Intervista con il Piuvolley
Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Lillo Sciascia, presidente della società.
Un tranquillo ottavo posto in linea con le aspettative di inizio stagione?
Certamente sì, anzi essenzialmente migliore. Essendo una squadra molto giovane, avevamo messo in preventivo un campionato difficile, senza escludere un’eventuale retrocessione. Invece la nostra squadra è stata per buona parte del campionato nella parte alta della classifica. L’ottavo posto finale è stata la scelta di premiare tutti gli atleti, ed a salvezza raggiunta, abbiamo dato ampio spazio a tutti. Sono, siamo senz’altro lusingati dall’impegno e dalla determinazione di questi ragazzi, di cui lo ripeto gran parte non ha 20 anni.
Qual è stato il vostro punto di forza?
Nessuno in particolare, bensì la coesione del gruppo che abbiamo plasmato ed amalgamato per tutta l’annata. Certamente abbiamo giocatori importanti in attacco, ma se devo indicare proprio un ruolo, allora indico i nostri centrali, ben oltre le normali aspettative di resa per il ruolo.
E quello piu debole?
Dobbiamo migliorare il fondamentale della battuta, siamo troppo leggibili. Purtroppo è una “pecca” che ci portiamo avanti da tempo.
Mi mette leggermente in difficoltà, nel senso che gli atleti sono stati due: l’ala Dario Luccato che, nonostante abbia solo 23 anni, si è espresso per tutto l’anno a livelli altissimi, ed il nostro capitano Fabio Montini, un centrale atipico, trascinatore e spesso top player, vera anima della nostra squadra.
Nella pallavolo italiana, secondo lei, cosa rappresenta il campionato nazionale di B2?
Distinguerei tra le società di serie A ed il resto. Per quelle di A, è il campionato praticamente di entry level, per tutte le altre è un obiettivo, la visisibiltà a livello nazionale. Purtroppo ha poco o niente riscontro a livello di mass media.
Il Piuvolley è impegnato anche nel settore femminile. Riscontra un maggiore interesse per la pallavolo tra le ragazze? E’ un trend irreversibile?
Non è questione di interesse o trend, parlano i numeri. Per ogni squadra maschile ce ne sono minimo 10 femminili! Probabilmente per le ragazze la pallavolo ha rappresentato spesso un’emancipazione sociale e culturale che col tempo, con la bravura dei nostri tecnici, con i risultati della nazionale femminile ha consolidato l’interesse. Comunque, anche se oramai le distanze tra maschi e femmine si assottigliano, resto del parere che la pallavolo maschile e femminile siano due sport diversi.
Sappiamo tutti che il vero motivo è stato quello di stringere il nostro sport in tempi definiti, per ovvie ragioni di commercializzazione. Non mi entusiasma granché. Credo che con la specializzazione spinta infine si sia persa la completezza tecnica degli atleti. E’ assurdo che un centrale non sia in grado di difendere, ma con il libero è un nonsenso.
Cosa cambierebbe?
Tornerei al vecchio sistema di punteggio, senza RPS ed eliminerei subito il primo tocco libero. Senza RPS la gara è sempre viva, anche sul 14 a 0 non è finita! Il primo tocco libero crea solo danni, gli atleti non sanno più fare il bagher. Farà bene per lo spettacolo televisivo, ma è la mortificazione della pallavolo.
Che tradizione ha la pallavolo a Chieri e che importanza ricopre rispetto ad altri sport di squadra?
Credo che poche città siamo invischiate con la pallavolo come Chieri. Abbiamo una A1, una B1 F, una B2 M, due serie C e D, oltre che una decina di società sportive tra Chieri e dintorni. E le nostre giovanili (parlo come chieresi) primeggiano a livello nazionale e regionali. Tutto ciò senza contare l’attività amatoriale fatta con gli enti di promozione sportiva.
Posso dire che non ci sia famiglia chierese che non sia coinvolta nella pallavolo. Devo dare merito all’amministrazione cittadina, che ha saputo raccogliere e gestire questa vitalità. Abbiamo molti impianti sportivi, anche se non abbiamo un vero palazzetto (forse fra due anni..), e tutti gli amministratori e funzionari cittadini credono nella funzione della pallavolo.
Chieri è una bella cittadina, vivibile, fruibile, credo che la pallavolo abbia dato e ricevuto molto.
Siamo inseriti nei progetti cittadini, insieme alle altre realtà sportive. Sono lusingato e grato a tutti i miei dirigenti per l’immenso lavoro fatto fuori dalle palestre. Se posso riprendere una sua domanda precedente, il nostro vero punto di forza sono i nostri dirigenti, sempre disponibili, sempre presenti, e gli atleti lo vedono e lo sentono sulla propria pelle, un grazie sincero.
Come vi state muovendo per la prossima stagione?
L’intento è di migliorare, abbiamo un ottimo settore giovanile con giovanissimi atleti inseriti nelle varie rappresentative provinciali, regionali e nazionali. L’80% dei nostri atleti ha meno di 18 anni, ed il 90% degli atleti è nato nel chierese. Già quest’anno in molte gare il sestetto della B2 era formato da ragazzi nati intorno alla palestra. Vorremmo disputare una stagione da protagonisti, facendo maturare ulteriormente i nostri giovani. Parteciperemo a moltissimi tornei italiani e stranieri, perchè confrontandosi con gli altri si matura, si accresce il proprio bagaglio tecnico.
La non facile congiuntura economica rende più difficile la realizzazione dei programmi di una societa di pallavolo?
Nonostante i buoni risultati, gli sponsor sono latitanti, facciamo molta fatica ad andare avanti. Devo nuovamente ringraziare i genitori ed i dirigenti che ci aiutano anche economicamente.
Categorie: Sport.
Tag: Pallavolo, Pallavolo Serie B2M, Piuvolley
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