Il festival lirico dell’Arena di Verona venne inaugurato proprio 100 anni fa, nel 1913, con Aida di Giuseppe Verdi, per celebrare il centenario della nascita dell’artista.

Quest’anno per celebrare i 200 anni della nascita di Verdi e i 100 anni della prima rappresentazione nel palcoscenico più grande del mondo, la Direzione dell’Ente Lirico, ha scelto di rappresentare l’Aida con due scenografie, una in chiave moderna e l’altra con una fedele rievocazione della scenografia del 1913. Gianfranco de Bosio , ottantacinquenne regista veronese, ha saputo ricostruire uno spettacolo di grande monumentalità.

Due modi diversi di raccontare la storia del condottiero egiziano Radames, amato da due donne: Aida, la schiava, figlia del re etiope Amonasro che è in guerra con l’Egitto e Amneris, la principessa egizia promessa sposa di Radames. Aida è divisa fra l’affetto per il suo popolo e l’amore per Radames. La scelta di entrambi si concluderà con la scena II del IV atto, dove i due Radames e Aida, condivideranno con la morte il loro amore per renderlo immortale.

Aidia è un’opera in quattro atti di Giuseppe Verdi su libretto di Antonio Ghislanzoni, la prima assoluta al mondo avvenne al Teatro dell’Opera al Cairo, in Egitto, il 24 Dicembre 1871, diretta da Giovanni Bottesini.
Per la prima italiana e di conseguenza europea, Verdi chiese la “supervisione”; venne rappresentata l’8 febbraio 1872, al Teatro alla Scala di Milano.

Il Festival del Centenario dell’Arena di Verona iniziato il 14 giugno, si concluderà l’8 settembre, con “Aida Rievocazione 1913″.
Una nota: fu proprio il palcoscenico dell’Arena di Verona a veder sorgere una star internazionale della lirica come Maria Callas, che debuttò con La Gioconda di Amilcare Ponchielli.

Fotoreportage della rappresentazione del 29 agosto:
Nr. 1,5,6,7,8: riprese durante l’esibizione della “Marcia trionfale”;
Nr. 2: Aida, Radames e il Gran Sacerdote;
Nr. 3-4: Amneris figlia del Re al tempio e mentre riceve doni;
Nr. 9: Nella parte superiore l’interno del tempio del dio Vulcano, il piano inferiore è sotterraneo-tomba dove sono stati sepolti vivi Radames e Aida. Amneris sopra di loro piange e prega;
Nr. 10: Applausi ai protagonisti principali:
- Aida Fiorenza Cedolins, soprano
- Amneris Violetta Urmana, mezzosoprano
- il direttore d’orchestra Daniel Oren
- Radames Carlo Ventre, tenore

 
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Commenti (6)


  1. Spettacolare Aida! A dicembre anche il San Carlo commemorerà G. Verdi con la stessa opera che venne rappresentata a Napoli nel marzo del 1973; allora lo stesso Verdi fu in questa città per curarne la messa in scena.
    L’Arena, però, è veramente il luogo ideale: t’invidio!


  2. Molto belle le foto…. però quando ho assistito io alla rappresentazione , prima dell’inizio chiedevano di spegnere macchine fotografiche e telecamere… a me resta qualche dubbio circa la possibilità di usare le immagini …


  3. Buona sera Arzan,

    Grazie per il tuo commento,

    prendo atto e confermo quello che hai scritto, delle circa 18,000 PERSONE PRESENTI c’erano almeno un migliaio che filmavano con i tablet, telefonini etc è il terzo reportage che inserisco delle rappresentazioni dell’Arena, posso solo dirti che io sono entrato dall’area riservata alla Stampa l’attrezzatura usata non era certamente invisibile.

    Un saluto


  4. Kris,

    grazie per il tuo primo commento su questa grande “Opera”, non nel senso del mio reportage, ma “Opera”, in senso di Aida.
    Fino a oggi è l’opera più vista al mondo.
    Interessanti anche le notizie che hai scritto a completamento del tuo commento.
    Allora buona visione e buon ascolto per l’Aida al San Carlo.

    Un saluto

    Maurizio


  5. @ Kris : scusa ma se c’era Verdi a Napoli al San Carlo sarà stato nel 1873 e non ne 1973 !!!!!


  6. Hai ragione, Mari, ho sbagliato a scrivere! Se fosse stato il 1973, lo avremmo ancora con noi, altro che duecentenario dalla sua nascita!
    Grazie per aver evidenziato l’errore.

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