Intervista con il Novara Basketball Team ASD
Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Marco Morganti, direttore sportivo della società di Novara.
In campionato dopo ventinove partite siete terzi con 40 punti, insieme con Mortara. I play off erano l’obiettivo di inizio stagione?
Il primo obbiettivo d’inizio stagione era entrare nei playoff, possibilmente in uno dei primi quattro posti, e direi che manca ancora l’aritmetica ma siamo veramente ad un passo.
E’ sin troppo facile dire che Tortona è la squadra che si meriterebbe di più la promozione in DNB, ma i playoff sono sempre pieni d’insidie e tutto può accadere.
Quale partita di questo campionato ricorda maggiormente per emozioni, risultato?
La partita che ricordo come la miglior prestazione è sicuramente (per 30 minuti) quella giocata a Biella. Abbiamo fatto le cose così bene sia in attacco che in difesa che per una ventina di minuti sono stato seduto semplicemente a vedere la partita.
C’è un derby particolarmente sentito da squadra e tifosi?
Troppo fredda la nostra città per avere un derby o una partita sentita!!!!
Nel roster quali sono gli atleti maggiormente decisivi?
Noi siamo una squadra costruita per giocare come tale. Di conseguenza, come dicono anche le nostre statistiche, basta che un nostro elemento giochi sotto tono per mettere in difficoltà tutto il nostro sistema. Non abbiamo (per scelta) un giocatore catalizzatore che possa risolvere “la situazione” ma un gruppo che può arrivare a qualsiasi obbiettivo.
Sono il nostro vanto. Dopo nemmeno una stagione il nostro responsabile (Michele Belletti) e tutti gli allenatori con il proprio staff hanno fatto un lavoro a dir poco egregio. Quasi tutte le squadre si sono qualificate al primo anno al campionato elite e molte di esse si sono migliorate molto nel girone di ritorno, segno di una buona programmazione e del giusto spirito di sacrificio e della passione che hanno tutti i nostri ragazzi.
Anche il basket, con i canali sportivi gratuiti sul digitale terrestre, ha aumentato la sua visibilità. Quanto è stato positivo sia per un aspetto economico (sponsor) sia per la diffusione del basket tra i giovani?
La visibilità è sempre una delle armi migliori per attirare sponsor. Per quanto riguarda i giovani credo invece che per aumentare la diffusione nel proprio territorio si debba avere sempre degli esempi concreti al proprio fianco, avendo una prima squadra che possa attirar la loro attenzione, quello che si vede in tv non basta per far appassionare un giovane atleta.
Assolutamente no, soprattutto per come divulgavano il nostro sport. Piuttosto la scomparsa dell’ottimo servizio che Sky faceva per l’Eurolega ed il nostro massimo campionato manca molto all’ambiente ed agli appassionati anche se Sportitalia nel suo “piccolo” sta facendo molto.
A suo giudizio qual è lo stato di salute della pallacanestro italiana, maschile e femminile?
Della femminile non posso dire nulla in quanto non ne conosco le problematiche, per quanto riguarda il maschile credo che alla base di tutto, insuccessi o successi, programmazioni e tant’altro, ci sia purtroppo la mancanza di dirigenti professionisti capaci ad organizzare tutto, società comprese.
I giovani del secondo millennio si avvicinano allo sport e in particolare alla pallacanestro come le generazioni precedenti?
Impossibile. Nella mia generazione non esistevano le cose che ci sono ora, per questo una società deve esser organizzata al meglio per poter far arrivare sempre più giovani in palestra ed allenarli nel miglior modo possibile, evidentemente con obbiettivi soggettivi per ogni singola realtà.
Se le fosse chiesto, cambierebbe qualcosa nelle attuali regole di gioco?
Al contrario. Almeno per dieci anni non cambiamo più regole!!!
Un suo giudizio sulla riforma dei campionati nazionali.
Vale la risposta di prima. Ma dieci anni di fila con le stesse regole no?
I rapporti con le altre società sportive?
Noi abbiamo cercato nel nostro piccolo di collaborare con tutti, anche se in tutta sincerità (come faccio sempre, spesso sbagliando) credo che non abbia attirato attorno a sé molte invidie, ecco uno dei motivi per cui a Novara, nel nostro ambiente, si crescerà veramente poco.
La crisi economica come condiziona i programmi di una società di basket?
Molto. E’ indubbiamente un grosso problema, soprattutto se si è poco organizzati e si pensa che debbano sempre altri a risolvere i tuoi problemi. In questo caso le istituzioni potrebbero essere molto utili, non dando contributi, ma aiutando con le infrastrutture e con la sensibilizzazione sul territorio.
Categorie: Sport.
Tag: basket, Novara Basketball Team ASD
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ma66:
Bellissime!!...
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silvialuca1:
Mi piace...
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ba5:
casa bossi...spettacolo!...
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