Lo stadio Olimpico, il cuore “grande” di Torino
Uno di quelli che racchiude maggior fascino storico è lo stadio Olimpico di Torino. Eretto durante il Ventennio e intitolato al Duce, ha fatto da teatro alle favola calcistica della Juventus che qui ha costruito gran parte del suo glorioso palmares dal 1934 al 1986. In mezzo uno squillo granata datato 1976.
Ma non è stato solo il calcio a onorarlo. Tra queste mura riecheggia ancora il suono di 45mila voci trascinate dalla grande musica degli U2. Fino ad arrivare al prestigioso appuntamento dei XX Giochi olimpici invernali, nel 2006, che qui hanno la cerimonia di apertura e chiusura.
E’ qui che ha cercato il suo “Maracanà” Enzo Gastaldi, fulminato dall’imperiosità del palcoscenico più celebre del calcio mondiale. Del tempio di Pelè e Zico, Enzo (halzy per gli amici del Concorso Fotografico di Comuni-Italiani.it) ha ricercato la perfetta geometria, la “tattica” vincente, per restare in tema, per vincere il Contest “Foto Migliori del 2010“.
E con la foto “Lo Stadio Olimpico (Stadio Grande Torino?)” l’obiettivo è stato centrato: la ragguardevole media di 82.69 attribuita allo scatto non poteva che proiettarlo al primo gradino del podio. Lì dove era già salito nel precedente contest “Stadi di calcio”.
Cos’è lo stadio Olimpico per lui? Cos’altro ha di speciale e nascosto la sua Torino? E’ lo stesso Enzo Gastaldi a raccontarcelo nell’intervista concessa a Notizie di Comuni-Italiani.it
Lo stadio Olimpico, il tempio del calcio torinese. Come sei arrivato a questo scatto? Che storia c’è dietro?
Quando ero giovane su di una rivista ho visto alcune fototografie credo del Maracanà tra cui una con quella inquadratura. Mi aveva colpito, oltre alla geometria, la copertura per il pubblico (allora in Italia non esistevano stadi coperti). Quando è stato indetto il contest mi è tornato in mente quello scatto ed ho pensato di provare a ripeterlo.
La cosa più difficile è stato entrare nello stadio. Abituato fino ad un paio d’anni prima delle Olimpiadi ad entrarci in qualunque momento senza problemi, mi sono presentato all’ingresso, ma sono stato cacciato. Stavo per rinunciare, poi mi sono detto: chissà se l’assessorato allo sport può aiutarmi? Così è stato.
Fotografare uno stadio non è cosa facile. Cos’è, secondo te, che è stato più determinante per la vittoria, l’aspetto tecnico della foto o la particolarità del soggetto?
Penso entrambi: l’immagine non è consueta, in tempo digitale, perchè richiede grandangolo su full frame ed una grande attenzione nello scegliere il punto di ripresa e nel mettere in bolla la macchina, poi credo che il titolo ed il riferimento al Grande Torino abbia aiutato, e poi siamo una nazione calciofila…
La tua presenza allo stadio Olimpico e a Torino in generale. E’ la tua città o eri lì in gita di piacere?
Sono di Torino ed abito ad un paio di km dallo stadio.
In quella giornata hai fatto altri scatti su Torino, legati al contest degli stadi o ad altri temi?
No, è stata l’unica serie (ho fatto una decina di scatti simili, uno col fisheye, cambiando leggermente il punto di ripresa).
Quali luoghi noti o angoli nascosti di Torino trovi stimolanti dal punto di vista fotografico?
Torino è una città molto fotogenica. Credo che tra le bellezze sconosciute ci siano i cortili dei palazzi settecenteschi che, a fronte di facciate austere, evidenziano grande gusto e fantasia. Poi la collina e tutti i parchi ed i giardini. Anche i vecchi insediamenti industriali (molti recuperati ad altri usi) hanno un loro fascino.
Il nuovo quartiere che sta sorgendo nelle aree dismesse dall’industria e che ha caratteristiche completamente diverse da quelli vicini, tanto che io lo chiamo ‘l’altro mondo’ ed il cui emblema è la parrocchia del Santo Volto, dà moltissimi spunti. Poi i vicoli e le botteghe del centro storico sono una fonte inesauribile di ispirazione.
Anche gli ‘skaters’ in piazza Castello sul basamento del monumento a Emanuele Filiberto (1923) permettono degli scatti curiosi ed interessanti. Infine il gran numero di manifestazioni che qui si svolgono permettono di mettere alla prova la fantasia del fotografo. Sicuramente dimentico qualcosa…
Un aspetto che ti ha colpito dello stadio Olimpico e che sfugge allo strumento fotografico.
Mancano gli odori! L’erba, lo spogliatoio… ed i rumori dello stadio vuoto: i passi che risuonano sotto la copertura, un richiamo che sembra ingigantito dall’eco…
C’è un aneddoto curioso legato allo stadio Olimpico?
Ho passato molto del mio tempo all’interno dello stadio e quindi gli episodi inconsueti sono stati molti, ma credo che il più curioso per l’Olimpico sia stato la zuccata di John Charles al palo della porta. Lui si è rialzato in piena forma, il palo no! Non ero presente, ma il giorno successivo sono andato, come molti, a controllare la salute del palo!
Categorie: Società Civile.
Tag: contest fotografici, stadio Olimpico di Torino
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fabriland:
Complimenti per l'articolo e forza Toro da un amico Viola...
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Stefyb67:
Grazie ragazze :-)...
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Rossella De Amici:
Brava Stefy, bellissimo reportage....
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Agnes:
Wow!!! Fighissimo!!! Grande Stefy, un fotoreportage bellissimo e preziosissimo!!...
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PAOLA ADAMI:
a me piacciono molto le auto d'epoca anche se non sono appassionata di motori, p...
Commenti (13)
Justinawind scrive:
La foto sullo schermo del pc mi sembra familiare…
Bravissimo Enzo!
MARIO1964 scrive:
Onore al campionissimo!
Giovanna F (Senior) scrive:
Grande Enzo!!!!
Viviana Bernardini (Senior) scrive:
Bellissima intervista che ben rappresenta, come la foto vincitrice, lo spirito dei Contest e del sito …Grazie anche a Marcello che ci fa conoscere grandi campioni, e non solo di fotografia! Complimenti Enzo!!!
Diana Cocco (Senior) scrive:
bravo Enzo!!!
ciao Marcello
angin scrive:
Congratulazioni grande foto bella intervista
halzy scrive:
Grazie a tutti
Saluti dall’amico peloso.
@Giustina no, non è la foto vincitrice, ma quella fatta con il fish-eye.
Venite a visitare Torino, merita!
ugo1951 scrive:
Una foto splendida! Ancora complimenti!…Molto interessante l’intervista,mi hai fatto venire voglia di visitare Torino…e scattare tante foto.
marivodo (Senior) scrive:
Bravo all’intervistato e anche all’intervistatore
Mizar scrive:
Leggendo la tua intervista credo che non ti sarebbe potuta venire idea migliore che scattare con questa inquadratura.
Ancora tanti sinceri complimenti Enzo
dous scrive:
Quando guardo questa foto, caro Enzo, non posso non pensare ai due anelli che si guardano. Grazie!
Adriano Di Benedetto scrive:
Onore al più bravo ottimo scatto guardandolo ti viene voglia di andare allo stadio
Marcello Di Sarno (Redazione) scrive:
Grazie a tutti per i complimenti, tutto merito di Enzo. La mia fatica è stata soltanto di dover scrivere di “successi della Juventus”… da tifoso del Napoli non so se mi spiego
Un caro saluto alle dolcissime Viviana, Diana e Dominique