Commenti


  1. Grazie a te Kris,

    Speriamo che le varie commemorazioni, siano più un ricordo dal quale i giovani possono apprendere qualcosa.

    Un saluto e ancora grazie per il commento.

    M.


  2. Buona sera Vi,

    grazie per il tuo commento, certo salendo sono stati fatti dei pensieri a quei poveri ragazzi di 100 anni fa, che non avendo il nostro vestiario tecnico,(Vedi foto 6) marciavano inoltre senza trovare punti di ristoro e con un peso sulle spalle ben maggiore del nostro e ricordandoli abbiamo pregato.

    Un saluto dal Lago

    M.


  3. Ricordiamo, ricordiamo sempre ed invitiamo i giovani a fare altrettanto: grazie, Maurizio!


  4. Bellissimo fotoreportage, come la poesia che lo accompagna; camminare nella notte al freddo sotto la pioggia è un modo certo intenso e sincero per “Ricordare e pregare…”


  5. Grazie mille Emma per il tuo commento.
    Non si può dire cosa scatta nel cervello umano nel comettere simili atrocità.(Oggi non è cambiato quasi niente)
    La spiegazione storica non è giustificata: “In tutte le città e Comuni d’Italia erano esposti i bandi tedeschi a partire dal 1943, avvisavano che per ogni soldato tedesco ucciso sarebbero stati fucilati 10 civili. La colonna stava transitando in ritirata, munita sembra da ultime ricerche, da un lasciapassare particolare rilasciato da reparti partigiani delle città vicine a Pedescala, stanchi dopo 5 anni di guerra stavano rientrando alle loro case e famiglie, sapendo che un’armistizio era stato firmato 5 giorni prima,un vecchio proverbio dice “Al nemico in ritirata ponti d’oro” In queste circostanze sentirsi attaccati gli ha fatti imbestialire, si dice che sia stata una delle stragi più crudeli, ovviamente quanto suesposto non giustifica la brutalità.

    Ancora un grazie sincero e un saluto dal Lago di Garda

    Maurizio


  6. gran bel fotoreportage perché sono d’accordo nel non dover dimenticare, ma…. quanto fanno male queste foto! Quanto è immensa la crudeltà che un uomo può ‘scaricare’ su un altro uomo!!!!! Quanto deve essere grande il dolore di coloro che in una delle tue foto riconosce una persona cara! Mi piacerebbe sapere cos’è che scatta nel cervello di questi ‘pseudo-potenti’ nel commettere simili atrocità!!!!
    Grazie Maurizio. Non si può e non si deve dimenticare!


  7. Grazie di cuore Diana.

    Il tuo commento in questo reportage per me oltre che gradito è anche “sentito”

    Un saluto dal Lago

    M.


  8. Ciao Maurizio, sono proprio Daniela: mia mamma nell’aprile del ’45 aveva 17 anni e Liliana non ricordo bene se è del ’30, domani te lo confermo. So che la sua mamma, che è morta il 30 aprile aveva 35 anni e aveva altre due sorelline più piccole, una è stata ferita.
    Grazie ancora, buona settimana!