Il 29 agosto è stato discusso in consiglio comunale il bilancio di previsione relativo all’anno 2011. Più che un documento di programmazione si può parlare dell’approvazione di un consuntivo parziale, visto che si è trattato di ratificare quanto è già stato realizzato e sottoscritto negli otto mesi precedenti.

Concretamente il consiglio comunale ha potuto solo apportare qualche modifica per quel che concerne le iniziative degli ultimi quattro mesi del 2011, tra cui la festa del 22 ottobre, i progetti per le scuole e per le attività socio educative, le manifestazioni natalizie. Diciamo che approssimativamente su circa due milioni di spese correnti discrezionali, il consiglio comunale ha potuto incidere per meno di centomila euro. Altro che potere di programmazione e di indirizzo!

L’assessore al Bilancio Enzo Ascione ha sottolineato che le tasse comunali sono rimaste invariate, e questo grazie all’azione di recupero dell’evasione che negli ultimi anni ha toccato quota 4,5 milioni di euro. A dire il vero, la somma complessiva recuperata è molto maggiore (circa 6 milioni di euro, di cui 3 milioni e 400 mila euro proveniente dall’ Ici e 2 milioni e 600 mila euro dalla Tarsu), se si tiene conto che i primi risultati della lotta all’evasione, iniziata nel 2003 con l’affidamento del servizio alla Gestor, si sono avuti già dal 2004.

Però Ascione si è dimenticato di dire che sono raddoppiate le accise sul consumo dell’energia elettrica, che colpiscono le famiglie che superano determinati consumi annuali. Le entrate per tale imposta passano da 379 mila euro dell’anno scorso ai 770 mila di quest’anno. Circa 400 mila euro sottratti dalle tasche dei contribuenti.

Ma c’è dell’altro. Nel bilancio di previsione 2010, redatto dal sottoscritto in veste di assessore al Bilancio, erano stati stanziati 500 mila euro per alleggerire il peso della tarsu (aumentata in modo abnorme l’anno precedente) nei confronti di quelle famiglie che si trovavano in particolari condizioni di disagio socio-economico.

Quest’anno le risorse in bilancio sono diminuite dell’80 per cento, con uno stanziamento in bilancio di appena 100 mila euro. E, conseguenzialmente, sono state escluse dalle agevolazioni molte categorie sociali che prima ne avevano diritto: pensionati, disoccupati, percettori di basso reddito, commercianti della zona sud, associazioni onlus. Mi risulta difficile pensare che le organizzazioni sindacali siano soddisfatte di tale correttivo.

Certo, l’assessore al Bilancio potrà obiettare che i trasferimenti dello Stato sono diminuiti quest’anno all’incirca di due milioni di euro. Vero, però è altrettanto vero che le entrate tributarie, in via previsionale, quest’anno aumenteranno di un milione di euro (18 milione e 336 mila euro del 2011 rispetto ai 17 milioni e 327 mila euro del 2010), e che anche le entrate extratributarie aumenteranno quasi dello stesso importo (quest’anno si prevedono entrate per 1 milione 570 mila euro a confronto delle 611 mila euro del 2010). Quindi un primo dato: almeno teoricamente, quest’anno non ci sarà nessun gap di risorse rispetto all’anno scorso.

Ma la cosa che più mi sorprende, e qui entriamo nell’aspetto più squisitamente politico, è la l’incongruenza della ripartizione delle risorse tra i vari assessorati. Per questa amministrazione comunale la cultura, la pubblica istruzione lo sviluppo economico è come se non esistessero. Per la cultura in generale e lo spettacolo sono stati stanziati quest’anno appena 57 mila e 500 euro a fronte dei 220 mila euro dell’anno scorso. E nella somma stanziata è compresa anche la festa del 5 agosto e quella del 22 ottobre. Un taglio del 73 per cento!

Per la pubblica istruzione, le spese discrezionali ammontano a 10 mila euro rispetto ai 40 mila euro dell’anno scorso. Un taglio del 75 per cento! Per lo sviluppo economico, lo stanziamento di quest’anno ammonta a 26 mila euro, mentre l’anno scorso era di 225 mila euro, poi ridotto nel corso dell’anno a 100 mila euro. Un taglio del 74 per cento! E lo posso affermare senza tema di smentita che gli assessori Maria Elefante e Aldo Tolino sono assessori senza portafoglio!

Chi invece non può certamente lamentarsi è l’assessore alle Politiche sociali, che vede aumentato il suo budget rispetto allo stanziamento dell’anno scorso, anche con l’aggiunta di nuove voci in bilancio. Incongruenze, quindi, ma anche paradossi.

Per una festività molto sentita dai torresi, la festa della Madonna della Neve del 22 ottobre, che coinvolge migliaia di cittadini anche provenienti dai comuni limitrofi, è stata stanziata la somma di 40 mila euro, mentre per la rassegna estiva e natalizia a favore di poche decine di anziani sono stati stanziati 28 mila euro. E di questi paradossi se ne possono contare a decine. Un bilancio che tiene conto più del peso politico degli assessorati che della effettiva importanza delle deleghe.

 
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