Sabato 9 giugno nella città “dotta” si è tenuto il “Bologna Pride”, o meglio conosciuto come il Gay Pride.

Quest’anno, visto gli eventi catastrofici che hanno colpito alcune zone dell’Emilia-Romagna, la manifestazione si è svolta nel segno della sobrietà e solidarietà.
Quindi si è rinunciato ai carri allegorici, ma non sono mancati veli, corna, fiori ed abiti coloratissimi, tanta musica grazie alle varie bande musicali che hanno fatto sfilare i manifestanti a suon di musica.

La parata con un percorso ridotto è partita dal Cassero in Piazza Saragozza sede storica per 25 anni del circolo gay per poi arrivare in Piazza Maggiore, dove si sono alternati sul palco gli interventi dei portavoce delle associazioni LGBT, del Sindaco di Bologna Virginio Merola, di Ivan Zamùdio – papà di Daniel, il 24enne cileno torturato e ucciso lo scorso marzo a Santiago da un gruppo di neo-nazisti – e grazie ad Amnesty International, poi, alcuni leader del movimento Lgbt internazionale.

Fra i vari interventi si sono esibiti: L’Aura, Mario Venuti, Silvia Mezzanotte, Antonella Lo Coco (X-Factor), Jessica Mazzoli (X-Factor) presentati dalla ex parlamentare Vladimir Luxuria.

 
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