La manifestazione si è svolta a Sinagra (in provincia di Messina) domenica 30 giugno per il decennale della Festa della tosatura organizzata da Slow Food.

Durante la mattinata si è potuto assistere ad una delle operazioni che sono sempre state alla base della cultura della civiltà degli allevatori di ovini, nel solco di una tradizione di saperi consolidati di cui oggi si sta perdendo memoria.

Sui Nebrodi – ha commentato l’organizzatore, fiduciario di Slow Food Valdemone – la Festa della tosatura era una ricorrenza molto sentita e si basava su un principio di reciproco aiuto fra i pecorai, che alla fine del lavoro festeggiavano con una grande mangiata. Il ricordo di queste tradizioni rivivrà anche attraverso la testimonianza dei pecorai più anziani.

Le capre girgentane, la pecora nera delle Rocche del Crasto, gli asini ragusani e le vacche modicane sono stati i protagonisti indiscussi della giornata seguita da una dimostrazione della filatura e dei vari modi in cui veniva utilizzata la lana, un tempo risorsa e bene utilissimo che oggi, invece, non si sa più bene come smaltire.

Nel corso della giornata c’è stata anche una dimostrazione della preparazione della provola dei Nebrodi e della ricotta: classiche procedure della caseificazione in cui emerge anche il senso del lavoro collettivo pastorale.

La giornata si è conclusa con un buffet con formaggi e salumi tipici dei Nebrodi, tra cui spicca il preziosissimo prosciutto crudo e vari piatti della tradizione.

Le foto rappresentano la fase principale che riguarda la tosatura ed inizialmente alcuni personaggi con l’abbigliamento caratteristico.

 
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Commenti (1)


  1. Le significative immagini di questo fotoreportage, sapientemente inquadrate, fanno rivivere l’atmosfera di questa manifestazione che ha riproposto una delle attività agro-pastorali del passato su cui si basavano il reddito e la sussistenza della popolazione dell’entroterra siciliano e non solo. Complimenti e saluti

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