Mercoledì 13 Luglio all’Arena di Verona è stata rappresentata, per la quarta volta nella stagione lirica 2016, Carmen.

Carmen è un’opera in quattro atti, tratta dalla novella di Prosper Merimée, riadattata in libretto da Henry Meilhac e Ludovic Halévy, musiche di Georges Bizet.

Venne rappresentata per la prima volta a Parigi al Teatro dell’ Opéra Comique il 3 marzo 1875, tre mesi prima della morte di Bizet, che non ebbe così la fortuna di vederne il grande successo, in quanto inizialmente non venne per niente acclamata dal pubblico.

All’Arena di Verona, dopo l’Aida è la seconda opera più rappresentata: dal 1914, prima rappresentazione, al 2014 è stata rappresentata 257 volte, delle quali 17 rappresentazioni sono state annullate o sospese per pioggia. Da aggiungere le 13 rappresentazioni del 2016. (Per la cronaca Aida, dal 1913 al 2015, è stata rappresentata all’Arena 650 volte, delle quali 34 annullate o sospese per pioggia).

La regia delle rappresentazioni del 2016 è stata affidata a Franco Zeffirelli; splendide le scene, scenografie e i colori delle luci.

Racconterò parzialmente i quattro atti, lasciando agli interessati di scoprire il resto delle vicende.

La scena del primo atto si apre in una delle piazze di Siviglia dove si affacciano la caserma dei dragoni e una fabbrica di tabacchi. Fra le operaie che escono dalla fabbrica c’è Carmen, una bella e sensuale gitana che consapevole della sua avvenenza intona una canzone piena di allusioni e fa capire di non credere alla costanza dell’amore…

Nel secondo atto siamo nella locanda di Lillas Pastia, un locale covo di contrabbandieri ma frequentato anche da soldati e zingari. Qui Carmen si esibisce con le amiche Mercedes e Frasquita in un ballo sensuale e quasi ipnotico. Don Josè il brigadiere dei dragoni che era finito in carcere per aver difeso e aiutato Carmen dopo una rissa dove la stessa aveva ferito una sigaraia esce di prigione e recatosi nella locanda comincia a subire il fascino della gitana e inizia a corteggiarla, ma viene interrotto dall’arrivo di Escamillo, un giovane torero che comincia a raccontare le sue prodezze nella corrida e resta anche lui colpito dalla bellezza di Carmen…

Nel terzo atto siamo nel covo dei contrabbandieri un luogo di montagne e dirupi dove gli stessi si sono accampati e alcuni si riposano. Carmen e Don Josè restano soli, la sigaraia si è già stancata della relazione con Don Josè e le fa capire che cerca altre avventure ma soprattutto vuole essere libera. Le amiche Frasquita e Mercedes leggono i tarocchi vedendo nel loro futuro eventi positivi, anche Carmen interroga le carte ma nel futuro vede la morte per sé e Don Josè, turbata, è a conoscenza che l’uomo è esasperato e potrebbe anche pensare di ucciderla, ma non ha paura e accetta senza cambiare idee o propositi di andare incontro al proprio destino…

Quarto e ultimo atto. Nella piazza di fronte all’arena di Siviglia la folla si accalca in attesa del torero, all’entrata della “cuadrilla” l’euforia è alle stelle. Escamillo il torero arriva accompagnato da Carmen elegante e bella più che mai, e prima che il torero entri nell’arena lei le giura di non aver amato mai nessuno quanto lui. Tra la folla si aggira anche Don Josè, Frasquita l’amica di Carmen lo riconosce e si precipita dall’amica avvertendola di stare attenta e la consiglia di andarsene. Carmen non si lascia intimorire e spavaldamente replica che non ha paura di lui e ribadisce decisa che è disposta ad affrontalo. Tutti entrano all’arena, in piazza restano soli Don Josè e Carmen che lo affronta dicendo: “io sono nata libera e se dovesse succedere libera morirò” e getta in aria l’anello che lui le aveva regalato mentre dall’arena si sentono le acclamazioni della folla per la vittoria di Escamillo…

Le prossime rappresentazioni della “Carmen” all’Arena il 16 e il 29 luglio.
Agosto il 5, 11, 17, 20, 23, 27.

Un grande spettacolo, un’opera diversa dalle altre, che mette allegria trascinando il pubblico soprattutto quando viene intonata l’aria del motivo più conosciuto, cantata interamente in francese. Su tre maxi-schermi si poteva seguire la traduzione in italiano e inglese. Tutto questo nella tradizione centenaria del più antico festival lirico del mondo.

Fotoreportage
Foto 1,2 – Piazza di Siviglia – Carmen uscita dalla fabbrica si esibisce in un ballo;
foto 3,4 – locanda di Lillas Pastia, il torero Escamillo racconta le sue prodezze;
foto 5,6,7 – covo dei contrabbandieri – Carmen interroga le carte, nr. 7 Micaela un ‘orfana che la madre di Don Josè aveva accolto in casa e ora innamorata di lui lo supplica di ritornare a casa in quanto la madre è ammalata;
foto 8,9 – Piazza dell’arena di Siviglia i gitani danzano, mentre il torero Escamillo acclamato dalla folla sta per entrare in arena;
foto 10 – in piazza restano soli Don Josè e Carmen che, urlando e proclamando la sua libertà, va incontro al suo destino.

 
© Riproduzione Riservata
 

Commenti (2)


  1. Grande opera che non conoscerà mai il tramonto! Nell’ambito dell’Arena di Verona, poi, dev’essere il non plus ultra.
    Bellissime foto, grazie Maurizio!


  2. Kris,

    grazie come sempre.
    Forse una delle opere a giudizio personale più belle che ho visto. Ovviamente vederla all’Arena la rende ancora più maestosa.

    Un saluto

    Maurizio

Lascia un Commento