In occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia, indetto da Papa Francesco, il 25 marzo 2016, Venerdì Santo, a Troia, in Provincia di Foggia, la tradizionale processione serale dei Misteri, con i 5 gruppi statuari lignei ritraenti Gesù nei vari momenti della sua Passione e Morte (conservati nella Chiesa di San Francesco), è stata sostituita in via eccezionale da una processione con Via Crucis che ha visto sfilare solamente l’artistico Crocifisso miracoloso della Concattedrale, scolpito nel 1709 da Pietro Frasa su commissione dell’allora vescovo della diocesi troiana, mons. Emilio Giacomo Cavalieri (Servo di Dio), e la statua di Maria SS. Addolorata, realizzata nel 1699 da Giacomo Colombo e custodita nell’omonima chiesa.

Tale processione ha avuto inizio verso le ore 19, in Piazza Giovanni XXIII, con la spettacolare uscita dell’enorme Crocifisso (m 4,70 x m 2,40) dalla Concattedrale di Santa Maria Assunta, dove è normalmente collocato dinanzi alla finestra murata al centro dell’unica abside, e quella della statua dell’Addolorata dall’omonima chiesa che prospetta sulla stessa piazza.

Nel corteo processionale, già formatosi, si sono innanzitutto susseguite, alle spalle di una croce processionale, le quattro confraternite troiane (di San Giovanni di Dio, del SS. Sacramento, dell’Annunziata e di San Leonardo, dell’Addolorata). Subito prima del Crocifisso di Pietro Frasa, un reliquiario a forma di croce contenente delle reliquie di quella di Cristo è stato condotto da don Luigi Pompa, mentre don Paolo Paolella ha guidato i fedeli con canti e preghiere.

L’artistico ed intensamente espressivo Crocifisso di Pietro Frasa, opportunamente collocato su una massiccia e consistente portantina è stato condotto dai membri del Gruppo dei Santi Patroni, mentre la statua dell’Addolorata da alcuni confratelli del rispettivo sodalizio. Notevole è stata la partecipazione della popolazione locale, e non solo, che ha seguito la processione in religioso e rispettoso silenzio, se non per intonare canti e recitare preghiere. Al termine del cammino della processione, davanti alla stupenda facciata della romanica Concattedrale di Santa Maria Assunta i due venerati simulacri sono stati posti l’uno di fronte all’altro per l’Incontro, mentre don Paolo Paolella ha tenuto il proprio discorso di preghiera ed ha impartito la consueta benedizione finale dinanzi alla porta principale della Concattedrale, detta “Porta della Prosperità”, realizzata da Oderisio da Benevento nel 1119. Dopodiché le due artistiche e venerate sculture sacre sono state ricondotte nelle rispettive e suddette chiese di appartenenza.

Va infine indicato che il Crocifisso di Pietro Frasa è ritenuto miracoloso anche in virtù del fatto che nel 1933, anno in cui si tenne un Giubileo Straordinario indetto da papa Pio XI, esso venne portato in processione per le principali vie troiane e, durante la predica di Padre Leandro Montini, si videro sprigionare per più volte, in un quarto d’ora circa, delle scintille dalla mano sinistra della statua del Cristo, vicino al chiodo che la fissa alla Croce. Dopodiché il sacerdote don Costantino Goffredo tentò di raccogliere le tracce del prodigio con un fazzoletto, che però rimase bianco e fu agitato dal religioso che fu seguito in questo gesto dalla folla festante. Da allora il Crocifisso frasiano è stato condotto in processione negli anni giubilari 1950, 1975 e 2000, oltre che nel 1963, al termine di un suo restauro, ma il prodigioso fenomeno, dopo quella volta, non si verificò più.

Il presente fotoreportage si correda delle sottostanti sei immagini aventi per oggetto:
l’artistico Crocifisso della Concattedrale troiana, scolpito da Pietro Frasa nel 1709, mentre viene condotto in processione la sera del Venerdì Santo 25 marzo 2016 (foto n. 1);
la statua dell’Addolorata, condotta a spalla dai rispettivi confratelli, mentre segue il suddetto Crocifisso in processione (foto n. 2);
i due simulacri mentre sfilano in Via Regina Margherita, la principale del centro storico troiano (foto n. 3);
l’arrivo della processione dinanzi alla Concattedrale di Santa Maria Assunta, capolavoro del Romanico pugliese (foto n. 4);
la scena dell’incontro dell’Addolorata con il Crocifisso che l’ha preceduta in processione (foto n. 5);
il momento di preghiera conclusivo, tenutosi dinanzi all’artistica e storica Porta della Prosperità, quella principale della Concattedrale (foto n. 6);

 
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