In questo secondo reportage su Firenze e dedicato alle statue di Piazza Signoria è illustrato il consistente nucleo di opere che si trovano sotto la Loggia della Signoria (foto 1) o dell’Orcagna dal nome dell’artista ritenuto il suo autore.

La monumentale costruzione, eretta per le cerimonie pubbliche della Signoria, è un esempio di stile gotico ed è formata da amplissime arcate di pietra arenaria a tutto sesto, tre sulla fronte e una sul fianco sinistro, sorrette da pilastri polistili aventi sopra gli stessi, entro formelle lobate e su fondi di smalto azzurro, rappresentazioni allegoriche delle Virtù scolpite su disegno di Agnolo Gaddi ed ha sulle pareti laterali figure allegoriche femminili.

Ai lati dell’ingresso della Loggia vi sono due leoni (foto 2 e 3) di cui quello di destra è di età classica e l’altro è un’imitazione del XVI secolo di Flaminio Vacca.

Fra le statue presenti sotto la Loggia sicuramente la più importante è il “Perseo” (foto 4 e 5) statua bronzea di Benvenuto Cellini; tale statua ha un evidente significato politico e fu voluta da Cosimo I dopo il ritorno a Firenze e rappresenta Perseo alza la testa della sconfitta Medusa.

Molto interessante anche l’elaboratissimo piedistallo che può essere considerato un’opera di oreficeria nel quale sono presenti piccole nicchie che contengono copie di pregevoli statuette in bronzo rappresentanti gli antichi Dei greci e “Danae con Perseo fanciullo” mentre nel fronte del basamento c’è la copia del bassorilievo di “Perseo che libera Andromeda”.

La descrizione delle opere presenti sotto la Loggia continua illustrando le due bellissime statue del Giambologna rappresentanti una il “Ratto delle Sabine” (foto 6 e 7) e l’altra “Ercole in lotta con il centauro Nesso” (foto.8)
La prima rappresenta un giovane che solleva sopra la sua testa una fanciulla avente bloccato fra le gambe un vecchio che si dispera; originariamente era stata concepita come rappresentazione delle tre età dell’uomo e soltanto più tardi fu denominata “Ratto delle Sabine” mentre la seconda mostra il corpo del centauro Nesso piegato dalla forza di Ercole.
Altra statua di notevole pregio presente è quella denominata “Il ratto di Polissena” (foto 9) ed in questo caso si tratta scultura ottocentesca di Pio Fedi ed considerata una delle più significative opere della scultura italiana di quel periodo, tanto da meritarsi anche se opera moderna la collocazione sotto la Loggia..
L’ultima statua visibile sotto la Loggia è quella di origine greca “Menelao che sorregge il corpo di Patroclo” (foto 10) il cui originale molto probabilmente fu ritrovato nel Foro di Traiano di Roma.
La statua molto danneggiata fu regalata da Pio V a Cosimo I de’ Medici e restaurata da Pietro Tacca e Ludovico Salvetti e nell’Ottocento collocata nella Loggia.

 
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