Semaforo verde per il Milleproroghe, ma l’emendamento per Pompei non c’è. Il dl su cui il governo aveva posto la fiducia ha superato l’esame del Senato perdendo però alcuni pezzi per strada.
Molte le norme introdotte che spaziano dal mondo delle banche all’Abruzzo, dalla social card ai precari, senza dimenticare qualche sanatoria, come quella sui manifesti elettorali abusivi o quella che prevede lo stop alle demolizioni degli immobili in Campania realizzati nelle zone protette.

Altre presenti nella bozza originaria sono state stralciate. Tra queste quella sui fondi per il programma di recupero degli scavi archeologici inserito nel decreto Millerproroghe grazie a un emendamento del relatore Lucio Malan, approvato nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio.

Un altro stop alle misure straordinarie annunciate tre mesi fa da Roma che avevano come obiettivo la tutela e il rilancio degli scavi, includendo: l’adozione di un piano straordinario di manutenzione; il potenziamento dei poteri di tutela della Soprintendenza anche attraverso l’aumento del personale con l’assunzione di archeologi; semplificazioni per la ricerca degli sponsor.

La questione del rilancio dell’area archeologica è stata al centro di un faccia a faccia tra il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il presidente degli industriali di Napoli, Paolo Graziano. Quest’ultimo ha illustrato al capo dello Stato i progetti di sviluppo per Napoli cui l’Associazione sta lavorando: dal piano di rilancio per Pompei alla riqualificazione delle periferie occidentale e orientale.

Proprio la scorsa settimana è stata ufficializzata un’intesa tra il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi, e il Presidente della Giunta regionale della Campania, Stefano Caldoro, per “un’azione comune, coordinata dalla Regione, in favore dello sviluppo del sito archeologico e dell’apertura ai privati che intenderanno sostenerne la tutela e la valorizzazione”.
Proseguono intanto gli incontri tra Diego Della Valle e gli imprenditori napoletani decisi a investire con un progetto comune nel recupero del sito pompeiano

 
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