negozi di via Roma

Esasperati dalle proposte di rilancio inascoltate dalle Istituzioni locali e condannati dall’impari concorrenza del centro commerciale di prossima apertura, stamane i commercianti hanno organizzato una parziale serrata (solo per la mattinata), sfilando in corteo fino alla sede comunale di piazza Bartolo Longo.

L’iniziativa, anticipata in un manifesto affisso su tutte le vetrine dei negozi aderenti, ha visto l’adesione di tutte le principali sigle di rappresentanza della categoria: ASCOM, Confesercenti, Confcommercio, Cidec. Una delegazione è stata ricevuta, in tarda mattinata, dal sindaco Claudio D’Alessio con il quale si è tenuto un incontro su tutte le problematiche sollevate dai commercianti.

Segnali di disponibilità a recepire le richieste degli stessi e a tradurli, in un breve arco di tempo, in interventi concreti sono arrivati dal Primo cittadino che in una nota annuncia l’accordo raggiunto su una serie di “incontri per stilare le più opportune iniziative per il rilancio della categoria”.

Nel contempo, il primo inquilino di Palazzo de Fusco non risparmia stilettati alla sua squadra di governo, parlando di “gravi ritardi causati da parte di chi, per funzione, avrebbe dovuto occuparsene”. Nomi non ne fa, ma c’è ampia ragione di credere che l’assessore alle Attività produttive Giuseppe Tortora si sia sentito chiamato in causa dalle sue parole.

In questo clima di “guerra fredda” tra i componenti della squadra di governo c’è la grave crisi del commercio locale da affrontare. Decine di negozi che chiudono dopo pochi mesi di attività. Altri che, come ha denunciato più volte il presidente dell’Ascom Alessandro Di Paolo, non sono in grado di pagare i fitti dei locali che li ospitano. Su alcuni di essi pende il rischio di finire tra le grinfie di usurai e strozzini.
Oltre alla situazione contingente negativa a livello nazionale, giocano in questo scenario diversi fattori locali, evidenziati più volte dagli organismi di rappresentanza territoriali ed elencate nel manifesto di protesta apparso stamane:

• interventi di riassetto urbanistico “disinvolti”, come quelli di piazza Schettini e piazza Immacolata;
• dispositivi di ZTL invernali;
• ticket parcheggio non frazionati unito alla “politica delle multe selvagge” che ha reso la città inospitale;
• in ultimo, ma non meno grave, la scelta di sponsorizzare la nascita di un nuovo centro commerciale – “La Cartiera” – che secondo i commercianti, “sta provocando fin da ora una desertificazione economica ed occupazionale di gran lunga superiore alle sue capacità produttive”

 
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Commenti (1)


  1. sono ormai così scettica e leggendo questi articoli, mi chiedo se si riesce ad ottenere qualcosa con i cortei di protesta – con gli scioperi … ed altro. Girano delle mail alquanto preoccupanti dalle quali si evince che i lavoratori ormai non riescono più ad affrontare gli impegni …… e i nostri politici (troppi) continuano a fare i loro interessi….. chissà!!!
    Come sempre hai perfettamente evidenziato il … problema

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