Il 29 agosto di ogni anno Bovino è in festa per la Madonna di Valleverde, patrona di questo comune dauno insieme a S. Marco vescovo di Eca, il quale invece si festeggia il 7 ottobre.

Il culto della Madonna di Valleverde a Bovino ha origine sin dal 1266, quando si ebbe la sua apparizione ad un legnaiolo di nome Niccolò, avvenuta nel bosco di Mengacha, a 4 km a valle e a nordest dell’abitato, sul luogo dove fu costruita, per volere della stessa Vergine, una primitiva chiesa che si evolse successivamente nel santuario oggi non più esistente e sostituito da quello attuale, in forme moderne, che è stato inaugurato dal papa Giovanni Paolo II durante la sua visita pastorale, avvenuta il 25 maggio 1987.

Proprio per la ricordare la miracolosa apparizione i bovinesi e gli abitanti dei comuni vicini vi si recano in pellegrinaggio la prima domenica di maggio. Un secondo pellegrinaggio in onore della Madonna di Valleverde ha luogo il 23 maggio per ringraziarla della miracolosa pioggia dello stesso giorno e mese dell’anno 1888 che pose fine ad una lunga siccità e che al tempo stesso ebbe come conseguenza l’abbondanza dei raccolti.

Il giorno 29 agosto, quello del Martirio di San Giovanni Battista, è stato scelto come giorno festa della Madonna di Valleverde durante il sinodo diocesano del 1631, presieduto da mons. Giovanni Antonio Galderisi, vescovo di Bovino, in cui si stabilì che nel medesimo giorno fosse celebrata la ricorrenza della consacrazione del santuario. In precedenza, nel 1354 Marino Boffa, feudatario di Bovino, chiese ed ottenne dalla regina Giovanna D’Angiò il privilegio di poter una tenere una fiera di merci e bestiame della durata di nove giorni, con il quinto giorno coincidente appunto col 29 agosto.

In questo giorno estivo i momenti più significativi dei festeggiamenti in onore della Madonna di Valleverde sono:
la Cavalcata Storica che ha luogo al termine della Santa Messa solenne presieduta dall’arcivescovo metropolita di Foggia-Bovino nel santuario dove si custodisce la statua originale della Madonna di Valleverde che è in legno e policroma e risale all’epoca medievale;
la processione serale di un’altra statua della medesima Madonna, conservata nella Cattedrale, che è un manichino che riproduce, con delle vesti ad hoc, la statua originale quando non era ancora stata restaurata e risultava coperta di vesti, anch’esse custodite, a parte, nel medesimo santuario.

La cavalcata storica parte dal Santuario di Valleverde e si conclude nel centro storico di Bovino dopo aver percorso i 4 km di strada che li separano.

Il corteo processionale serale parte dalla Cattedrale di S. Maria Assunta (di stile romanico-pugliese con influssi bizantini) al termine della S. Messa ivi celebrata dallo stesso arcivescovo. In tale corteo sfilano innanzitutto le confraternite bovinesi di Maria SS. del Carmine, del SS. Rosario, della Buona Morte, dell’Annunziata e di S. Marco vescovo di Eca. I confratelli di quest’ultima portano a spalla il simulacro della Vergine, che procede dietro alle confraternite, al clero bovinese e all’arcivescovo benedicente la folla. Dietro al simulacro fanno seguito il gonfalone del comune di Bovino, che quest’anno è stato fiancheggiato da quello del comune di Montemurlo (gemellato con Bovino), le autorità locali, la banda musicale ed i fedeli.

La processione attraversa dapprima le strette e suggestive strade del bellissimo centro storico passando davanti a tutte le sue chiese, poi si trasferisce nell’affollato Corso Vittorio Emanuele dove passa sotto gli archi delle luminarie accese e viene salutata dalla batteria e dai fuochi d’artifico, accesi presso la villa comunale. Infine, attraversati l’Arco “di fuori la Porta Maggiore” e Via Roma, la processione ritorna in Piazza del Duomo, dove l’arcivescovo di Foggia-Bovino tiene il suo ultimo discorso con benedizione finale.

Il presente fotoreportage è corredato dalle sottostanti otto immagini che ritraggono:
- la statua della Madonna di Valleverde sull’altar maggiore della Cattedrale, prima della partenza per la processione serale (foto n. 1);
- Piazza del Duomo con i bovinesi ed i turisti in attesa dell’uscita della processione dalla Cattedrale romanica (foto n. 2);
- la statua della Madonna di Valleverde che si custodisce nella Cattedrale e che si porta in processione al termine della S. Messa, ivi celebrata dall’arcivescovo metropolita di Foggia-Bovino (foto n. 3);
- l’uscita del simulacro dalla Cattedrale (foto n. 4);
- tre momenti della processione della statua della Madonna di Valleverde, portata a spalla dai confratelli di S. Marco vescovo di Eca (5-6-7);
- il discorso di mons. Francesco Pio Tamburrino, arcivescovo metropolita di Foggia-Bovino, al termine della processione sul palco antistante alla cattedrale romanica bovinese (foto n.8).

 
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Commenti (3)


  1. Scelgo questa stupenda processione per fare una sosta nel mio viaggio sui tanti reportage che hai realizzato. Il sole che sta dietro alla Madonna di Valleverde mi ricorda la statua de “la Virgen de Guadalupe”. Bellissimo il contesto della festa in questo borgo antico ed imponente la cattedrale cornice di questa importante e suggestiva festa religiosa.


  2. Sì, in effetti non a caso Bovino è entrato a far parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia e i suoi abitanti ci tengono molto alla Madonna di Valleverde. Ma ancora più suggestiva è la cavalcata storica che si tiene in tarda mattinata andando dal santuario al paese, e che spero di poter descrivere e fotografare l’anno prossimo.
    Saluti.


  3. La statua della M;adonna di Valleverde nelle foto sopra è quella che si porta appunto in processione e si venera nella Cattedrale di Bovino, ma è falso che sia ricoperta delle vesti che indossava la statua originale prima del restaro. Queste infatti sono custodite presso il Santuario di Valleverde. La statua delle foto è un semplice manichino con delle vesti ad hoc fatto sulla falsariga dell statua originale quando ancora non era stata restaurata e risultava coperta di vesti.

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