I Sassi di Matera, dal 1993 patrimonio UNESCO, rappresentano “una delle migliori interpretazioni urbane della natura” visibili al mondo. Sin dal paleolitico l’antichissima città scavata nella calcarenite ha ospitato l’uomo nelle sue cavità naturali, alle quali si sono aggiunte costruzioni in tufo per uso abitativo, cantine e chiese.

Ognuno di questi spazi ricavati nelle antiche calcareniti, sedimentatesi in milioni di anni sotto il mare, è stato scelto modellato sapientemente non per pura necessità di spazi, ma per scelta culturale.

Sin dal medioevo, a conferma della cultura rupestre, i materani hanno realizzato centinaia di chiese-grotta, scavando nel tufo absidi e colonne, abbellendo con l’arte dell’affresco questi meravigliosi luoghi di culto.

Una delle chiese in rupe più antiche di Matera e della Basilicata, di grande pregio artistico e di grande valore cultuale è la “Cripta del Peccato Originale“. A pochi km fuori da Matera, questo splendido antro naturale che monaci benedettini hanno adattato a chiesa grotta, racchiude un tesoro inestimabile per l’arte italiana: circa 42 mq di affreschi risalenti al periodo longobardo beneventano, precisamente nel IX sec. d.C.

Scoperta il primo maggio del 1963 e restaurata in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro di Roma, la grotta oggi è un attrattore culturale importante per la città dei Sassi, grazie al lavoro di recupero che è stato voluto dalla Fondazione Zétema di Matera con i fondi dell’A.C.R.I.

Da settembre 2005 la “Cripta del peccato originale”, ribattezzata così dai suoi scopritori, è visitabile quotidianamente grazie al lavoro costante e passionale della Cooperativa ARTEZETA, che accompagna i visitatori fino alle porte della chiesa grotta. Entrati nella Cripta poi le nuove tecnologie rendono più emozionante la visita: dal buio si illumineranno pian piano le decine di figure di santi e i corpi nudi di Adamo ed Eva nella poetica descrizione multimediale che la voce narrante fa del ciclo pittorico.

Raffaele Vitulli, presidente della Cooperativa, ci racconta che “alla fine del viaggio tutto appare illuminato dinanzi agli occhi dei fruitori che portano con loro il ricordo di quei 20 minuti di silenzio, religiosità e bellezza vissuti nella Cripta“.

Per visitare la Cripta e immergersi così nelle splendide colline della zona intorno a Matera, bisogna prenotare la visita alla ARTEZETA ai seguenti indirizzi:

www.criptadelpeccatooriginale.it, oppure chiamando al 3205350910.
La chiesa è aperta tutti i giorni tranne il lunedì.

 
© Riproduzione Riservata
 

Commenti (11)


  1. Veramente affascinante!


  2. luogo di grande fascino.Interessante fotoreportage


  3. interessantissimo! da tenere presente per una futura visita in quel di Matera. grazie! .. foto perfette! :)


  4. Complimenti, belle foto …


  5. grazie a tutti dei commenti –
    colgo l’occasione per ringraziare la Fondazione Zétema, la Cooperativa Artezeta per aver recuperato questo luogo di grande pregio artistico ed il suo presidente Raffaele Vitulli per aver permesso questo reportage.


  6. Splendido Diana…le foto sono emozionanti…poi per me che ne ho viste fare tante nella grotta!!! credo Tu abbia catturato il senso che abbiamo voluto dare alla nostra visita/scoperta.

    Grazie mille e speriamo che le nostre strade si reincontrino…Raffaele


  7. wowowwwwwwwwwwwww il Presidente in persona – grazie di tutto dall’accoglienza alla cultura ;)


  8. Visita interessante, foto belle, quanto prima cercherò di andare personalmente è una scoperta!


  9. te la consiglio e ti dirò di più ci torno molto volentieri – si sa che la seconda volta si apprezzano meglio i particolari


  10. Bellissimo articolo complimenti!!!


  11. Con molto ritardo, vedo questo interessantissimo fotoreportage.
    Complimenti per le foto, il testo e per la pubblicazione di un sito straordinario!
    Saluti

Lascia un Commento