In concomitanza con la manifestazione “I Mercatini di Natale” nell’ambito dei festeggiamenti di Santa Barbara protettrice dei minatori, l’Ente Parco Minerario Floristella-Grottacalda col contributo degli enti locali e delle associazioni di categoria, sabato 6 e domenica 7 2014 ha predisposto due giorni di attività culturali e promozionali svolte e ultimate tra l’antico Palazzo Pennisi e l’area del Pozzo nuovo.

Il primo incontro in programma è stato sabato mattina alle ore 9:30 con la presentazione del libro “Donna Flo, un racconto lungo 14 anni su un passato non molto remoto fatto di conquiste, sofferenze battaglie e solidarietà’’, di Salvatore Giuseppe Trapani.

Il racconto scaturisce dalla forza della memoria dell’autore che rimonta il sentiero della crescita, dell’impegno civile e culturale in una comunità di zolfatai della Sicilia, che non deve interpretare, ma rievocare, poiché quella collettività è il suo mondo di nascita e di crescita. Il racconto ha al centro, incisivi protagonisti: gli uomini e le famiglie delle zolfare di Floristella e Grottacalda in provincia di Castrogiovanni, l’antica Enna. L’autore, che è figlio di zolfataio, diviene, nel tempo dirigente politico e ambientalista in una relazione dinamica con l’ambiente globale (uomini e cose) in cui le zolfare si chiudono per sempre e che si traduce nella nascita del primo parco minerario di archeologia industriale nell’Italia meridionale. Attraversa le vie d’Europa (Polonia, Inghilterra, Austria) in cui i parchi minerari sono nuova risorsa culturale e turistica… e nel mercato di Cracovia di Papa Wojtyła… incontra una voce narrante che lo accompagna e lo interroga. Al ritorno dei viaggi d’Europa, la miniera del racconto diventa parco minerario… e il miracolo si compie anche con la nomina dell’autore – ad opera del governo regionale siciliano – a presidente del parco!

Spazio poi alle attività promozionali con l’apertura dei mercatini di Natale e la degustazione di prodotti tipici, realizzata quest’ultima in collaborazione con il IV settore dell’ex Provincia regionale di Enna e dell’Istituto Alberghiero “Federico II”. Il programma prevede l’intervento di alcuni relatori tra cui: Paolo Mancuso, vicepresidente dell’Ente Parco Minerario Floristella-Grottacalda; Giuseppe Vitale, urbanista; Rocco Lombardo, Presidente Società Dante Alighieri di Enna; Claudio Torrisi, Soprintendente Archivistico per la Sicilia; concluderà la presentazione l’autore del libro Salvatore Giuseppe Trapani.

L’occasione ci permette inoltre di visitare il parco minerario e godere dell’eccellente contesto paesaggistico che fonde insieme le due omonime miniere di zolfo dismesse, dando vita a uno dei più attraenti insediamenti d’archeologia industriale sopravvissuti nel sud dell’Italia. Simile a un grande museo a cielo aperto, il vasto complesso estrattivo mostra una vera e propria “stratigrafia” delle varie epoche e dei rispettivi sistemi con le relative tecniche d’estrazione e fusione dello zolfo.

Nel territorio l’opera estrattiva dello zolfo è comprovata dalla fine del 1700 al 1986, anno in cui nell’area mineraria si interruppe definitivamente ogni attività legata alla produzione dello zolfo, ancora oggi ben visibili e tragicamente evocativi, si mostrano i calcaroni (forni circolari per la fusione e separazione dello zolfo dalla marna), i forni Gill (moderno sistema per la fusione dello zolfo) le discenderie, o vie operaie (strette gallerie semi-perpendicolari utilizzati in epoca preindustriale per arrivare al giacimento), i castelletti e gli impianti dei pozzi verticali (utilizzati in epoca recente per la discesa in sotterraneo).

Il Parco si estende su una vasta area situata sulla biforcazione delle superstrade che congiungono Enna, Valguarnera, Aidone e Piazza Armerina, presenta, parimente, aspetti paesaggistici e naturalistici di rilievo, la valle dove scorre il torrente Floristella ampiamente ricoperta di alberi e dalla tipica vegetazione mediterranea, e sulla sommità del colle a guardia della valle si protende altezzoso e imponente il Palazzo Pennisi, vetusta residenza della famiglia proprietaria della miniera, che domina il complesso minerario di Floristella. La grandiosa magnificenza dell’edificio e la sua ricchezza architettonica, porta alla luce e solleva un forte contrasto con l’austerità del luogo, mostrando un’istantanea e fascinosa immagine di ciò che doveva rappresentare l’estrema disparità sociale dell’epoca.

Foto 1: panorama con il Palazzo Pennisi in alto;
Foto 2: sala auditorium pozzo nuovo;
Foto 3: castelletto in pietra del pozzo 1 risalente al 1868;
Foto 4: sala auditorium, un momento della presentazione;
Foto 5: resti dei Forni Gil;
Foto 6: Palazzo Pennisi;
Foto 7: intervento del prof. Rocco Lombardo;
Foto 8: castelletto pozzo 2;
Foto 9: castelletto Pozzo 3 (Pozzo Nuovo);
Foto 10: veduta sulla valle Floristella.

 
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