Il 22 ed il 23 dicembre 2018 ha avuto luogo ad Ischitella, centro dell’entroterra garganico settentrionale, la seconda edizione del Presepe Vivente in Sottana, organizzato dalla locale associazione Pro Loco Uria e rappresentato nel pittoresco e caratteristico centro storico, denominato “Terra”. Più precisamente ad essere interessata dall’evento è stata la sua parte bassa, caratterizzata da antiche abitazioni con gli ambienti inferiori posti al di sotto del livello stradale, e perciò denominati “sottane”, le quali prospettano su un percorso anulare avente inizio e fine in Piazza Garibaldi e includente per intero Via Pietro Giannone e Via Cesare Turchi. Tra di esse si situa la Portella, luogo monumentale scelto per la Scena della Natività, dove è stato rappresento l’evento della “Notte Santa”, allietato dai canti natalizi e dalla gioia dei presenti, ed a sua volta preceduto dal corteo di figuranti in costume che hanno compiuto il suddetto percorso al seguito della Madonna con San Giuseppe nella loro infruttuosa ricerca di un alloggio.

Gli organizzatori, in queste due giornate di festa, sono riusciti appieno nel loro obiettivo, di animare e coinvolgere i visitatori nonché di valorizzare i luoghi storici e le antiche tradizioni popolari del paese garganico non solo attraverso la cura nelle diverse rappresentazioni sceniche, ma anche nei costumi dei figuranti, nella preparazione di prelibatezze mangerecce e di prodotti artigianali, nel riproporre i diversi modi di vivere del passato e di comunicare nel dialetto locale.

Oltre alla scena della Natività sotto la Portella, lungo il percorso sopra descritto, nelle sue adiacenze e negli ambienti sottani di alcune antiche abitazioni prospicienti, sono state rappresentate, ben 17 scene: le ricamatrici, la fattucchiera, la taverna di Spartaco, l’esattore, la cantina, la locanda, il calzolaio, il falegname, le commare “taglia e cuci”, il fornaio, la lavandaia, i mestieri di una volta, la famiglia, il casaro, le massaie, le filatrici, il fabbro. A tali scene si sono aggiunti ben 11 punti di interesse, già esistenti o creati per l’occasione, vale a dire: il laboratorio della pasta di mandorla, la Casa di Pietro Giannone (storico, filosofo e giurista qui nato nel 1676), u’ Taccaciucce (curiosa maschera barbuta scolpita in pietra locale, dotata di anello metallico per legare l’asino, che rappresenterebbe ironicamente lo stesso Giannone), la Portella, un punto panoramico all’esterno di essa, il largo del contadino gli attrezzi del pescatore, la settecentesca Chiesa di Sant’Eustachio (già intitolata a San Michele Arcangelo ed in origine cappella dei principi Pinto), il mercato natalizio in Piazza Garibaldi e nell’attigua Piazza De Vera D’Aragona, la Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore, il Palazzo Baronale Pinto-Ventrella.

Il presente fotoreportage si correda delle sottostanti sei immagini che illustrano:
un momento del cammino di San Giuseppe e della Madonna alla ricerca di un alloggio (foto n. 1);
la scena della Natività durante la rappresentazione della Notte Santa (foto n. 2);
la scena della cantina (foto n. 3);
un momento di allegria durante la preparazione delle pettole (foto n. 4);
la scena del casaro (foto n. 5);
il cartellone illustrativo dell’evento (foto n. 6).

 
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