Firenze e l’arte di un’illusione
Una prateria da percorrere in lungo e in largo, respirando storie e uomini di secoli passati. Così si presenta piazza della Signoria alla fantasia di un visitatore, specie se costui è “armato” di una macchina fotografica.
Qui, tra i simboli della libertà e della potenza che accompagnarono la signoria medicea, si esalta lo spirito immaginifico di chi sa sovrapporre angoli, contorni, ombre, disegnando punti di contatto impossibili tra stili, epoche e dimensioni lontane.
Un gioco tanto affascinante, quanto insidioso, con cui si è misurata Dominique (Marivodo per gli abituè del Concorso fotografico di Comuni-Italiani.it). Con nove scatti si è gettata nell’agone del contest “Le illusioni ottiche”, sfidando a colpi di estro altri sessantotto fotografi che vi hanno preso parte, per un totale di 187 foto candidate.
A dare il primo posto a Dominique è stata l’immagine “David in un boccone”, dove grazie a uno straordinario effetto ottico si vede il Marzocco di Donatello “fagocitare” il celebre David di Michelangelo. Uno scatto di indubbia suggestione che si è meritato la media di 68.73.
Il rapporto tra Firenze e la fantasia fa da filo conduttore all’intervista che Dominique ha concesso a Comuni-Italiani.it
Un contest per dare libero sfogo alla fantasia. Come sei arrivata a disegnare nella tua mente lo scatto vincente del “David in un boccone”?
Ho subito pensato a cosa inventare con tutte le statue a disposizione nelle piazze di Firenze. Avevo già scattato molte foto con l’orologio posto sulla Torre dell’Arnolfo e le braccia delle statue del Ratto delle Sabine del Giambologna, nella Loggia dei Lanzi, ma poi sono arrivata tardi per postarle: qualcuno mi aveva battuto sui tempi (per esempio qui) e ha anche vinto (forse dovevo postare anche le mie ma mi sembrava poco originale a questo punto!).
Lo straordinario effetto ottico; la bellezza e la notorietà del soggetto; la tua abilità tecnica. C’è un aspetto, secondo te, che ha convinto più degli altri chi ti ha voluto sul podio?
Bellezza e notorietà del soggetto e l’effetto ottico abbastanza sorprendente! Niente abilità tecnica solo un occhio attento e curioso e la “rosina” sempre in tasca.
Il racconto di quella giornata e, per così dire, dell’ “antefatto” della foto.
Niente di particolare, quando sono libera giro per Firenze, il naso per aria, e fotografo tutto quello che trovo di bello, di brutto (per le varie denunce!), di curioso. Mi sono laureata in storia dell’Arte del Quattrocento toscano presso l’Accademia di Belle Arti, nei lontani anni ’60, e mi è rimasta quella voglia di bello che a Firenze ancora si può vedere!
Qui la Loggia dei Lanzi, più in là Palazzo Vecchio: un luogo simbolo del patrimonio storico-artistico italiano e non solo. Quanto e in quali altri modi, qui, ha corso la tua fantasia e quali altri scatti ha partorito?
Tante foto sono nate da questa piazza che è il cuore dell’Arte a Firenze… dove ti giri, trovi opere d’arte: la statua equestre di Cosimo I del Giambologna, la fontana del Nettuno dell’Ammannati, il Marzocco di Donatello, il Perseo di Cellini e la copia del David di Michelangelo sono le più famose.
E poi in questa piazza puoi fotografare la gente, i turisti del mondo intero, una babele di ritratti anche molto sorprendenti qualche volta!
Un aspetto che ti ha colpito di quei luoghi e che sfugge allo strumento fotografico.
L’imponenza della storia che c’è in ogni pietra! Per cogliere quest’aspetto bisogna venire in piazza della Signoria molto presto, in una mattina luminosa, quando ancora non c’è nessuno e giri per conto tuo pensando a tutti quei personaggi che qui si sono avvicendati e a tutti gli avvenimenti che gli hanno dato quest’aspetto che vediamo oggi; poi arriva il primo turista in short e ciabatte e tutta la magia scompare.
Firenze e il tuo amore per la fotografia: quali altri luoghi, noti o più nascosti, consiglieresti per mettere alla prova la propria abilità di fotografo?
Di luoghi nascosti ce ne sono molti a Firenze e se ne scoprono di nuovi ogni volta! Basta vedere la sezione Reportage Firenze.
Firenze nei tuoi scatti: c’è un aneddoto curioso vissuto quel giorno o in altre occasioni che ti sale subito alla memoria?
Sì. Il più divertente è stato fare le foto per il contest “riflessi”! Immaginate una truppa di giapponesi tutti a fotografare il Duomo davanti a loro e io che arrivo dietro il gruppo, mi giro verso una vetrina e comincio a scattare: in un secondo avevo tutti loro rigirati verso di me a cercare di capire cosa stavo fotografando e ridevano, ma quando hanno capito cosa fotografavo sono dovuta scappare… seguivano me invece della loro guida!
Categorie: Società Civile.
Tag: Accademia di Belle Arti di Firenze, contest fotografici, Loggia dei Lanzi
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Kris:
Grandi lavori di tempi passati, ma questo impianto ha un aspetto signorile oltre...
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Diana Cocco:
brava...
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MAURY54:
Complimenti.
Libro interessante, belle illustrazioni, reportage perfetto, grazi...
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Diana Cocco:
molo interessante con proprio belle foto - bravo Marzio...
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MV03041951:
Io invece non ho visto le altre, magari se sono aperte ci vado stamani.
Dalle t...
Commenti (7)
MARIO1964 scrive:
Chapeau, cherie!
Justinawind scrive:
Miiiii… anche la foto…
marivodo (Senior) scrive:
Merci Mario
Ju…. cosi quando vieni a Firenze mi riconosci subito
Alessio1301 scrive:
complimenti Dominique
pagati (Senior) scrive:
clap clap clap!!!!
Viviana Bernardini (Senior) scrive:
Un punto di vista sempre originale il tuo, Marì, e non solo quando scatti le foto con la “rosina” – Con le illusioni poi ti sei superata! Bravissima, è veramente un piacere leggere questa intervista, grazie anche a Marcello!
Marcello Di Sarno (Redazione) scrive:
@Viviana: grazie per le belle parole