Per “Scuola Aperta sul Comune“, un focus di Comuni-Italiani.it per analizzare le scuole italiane e la loro interazione con il tessuto sociale di riferimento, continuiamo l’intervista con il prof. Felicio Izzo, dirigente scolastico del Liceo Artistico “Giorgio de Chirico” di Torre Annunziata, comune in provincia di Napoli.

Avete anche un laboratorio per produzioni audiovisive?
Sempre con finanziamenti esterni, l’Istituto si è dotato di attrezzature di primissimo livello che, messe al servizio di competenze interne di assoluta eccellenza, hanno portato alla creazione di un laboratorio permanente denominato “Officinema” che ha prodotto cortometraggi, documentari, spot ed audiovisivi, in sinergia col territorio, valorizzando le straordinarie capacità creative di quanti operano nella scuola: alunni, docenti, tecnici, genitori, ma anche in collaborazione e cooperazione con enti locali, ambiti territoriali e sociali, associazioni.
In particolare si ricordano il cortometraggio “Amore, lieto disonore“, finalista al Napoli Film Festival, il video “Ad inseguir la vita”, il documentario “I paesaggi dell’anima” in collaborazione con i comuni di Torre Annunziata, Pompei, Trecase, Boscoreale e Boscotrecase ed il documentario “La strage di Sant’Alessandro”, con finanziamento della Regione Campania, che ha conseguito il premio speciale della giuria, presieduta dal direttore di TG3, Bianca Berlinguer e quello dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, nel Festival di documentari “INDOXX 2010”. A conferma del ruolo sempre più centrale e propositivo assunto dalla scuola nel campo audiovisivo, si segnala la recente istituzione, del Concorso internazionale di cortometraggi, denominato “CortoDino” che ha visto la prima edizione, onorata con la partecipazione di autori di ogni regione italiana ed uno spagnolo, coincidere col primo anniversario della scomparsa del produttore cinematografico Dino De Laurentiis, nostro illustre concittadino.

L’istituto ha inoltre ospitato innumerevoli conferenze, incontri con personalità, concerti, dibattiti, presentazione di libri, celebrazioni, concorsi. Solo ultima in ordine di tempo, il seminario “Arte visiva, scrittura e comunicazione nelle città vesuviane”, una “tre giorni” dedicata a Maria Orsini Natale e Dino De Laurentiis, in coincidenza del primo anniversario della loro contemporanea scomparsa. Sovente queste attività si sono svolte in collaborazione con la stessa Amministrazione Comunale e spesso gli spazi della scuola sono stati concessi ad Enti ed Associazioni Culturali.
Di analoga rilevanza e molteplicità i premi conseguiti, nel corso degli anni, dagli studenti dell’istituto e che ovviamente, solo per ragioni di spazio, non riportiamo, anche se rimandiamo per una loro puntuale conoscenza al sito web.

Famiglia e scuola. In che maniera le due principali agenzie educative interagiscono per formare i giovani del nuovo millennio?
La nostra scuola riconosce il ruolo primario della famiglia (che non sempre, però, sembra averne piena coscienza) nell’opera educativa poiché crediamo che l’azione educativa sia efficace se c’è anzitutto collaborazione tra la scuola e le famiglie degli alunni, non ricorrendo a operazioni astratte fatta di progetti, programmi o formule, ma promuovendo una vita di relazione serena, attiva e continua.
Tale azione è stata spesso faticosa e difficile, considerando che il territorio e il tessuto sociale nel quale agiamo non è certo dei più facili. Negli ultimi anni, tuttavia, abbiamo potuto constatare un confortante risveglio dell’attenzione delle famiglie nei riguardi dell’azione educativa della scuola, grazie anche alle diverse e notevoli iniziative dell’istituto nell’ambito di mostre, rappresentazioni, installazioni, conferenze, workshop, video, musica, poesia, performance con il più ampio coinvolgimento degli alunni e delle loro famiglie.

Far conoscere alle famiglie l’ambito scolare e culturale nel quale si muovono e agiscono i loro figli ci sembra il modo migliore per rendere i genitori dei protagonisti attivi e non spettatori estranei ed interagire così con essi per la formazione dei nostri giovani.
Sul piano operativo più specifico si ribadisce che l’attività di progetti, che il nostro Liceo/Istituto d’arte da diversi anni realizza, ha sì inizio con gli input dell’evento artistico, ma si apre anche su altri versanti formativi e coinvolge la scuola in tutte le sue componenti, dagli studenti ai docenti, dai tecnici agli operatori scolastici, agli stessi genitori che hanno avuto modo e possibilità di cooperare anche nell’attuazione di alcuni progetti interni e a finanziamento FSE, in particolare, due corsi di formazione.

Circolo virtuoso del resto appare quello innescato da una progettualità artistico-formativa che, nel ritrovare e rinnovare lo spirito della ricerca e della sperimentazione, costituisce elemento propulsore di nuove forme della didattica, per generazioni studentesche che esprimono i bisogni di una scuola operativamente coinvolgente e più intensamente partecipe della realtà del mondo attuale, in grado di individuare nella famiglia non uno specchio deformante di quell’universo valoriale ma un organismo omogeneo ad esso ed attivamente partecipe.

In che termini il vostro percorso didattico si coniuga con l’utilizzo consapevole di Internet e delle nuove tecnologie?
La presenza ormai capillare dei computer nella vita quotidiana ha determinato, di fatto, un rapporto imprescindibile tra didattica e informatica. Internet e la rete rappresentano una chance fascinosa a cui le attuali generazioni non si sottraggono di certo. Compito centrale del docente, oggi, più che insegnare l’uso dello strumento tecnologico (laddove, di frequente, l’alunno è più aggiornato del docente) è quello di guidare gli studenti nell’affinamento delle tecniche di ricerca attraverso i relativi “motori”, badando alle attendibilità dei contenuti e dei siti.

Nella fattispecie, proficua risulta la navigazione nei siti dedicati alla storia del design, dell’arte, della grafica, dell’architettura con preziose clip fruibili nei siti della Rai e delle istituzioni di settore dove si possono scaricare immagini sì “artistiche”, ma anche di rilevante qualità e “peso”. Il materiale salvato viene utilizzato per la redazione di monografie su artisti e opere e per elaborazioni video/grafiche che rappresentano una modalità di apprendimento sempre più congeniale alle giovani generazioni. La creazione, da parte degli allievi, con appositi software, di modelli tridimensionali dei progetti architettonici degli stessi, restituisce ai realizzatori e trasmette ai fruitori, anche estemporanei ed occasionali, il senso del “progettare” e del “realizzare” che, altrimenti, non potrebbe trovare riscontro negli strumenti tradizionali.

Di certo l’uso di Internet nel contesto più ampio delle T.I.C. (Tecnologie dell’Informazione e Comunicazione) unitamente all’utilizzo dell’informatica applicata consente quella trasformazione, solo auspicata, tante volte, della scuola in un “ambiente di apprendimento” in cui il singolo allievo diventa il centrale fruitore e dove “impara ad apprendere” e ad “apprendere facendo”, sviluppando competenze e capacità.
Non pare irrilevante rimarcare la cospicua dotazione informatica dell’istituto che vanta la presenza di molteplici postazioni nelle aule a specifica vocazione operativa, oltre che di un laboratorio linguistico, di un laboratorio di prototipazione e di ben due laboratori multimediali in senso più ampio, di cui uno di recentissima acquisizione. A quelli enunciati bisogna aggiungere, il laboratorio per filmakers, con tutta l’attrezzatura per produrre audiovisivi, dalla camera professionale alla steady cam, dal banco di montaggio audio-video all’home recording per la registrazione di musica per film.

In definitiva ed in sintesi si possono di seguito riassumere gli obiettivi specifici che, nell’ambito curricolare, ci si pone:
l’ampliamento delle conoscenze attraverso un uso intelligente di servizi come Wikipedia, la ricerca di repertori di casi, la ricerca grafica e fotografica a servizio delle varie discipline curricolari;
la comunicazione e lo scambio della conoscenza e dei suoi prodotti attraverso l’uso della posta elettronica, l’uso dei social network come YouTube per i filmati, Flickr per le immagini, Blog per la discussione e lo scambio di pareri ed, infine, l’utilizzo di pagine web del sito della scuola per la pubblicazione di unità didattiche multimediali pluridisciplinari fruibili dal singolo, dalla classe, dalle classi dell’Istituto e dal territorio promuovendo pertanto una “comunità di apprendimento”;
l’uso del computer, a sostegno dell’ambiente di apprendimento, per acquisire competenze che vanno da quelle basilari e trasversali come l’Office a quelle specialistiche come i programmi di grafica (Photoshop, Illustrator, InDesign), di editing video e audio (Premiere e Audacity) e disegno CAD (Autocad, Rhino3D, Sketchup) spendibili nei vari indirizzi della scuola.

E proprio al fine di rinforzare e rinsaldare questi obiettivi, conseguibili nel curricolare, l’Istituto ha acquisito, anche con l’intento di offrire un servizio alla comunità extrascolastica, la titolarità di Test Center ECDL per l’erogazione di certificazioni informatiche quali ImageEditing e per il futuro prossimo la Core, la Multimedia e quella CAD 2d e 3D.
Infine, corre l’obbligo di rimarcare l’istituzione, da parte di un alunno di un sito di chimica, denominato “CHIMICAMO”, evento assolutamente e sorprendentemente singolare per un Istituto d’arte, con contatti da ogni parte del mondo.

Lo sport nella scuola. L’attività sportiva nelle scuole napoletane deve fare spesso i conti con strutture insufficienti. E nel Liceo de Chirico?
L’assunto che propone la domanda fotografa una realtà che è anche quella del nostro istituto. La presenza di una palestra non omologata per attività sportiva, nemmeno a livello di “Giochi studenteschi”, nel corso degli anni ha penalizzato questo settore. Tuttavia non sono mancati dei momenti di singolare e sorprendente “fulgore” e si ricordano, in particolare, i successi a livello provinciale, della squadra di calcio a 5 femminile, per due volte arrivata alla fase finale regionale.
A titolo personale, però, come dirigente scolastico, avverto l’esigenza di segnalare che il tema dello sport nella scuola, dell’Educazione Motoria come disciplina, va affrontato in una prospettiva di autentico rinnovamento, che abbia il coraggio di coinvolgere tempi, modalità, impianto epistemologico, per usare il “didattichese”, oltre che le strutture, ovviamente. E’ inverosimile continuare a proporre un’offerta formativa di una disciplina che, nell’intrinseca sostanza, non è mutata nel corso dei decenni. Anzi, sarà paradossale, ma Educazione Fisica, come ancora si denomina nei corsi ordinamentali in via d’esaurimento, è forse la materia che è rimasta più inalterata di tutte le altre; addirittura, rispetto agli esordi della “legge Daneo” e passando attraverso la strumentalizzazione del Fascismo, anche contro lo spirito della riforma Gentile, ha perso in termini di identità precisa, in un contesto sociale decisamente cambiato e che ha trovato alternative decisamente esterne alla scuola alla cura ed al conseguimento della condizione di “corpus sanum”.
Le recenti innovazioni con l’istituzione di associazioni e gruppi sportivi scolastici sono, difatti, ostacolate dalla carenza di risorse ed infrastrutture, oltre che risultare manchevoli già nel loro statuto specifico, laddove basterebbe mettere il naso appena oltralpe (e senza guardare all’inarrivabile modello statunitense), per confrontarsi e magari acquisire dei riferimenti più proficui.

 
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