I Passi dell’Assassina
Nei primi anni del 700 d.C. i Saraceni assaltano ed incendiano la bella Cagliari e la popolazione sfolla verso lo stagno di Santa Gilla, nell’area del vecchio porto fenicio già noto ai bizantini. Dal novecento d.C. questo territorio, ovvero Santa Igia, diviene residenza del giudice e dell’arcivescovo del Giudicato di Cagliari.
Il Giudice Torchitorio I affida ai monaci di San Vittore di Marsiglia il commercio del sale e sul colle di San Michele sorse il primo impianto di difesa ed un convento con chiesa a due navate rasi al suolo dai pisani nel 1257. L’infante Alfonso d’Aragona per conto del padre Giacomo II il Giusto conquista Cagliari il 12/07/1324 con l’aiuto dei Carroz e dei Cappai e concede al cognato Berengario I Carroz, nobile valenzano, il territorio di Uta a condizione che faccia risorgere il Castello sul colle di San Michele.
Berengario presto ne fa la propria residenza, la abbellisce spogliando la Chiesa di San Saturnino in Cagliari e vi da protezione a delinquenti che lo accompagneranno nelle scorrerie intorno al suo feudo. Il Castello rimane ai Carroz fino al 1469 resistendo persino all’assedio delle truppe di Arborea. Dopo un breve periodo sotto gli Alagon prima e Guglielmo De Centelles poi, il Castello passa al Demanio di Stato e trasformato in Lazzaretto e luogo di quarantena nella peste del 1652-1656.
Poi sotto i Savoia, nel 1773, diviene ospedale militare. Venti anni dopo viene rinforzato per la difesa dai Francesi e nel 1861, come Cagliari non è più piazzaforte, perde ogni caratteristica difensiva. Edmondo Roberto di Castelveo, sindaco di Cagliari, nel 1868 piantuma sul colle pini d’Aleppo, il Marchese Roberti di San Tommaso acquista il Castello e l’ingegner Dionigi Scano lo restaura.
Per 47 anni il Castello divenne stazione radio della Marina Militare e dal 1977 diviene finalmente proprietà del Comune di Cagliari. Dopo aver trasformato il colle in un bel parco, con l’intervento dell’Assessorato Regionale alla Pubblica Istruzione, alla Soprintendenza ai Beni Ambientali, Artistici e Archeologici viene ristrutturato l’interno del Castello con acciaio e policarbonato per adibirlo a museo che accolga mostre temporanee.
Guardando dall’alto verso nord-est si dominano in infilata i palazzi sospesi, a sud-est si contempla oltre le rosse torri del CEP lo stagno di Molentargius o casa dei fenicotteri e più in la il Poetto, a sud in linea col matitone del T-Hotel vi è la Sella del Diavolo, ad ovest si gode il dorato tramonto sullo stagno di Santa Gilla.
Da un anno circa, sul lato orientale del candido costone roccioso si sentono rumori sinistri, qualcuno pensa sia Donna Violante Carroz che si aggira irrequieta là dove, tanti anni fa, fece penzolare per due settimane il corpo inerme di Giovanni Castangia, parroco di Quirra e suo confessore, che aveva avuto il torto di rifiutare di sciogliere il suo vincolo matrimoniale.
Tranquilli, non si tratta dell’assassina Violante ma solo gli ultimi lavori di consolidamento per mettere in sicurezza il costone!
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Agnes:
Bravissimo!!!...
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ferme:
Si ringrazia il Comm. Adriano Picciau, Referente Vaticano per la Sardegna della ...
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ema:
In 10 fotografie non si può certamente esprimere tutto ciò che questo "assaggi...
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Massimo Di Bello:
Reportage segnalato nella galleria su Google+
https://plus.google.com/109783495...
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ema:
che bella manifestazione!!!! Ricorre tutti gli anni come evento? Complimenti per...
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