Intervista con l’ASD Civitavecchia Volley
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La promozione è l’obiettivo, sfuggito per poco nella scorsa stagione, per la squadra in prima divisione femminile che, con l’ultima vittoria in trasferta di sabato scorso contro il Formello, ha conquistato i tre punti e il primato in classifica a pari punti con il Green Volley.
Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it la dott.ssa Viviana Marozza, presidente della società di Civitavecchia.
Il 2011 che cosa ha lasciato nella storia della vostra associazione?Alla prima giornata di ritorno siete a 12 punti. Cosa vi aspettate dal girone di ritorno?
Un miglioramento del nostro rendimento, soprattutto grazie alla crescita delle atlete più giovani che potranno trovare qualche spazio in più in squadra.
Un pronostico su quale atleta potrebbe essere l’MVP a fine stagione.
Probabilmente il capitano, Sara Vanno.
Nel girone C chi è favorito per la promozione e per i play off e chi potrebbe essere coinvolto nella zona retrocessione?
Favorito secondo me è il Bisonte Azzurra di Firenze e per i playoff vedo bene Sabaudia. La zona retrocessione potrebbe coinvolgere Marsciano, Latina e Casal De Pazzi. Noi ci auguriamo di riuscire a evitarla fino alla fine!
C’è quest’anno un derby particolarmente sentito dalla squadra e dai tifosi?
In B1 femminile no, c’è invece in serie C nel settore maschile.
Il campionato nazionale di B1 in cosa si differenzia dalla B2 e dalla… A2?
In B1 c’è tasso tecnico molto più elevato rispetto alla B2. In A2 invece un livello organizzativo molto più professionistico.
La scomparsa dai canali “generalisti”, per contro, può essere negativa?
Non eccessivamente.
A suo giudizio qual è lo stato di salute della pallavolo italiana, maschile e femminile, sempre ai vertici del volley europeo e mondiale?
Gli ultimi dati ufficiali parlano di una contrazione nei numeri sia a livello femminile che, soprattutto, maschile. Le difficoltà economiche si ripercuotono evidentemente sia sulle famiglie che sulle organizzazioni di base che sono quelle che poi di fatto sono impegnate nel lavoro quotidiano con gli atleti.
Se le fosse chiesto, cambierebbe qualcosa nelle attuali regole di gioco?
Inserirei la prova televisiva a bordo campo per far rivedere all’arbitro l’azione.
La crisi economica condiziona la realizzazione dei programmi di una società di pallavolo?
Come accennavo prima molto, soprattutto perché le associazioni sportive si reggono in via quasi esclusiva sui proventi derivanti dalle quote associative e dalle sponsorizzazioni. Entrambe le voci stanno subendo una contrazione consistente costringendo le associazioni a rivedere la propria struttura organizzativa e i propri programmi.
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