Ad Orta Nova, comune del foggiano facente parte dei Cinque Reali Siti, si è ormai radicata la consuetudine di dar luogo nel primo fine settimana di agosto ai festeggiamenti in onore di Maria SS. dell’Altomare.

Il suo culto ha però origine nella città di Andria nelle cui campagne, secondo la tradizione, alla vigilia della Pentecoste del 1598 una bambina di 4 anni cadde in un pozzo, facendo perdere le sue tracce. Tre giorni dopo, il martedì successivo, dopo inutili ricerche, un contadino che stava per attingere acqua da quel pozzo aveva udito dal suo fondo la voce della bimba e diede l’allarme. Con l’aiuto delle persone accorse sul posto la bambina, dapprima cercata inutilmente, venne estratta viva e sana. Pertanto ella disse di essere caduta nel pozzo il giorno stesso della sua scomparsa ed anche di essere stata salvata da una “bella Signora”, vale a dire la Madonna, la cui immagine venne ritrovata nello svuotare il medesimo pozzo. Fu così che l’allora vescovo della diocesi andriese mons. Vincenzo Bassi la denominò “Maria SS. dell’Altomare” e successivamente venne costruita sull’antica laura di S. Sofia una chiesa a lei dedicata che assunse le forme del Santuario attuale solo nel XIX secolo.

Ad Orta Nova invece il culto di Maria SS. dell’Altomare venne introdotto a partire dal 1916 da Maria D’Agostino (1899-1977), popolarmente chiamata “Marietta”, la quale essendo allora una ragazza in condizioni di salute cagionevoli, si recò nel santuario andriese per pregare e chiedere la grazia, ed acquistò un quadro della Vergine ivi venerata con le uniche monete che le erano rimaste e non ricordava neanche di possedere. Dopo essere ritornata nel suo paese, la donna si ristabilì, si sposò imparentandosi con la famiglia Balsamo, ebbe dei figli ed un avvenire migliore. Inoltre stimolò i concittadini a venerare la sacra icona della Madonna dell’Altomare che dal 1987 si trova nella chiesa ad hoc costruita ed ad essa intitolata, situata in Via Ponticello ed in seguito dichiarata santuario mariano della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano.

Preceduti dalla novena (dal 26 luglio al 3 agosto), dalla consacrazione delle Figlie di Maria SS. dell’Altomare (28 luglio, dopo la S. Messa delle 19) e dal triduo (dal 1° al 3 agosto), i festeggiamenti con cui quest’anno (2013) Orta Nova ha onorato Maria SS. dell’Altomare sono stati caratterizzati nella giornata del 1° agosto dalla celebrazione del 26° anniversario di Dedicazione della parrocchia (ore 19), dalla successiva adorazione eucaristica (ore 20) e dalla fiaccolata attorno alla chiesa che si è svolta alla sua conclusione. La sera successiva si è tenuta nella medesima parrocchia, a partire dalle 20:30, una serata di spirituale avente per titolo “La Fede di Maria”, e poi dalle 22, all’aperto, uno spettacolo musicale dei Sha ‘Dong. Nel pomeriggio del giorno dopo i bambini hanno potuto divertirsi con i giochi gonfiabili, mentre di sera, dalle 22, si sono esibiti i Linderberg (Pooh tribute band).

Nell’ultima giornata di festa (domenica 4 agosto 2013), al mattino nella parrocchia-santuario si sono svolte due funzioni religiose (8:30 e alle 11) e la supplica (ore 12). Al termine della S. Messa delle 19, presieduta dal vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, mons. Felice di Molfetta, si è giunti al momento più atteso da tutti che è stato quello della processione sulla barca a vela del quadro di Maria SS. dell’Altomare esposto in chiesa su un trono addobbato con drappi bianchi ed azzurri. La bianca e celeste barca a vela, sorretta da un carro ricoperto da drappi di colore bianco e corredata di tubi luminosi, era già stata addobbata per l’occasione con gigli bianchi e rose gialle. A prua reca sui due lati le scritte “Ave Maria”, mentre a poppa vi è apposta la scritta “A devozione di Ciro Balsamo”. Il suo albero è sovrastato da una croce luminosa.

Nel momento in cui il quadro di Maria SS. dell’Altomare è stato caricato sulla barca a vela, che sostava dinanzi alla relativa chiesa ed era illuminata dalle luminarie, sono stati liberati numerosi palloni celesti con l’immagine della medesima che sono volati in cielo, mentre la banda intonava la marcia di Mosè di Gioacchino Rossini. Una volta sistemato il quadro, il carro con la barca a vela è stato trainato manualmente in processione per le vie cittadine. Nel corteo lo hanno preceduto la croce, le parrocchie con i loro gonfaloni, i fedeli su due file laterali, le figlie di Maria SS. dell’Altomare, una bambina nelle vesti della Madonna dell’Altomare, il parroco don Donato Allegretti con due chierichetti. Le autorità e la banda musicale hanno invece sfilato alle spalle del carro, seguiti da altri fedeli. Al termine della processione ha avuto luogo uno spettacolo di fuochi pirotecnici che ha concluso i festeggiamenti.

Il presente fotoreportage è integrato dalle sottostanti otto immagini che ritraggono:
l’arrivo della barca a vela dinanzi al Santuario di Maria SS. dell’Altomare, preceduto dalle luminarie (foto n. 1);
gli ultimi preparativi della barca a vela subito prima della processione (foto n. 2);
l’interno del santuario con l’icona di Maria SS. dell’Altomare destinata alla processione mentre è ancora posizionata sul trono addobbato, visibile sulla sinistra (foto n. 3);
le pie donne di Maria SS. dell’Altomare col relativo gonfalone (foto n. 4);
il momento in cui l’icona viene collocata sull’apposito sostegno a bordo della barca a vela (foto n. 5);
la banda musicale mentre si esibisce all’inizio della processione (foto n. 6);
la barca a vela con l’icona di Maria SS. dell’Altomare mentre viene trainata durante la processione (foto n. 7);
una veduta lateroposteriore sinistra della medesima imbarcazione (foto n.8).

 
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