal caloroso applauso dei fedeli. Subito dopo il pontefice ha impartito la benedizione finale.

Con un piccolo ritardo sull’orario programmato, Papa Francesco è risalito sulla papamobile per percorrere in senso inverso, rispetto all’andata, le stesse strade e piazze di San Giovanni Rotondo, ricevendo così l’ultimo festoso omaggio della gente assiepata ai lati di esse, prima raggiungere lo stadio comunale e riprendere, intorno alle ore 13:45, l’elicottero che lo ha dunque riportato in Vaticano.

Il presente fotoreportage si correda delle sottostanti sei immagini che ritraggono:
l’arrivo di Papa Francesco, a bordo della papamobile, nel sagrato antistante alla Chiesa di San Pio da Pietrelcina (foto n. 1);
due momenti della Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta dal pontefice (foto n. 2-3);
l’omaggio al papa da parte dell’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, mons. Michele Castoro (foto n. 4);
Papa Francesco mentre impartisce la benedizione finale, al termine della stessa funzione religiosa (foto n. 5);
i manifesti dello storico evento (foto n. 6).

 
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