Ad Ischitella, comune dell’entroterra del Gargano settentrionale, nei giorni 11, 12 e 13 giugno 2016 hanno avuto luogo i tradizionali festeggiamenti in onore di Sant’Antonio da Padova, al secolo Fernando Martins de Bulhões (Lisbona, 15 agosto 1195 – Padova, 13 giugno 1231), che per la sua esemplare fede cristiana e le sue virtù di predicatore e taumaturgo che lo avevano già reso famoso quando era in vita, fu canonizzato nel 1232, appena un anno dopo la sua morte terrena, e dichiarato Dottore della Chiesa più di sette secoli dopo, nel 1946.

L’organizzazione della festa è stata anche stavolta curata dal Comitato Feste in collaborazione con la Parrocchia di San Francesco che hanno messo a punto un programma composto, come di consueto, non solo da eventi religiosi ma anche da quelli civili, destinati ad adulti e bambini. Di questi ultimi quelli che hanno caratterizzato i primi due giorni della festa sono stati: l’esibizione della scuola “Danza e Fitness” di Darina Kubicova, svoltasi l’11 giugno dalle ore 21.00 in poi; la presenza e l’attività delle mascotte di Peppa Pig, Topolino e Paperina e del Trucca bimbi che la sera seguente (12 giugno) hanno assicurato il divertimento dei più piccoli.

Cuore pulsante della festa religiosa, una delle più sentite dal popolo ischitellano, è stata senza dubbio la quattrocentesca Chiesa di San Francesco d’Assisi, annessa all’ex convento (ora sede museale civica) ed attualmente parrocchia. Dal 1 al 12 giugno è stata ivi celebrata la Tredicina in onore di Sant’Antonio, mentre nel giorno della sua nascita al cielo, 13 giugno sono state celebrate le Sante Messe festive.

Al termine di quella delle ore 19, celebrata dal parroco don Francesco Agricola e conclusasi con la tradizionale benedizione dei pani poi presi dai fedeli, dalla stessa chiesa ha avuto inizio la processione della statua antoniana, lignea e policroma, ivi venerata sull’altare della campata centrale della navata di destra.

Il corteo processionale ha visto la partecipazione dei bambini delle prime comunioni, dei sodalizi ischitellani (Pia Unione del SS. Crocifisso di Varano, Congregazione di Sant’Eustachio martire, Confraternita di San Rocco, Devoti di San Rocco, Terz’Ordine Francescano), del suddetto parroco che l’ha guidato nelle preghiere, del simulacro del santo condotto da portatori in tunica bianca, e di numerosi fedeli. Inoltre gli accompagnamenti musicali sono stati curati dal complesso bandistico locale, intitolato all’illustre compaesano Pietro Giannone (1676-1748), filosofo storico e giurista illuminista.

Il suggestivo itinerario seguito dalla processione ha interessato dapprima il centro storico ischitellano, denominato “Terra”, e poi la parte più nuova ed elevata, chiamata “Ponte”. Terminata la discesa dell’ampio Corso Cesare Battisti, la processione ha effettuato una sosta in corrispondenza della scenografica piazza antistante al Palazzo Baronale Pinto-Ventrella, per assistere all’accensione di una fragorosa e coloratissima batteria pirotecnica, durante l’ora blu. Subito dopo la processione si è diretta nella vicina Piazza San Francesco, nella quale, tra la chiesa omonima e l’antistante e leggendario cipresso secco, il rientro del simulacro di Sant’Antonio è stato preceduto da un discorso di preghiera del medesimo parroco, che ha poi impartito la benedizione finale, e dall’esecuzione dell’Inno di Mameli da parte del complesso bandistico ischitellano, per onorare i 70 anni della Repubblica Italiana. Dopo il suo rientro in chiesa la statua antoniana è stata omaggiata dai fedeli del luogo.

In serata i festeggiamenti civili, animati dalla presenza di alcune bancarelle, si sono conclusi con un concerto della “Sugar Band” – Tribute Band of Zucchero Fornaciari, che si è tenuto in Piazza Marchese De Vera D’Aragona dopo le ore 21:30 ed ha riproposto al pubblico le principali canzoni di successo della carriera artistica del cantautore emiliano.

Il presente fotoreportage si correda delle sottostanti sei immagini che illustrano:
la partenza della processione di Sant’Antonio da Padova dalla Chiesa di San Francesco d’Assisi (foto n. 1);
la sosta della processione in Corso Cesare Battisti, subito prima dell’accensione della batteria pirotecnica (foto n. 2);
l’accensione della batteria pirotecnica presso il Palazzo Baronale (foto n. 3-4);
un momento di preghiera in Piazza San Francesco, prima del rientro, nella prospiciente chiesa, del simulacro di Sant’Antonio (foto n. 5);
il complesso bandistico ischitellano mentre intona l’Inno di Mameli nella stessa piazza (foto n. 6).

 
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Commenti (2)


  1. bravo Michele, come sempre


  2. Grazie Diana, sempre riconoscente.

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