A pochi metri del sito internazionale Unesco di Oplonti, su di un’area archeologica di grande rilevanza, in un complesso monumentale orgoglio della nostra storia industriale nel mondo, che dava lavoro a centinaia di torresi, in una zona nevralgica per lo sviluppo e il riscatto sociale, urbanistico ed economico della nostra città, la gloriosa Fabbrica d’Armi è diventata un inquinante “scasso a cielo aperto”, dove vengono demoliti  automezzi dismessi dell’esercito italiano, provenienti anche da zone di guerra e venuti a contatto con sostanze non precisate e contrassegnate da dicitura “decontaminate”.

Torre Annunziata non è la pattumiera d’Italia e non certamente erano queste le iniziative del governo nazionale e regionale, che ci aspettavamo per il rilancio industriale e il mantenimento dei livelli occupazionali dello Spolettificio Esercito.

Nel denunciare questo ennesimo sfregio alla nostra comunità, ricordiamo che il parco annesso alla Real Fabbrica d’Armi potrebbe rappresentare per la città il completamento degli scavi di Oplonti e del parco archeologico, un migliore utilizzo dell’asse viario, un’area museale delle armi con annesse strutture ricettive e sportive, con un reale duraturo, dignitoso, qualificato rilancio ed incremento dell’occupazione torrese.

Il movimento civico Orgoglio e Dignita’ torrese si impegnerà  con ogni mezzo affinché questo diventi realtà e, attraverso i propri rappresentanti in consiglio comunale e in amministrazione, si farà promotore di un’interrogazione al sindaco, al presidente della regione e provincia , al Ministro della Difesa per l’istituzione di un tavolo e si batterà con fermezza affinché tale problematica  venga inserita nel prossimo programma elettorale.

 
© Riproduzione Riservata
 

Nessun commento

Lascia un Commento