Il 13 giugno ortese, in onore di Sant’Antonio di Padova
Lo scorso 13 giugno 2013, come avviene per tradizione ogni anno, ad Orta Nova hanno raggiunto il loro culmine i festeggiamenti, durati dal giorno 12 al 15, in onore del suo patrono, Sant’Antonio di Padova. A lui gli abitanti attribuiscono, oltre alle guarigioni miracolose e all’abbondanza dei raccolti, il merito di averla salvata dal disastroso terremoto del 18 agosto 1948. Per quest’ultima ragione gli ortesi innalzarono in suo onore una colonna votiva sormontata dalla sua statua, nella centralissima, vasta ed alberata Piazza Pietro Nenni.
In questa giornata i festeggiamenti sono stati aperti (ore 7) dallo sparo dei mortaretti e dalla S. Messa tenutasi nella Chiesa Parrocchiale della B.V.M. Addolorata, che sul primo altare della navata destra custodisce la pregevole statua del santo patrono con Gesù Bambino, vestita con abiti sacerdotali bianchi e damascati d’oro. In occasione dei festeggiamenti la statua è stata sistemanta su uno scenografico trono con drappi bianchi e gialli, collocato a sinistra dell’altar maggiore. Al termine della funzione religiosa sono stati distribuiti i pani benedetti e le offerte sono state devolute ai bisognosi. In seguito, a partire dalle 9:30 il Concerto Bandistico “Città di Ordona”, ha compiuto il suo giro della città animandola con i brani musicali scelti per l’occasione.
Nella medesima chiesa, la Santa Messa delle ore 11 è stata invece quella del ringraziamento a S. Antonio di Padova da parte degli ortesi impiegati nel lavoro dei campi, e al suo termine è stata impartita la benedizione dei loro mezzi agricoli.
A mezzogiorno proprio dinanzi alla suddetta colonna votiva, in Piazza Pietro Nenni, c’è stata la benedizione della città e la consegna simbolica delle chiavi al santo patrono da parte del sindaco di Orta Nova dott.ssa Iaia Calvio.
Nel tardo pomeriggio, sempre nella Chiesa Parrocchiale della B.M.V. Addolorata, ha avuto luogo a partire dalle 19:00 la solenne concelebrazione eucaristica, presieduta da mons. Felice Di Molfetta, vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, al termine della quale, intorno alle 20:15, la statua di S. Antonio, una volta uscita dalla chiesa è stata caricata a bordo di uno scenografico carro, addobbato con fiori bianchi e spighe di grano maturo, e sistemata sotto un apposito baldacchino ubicato nella sua parte centrale.
Il carro è stato solennemente condotto a mano in processione per le vie principali della cittadina del tavoliere ed è stato preceduto dalle associazioni e dalle quattro confraternite ortesi nonché da una reliquia del santo patrono e dal clero locale. Subito dietro al carro, e prima dei fedeli, hanno sfilato i gonfaloni e le autorità civili e militari non solo di Orta Nova, ma anche di vicini comuni di Carapelle, Ordona, Stornara e Stornarella. Questi cinque comuni fanno parte, dal dicembre 2008, dell’Unione dei Comuni dei Cinque Reali Siti. Essi consistevano in altrettante colonie agrarie fondate a partire dal 1774 sui terreni già appartenuti ai Gesuiti (che risiedevano nel relativo palazzo di Orta Nova) da parte del re Ferdinando IV di Borbone che, con l’ampliamento delle colture a scapito dei pascoli, intendeva far fronte sia ai fabbisogni della popolazione che andava incrementandosi sia all’insufficiente offerta di grano sul mercato a fronte dell’aumentata richiesta. Inoltre va ricordato che Sant’Antonio da Padova è anche il patrono della Vicaria della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, che comprende tali comuni e che è perciò anche detta dei “Cinque Reali Siti”.
Durante la sosta della processione in Via Stornarella, ai limiti del centro abitato, il sacerdote ortese don Leonardo Torraco, parroco della frazione cerignolana di Borgo Libertà, ha invocato l’intercessione di S. Antonio di Padova, per ottenere le grazie per gli abitanti e l’abbondanza dei raccolti agricoli, e poi ha impartito la benedizione dei campi. La serata di festa è stata conclusa dai fuochi pirotecnici che hanno dato spettacolo in Via Toscana, a partire dalle 23.30.
Il presente fotoreportage è corredato dalle sottostanti otto immagini che ritraggono:
- il gonfalone della Città di Orta Nova, tra le confraternite prima dell’uscita del simulacro di S. Antonio di Padova dalla Chiesa della B.V.M. Addolorata (foto n. 1);
- la banda musicale durante la sua esibizione musicale alla partenza della processione (foto n. 2);
- la partenza della processione con la reliquia di S. Antonio di Padova e la relativa statua, sistemata sotto il baldacchino a bordo dell’apposito carro addobbato (foto n. 3);
- un primo piano della statua di S. Antonio con Gesù Bambino sormontata dal baldacchino con gli addobbi floreali (foto n. 4);
- i gonfaloni dei comuni dei Cinque Reali Siti che, con le rispettive autorità civili e militari, seguono il Santo in processione (foto n. 5);
- la benedizione dei campi, impartita in Via Stornarella dal sacerdote ortese don Leonardo Torraco (foto n. 6);
- le luminarie in Corso Aldo Moro (foto n. 7);
- la luminaria sovrastante la colonna di S. Antonio, nella centrale ed alberata Piazza Pietro Nenni (foto n.8).
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