Nella tarda mattinata di domenica 7 giugno 2015 a Roseto Valfortore, piccolo comune dei Monti Dauni settentrionali facente parte del club dei Borghi più belli d’Italia e confinante ad ovest col beneventano, si è svolta la tradizionale Processione del Corpus Domini, che ha avuto inizio poco dopo le ore 11, dalla cinquecentesca Chiesa Madre di Santa Maria Assunta, al termine della Santa Messa solenne celebrata dal parroco don Antonio De Stefano.

Il corteo processionale, aperto come di consueto dalla Croce, ha visto sfilare dapprima i bambini vestiti da angioletti che, accompagnati dai loro familiari, portavano in mano ognuno un cestino pieno di petali, colorati e freschi, di diversi fiori che sono stati gettati lungo il cammino. A costoro hanno fatto seguito i ragazzi della prima comunione, vestiti con la tunica bianca e ricamata in oro, i quali hanno proceduto ordinati in gruppo dietro ad un pregevole labaro di raso pesante bianco con ornature dorate e recante al centro una lettera “M”. Dopodiché ha sfilato il parroco che ha condotto l’ostensorio contenente l’ostia consacrata sotto un ombrello eucaristico aperto, che ha svolto la funzione di baldacchino ed è stato sorretto dal sindaco Lucia Maria Luisi. A scortare il parroco ed il sindaco hanno provveduto le locali forze dell’ordine, mentre alle loro spalle si sono susseguiti il gonfalone del Comune e la banda musicale, oltre ai fedeli restanti.

L’itinerario della processione ha interessato il centro storico, la parte alta del paese (fino alla Fontana del Titolo ed alla Cappella del Calvario), quella bassa (fino alla Chiesa di Santa Maria Lauretana), e si è concluso davanti alla Chiesa di San Nicola, in Largo mons. Saggese. Al mattino presto, prima della processione, le donne dei quartieri interessati, hanno allestito, in altrettanti punti del percorso, ben dieci cappelline con al centro gli altari per poggiare l’ostensorio durante le soste di preghiera. Le cappelline, tutte diverse tra loro e di notevole impatto estetico, sono state sapientemente realizzate utilizzando coloratissime coperte di raso. Bianche tovaglie ricamate e statue o quadri del Sacro Cuore di Gesù hanno adornato gli altari, a loro volta arricchiti anche da ceri votivi e da differenti composizioni di simboli del Corpus Domini, tra cui il calice con l’ostia consacrata ed il monogramma IHS, che sta per Iesus Hominum Salvator, Gesù Salvatore degli uomini. Per completare il decoro di ogni cappellina sono stati collocati numerosi vasi ricolmi di diversi fiori (in alcuni casi sono stati anche utilizzati dei frutti), mentre variopinte e profumate composizioni di petali soprattutto di rose e di ginestre sono state eseguite sulla pavimentazione stradale antistante, riproducendo il disegno di fiori e simboli cristiani. I fedeli vi hanno anche potuto lasciare un’offerta in denaro che è stata ritirata al passaggio della processione.

Le cappelline con gli altari sono state allestite: in Via IV Novembre; in Largo Croce, all’ingresso della Cappella della Consolazione; in Via col. Lorenzo D’Avanzo; davanti alla Fontana del Titolo; in Via mons. Farace, all’ingresso della Cappella del Calvario; in due punti di Via Giambattista D’Avanzo; in Piazza Umberto I (presso la fontana monumentale); in Via mons. Sabetti, all’ingresso della Chiesa di Santa Maria Lauretana; ed infine in Largo mons. Saggese, presso la Chiesa di San Nicola. Sulla pavimentazione di quest’ultima piazza è stata appositamente realizzata una scenografica composizione di petali fiori e di altri materiali colorati, avente per tema l’Agnus Dei.

Durante la processione, il parroco don Antonio De Stefano ha effettuato una sosta presso ogni altare incontrato lungo il percorso, poggiandovi l’ostensorio. A questo punto ha illustrato ai presenti, per ogni altare, un diverso episodio dei miracoli eucaristici avvenuti in varie parti d’Italia ed in epoche differenti, prima di dedicarsi alla preghiera ed impartire la benedizione. Alla conclusione della processione, in Largo mons. Saggese, la sosta di preghiera è stata effettuata in forma più solenne, presso la rispettiva cappellina, insieme ai bambini vestiti da angioletti. Dopo la benedizione finale, il parroco, con l’ostensorio, ed il sindaco, con l’ombrello eucaristico tenuto aperto, hanno fatto il loro ingresso nella Chiesa di San Nicola.

Il presente fotoreportage è illustrato dalle sottostanti otto immagini aventi per oggetto:
il transito della processione del Corpus Domini in Via Piazza Vecchia, nel cuore del centro storico di Roseto Valfortore (foto n. 1);
la benedizione con l’ostensorio presso l’altare allestito all’ingresso della Cappella della Consolazione (foto n. 2);
una sosta di preghiera dinanzi all’altare allestito in corrispondenza della Fontana del Titolo, nella parte alta del paese (foto n. 3);
la benedizione con l’ostensorio davanti alla Cappella del Calvario (foto n. 4);
lo stesso rituale davanti all’altare preparato in Via Giambattista D’Avanzo (foto n. 5);
l’avanzamento della processione in Via Roma, verso la Chiesa di Santa Maria Lauretana (foto n. 6);
la penultima sosta di preghiera, avvenuta in corrispondenza dell’altare allestito all’ingresso della Chiesa di Santa Maria Lauretana (foto n. 7);
il momento conclusivo della processione del Corpus Domini, in Largo mons. Saggese, davanti alla Chiesa di San Nicola (foto n.8).

 
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