Alfonso Conforti

L’adozione dei ticket sarà fatta con criterio. Non è intenzione dell’Amministrazione Comunale penalizzare i turisti e i pellegrini. La nostra priorità è rispondere alle esigenze dei cittadini.

I milioni di turisti che arrivano nella nostra città hanno bisogno in primis di strutture di accoglienza e servizi. Tutto questo per l’ente ha un costo. Non devono essere certamente i cittadini a pagare il conto dei visitatori. Con il federalismo fiscale l’ente ha la possibilità di attingere a nuove risorse senza dover penalizzare i cittadini e senza incidere molto sul budget di turisti e pellegrini.
A conti fatti, i visitatori che entreranno a Pompei, dovranno pagare solo un euro a testa. Una cifra a dir poco ridicola per chi la spende, ma che servirà a realizzare grandi cose per la Città, tutti interventi volti ad incentivare il turismo.

Dopo l’approvazione della delibera di indirizzo, con la quale è stata espressa la volontà politica di avviare l’iter per l’introduzione dei ticket sui bus turistici, l’atto successivo è di redigere un regolamento che disciplina tale iniziativa. E’ normale che alla stesura dello stesso terremo conto delle esigenze dei pellegrini, dei turisti, delle strutture alberghiere e dei commercianti.

Com’è normale che, dopo aver sentito in audizione le associazioni di categoria in Commissione Turismo, convocheremo un tavolo con Santuario, Soprintendenza e Ente del Turismo senza pregiudizi alcuni. Mi rivolgo al buon senso di Sua Eccellenza Monsignor Liberati pregandolo di non eccedere in allarmismi inutili e fare il processo alle intenzioni, ancor prima di conoscere i fatti.
Resta ben chiaro che l’introduzione del pedaggio ai bus turistici è un provvedimento che l’amministrazione intende portare avanti, per il bene dei cittadini e per assicurare il comfort di turisti e pellegrini.

Anche nell’ottica di fare sistema, invitiamo Sua Eccellenza ad avviare opere che sensibilizzino i fedeli a scegliere Pompei quale meta religiosa, che ad oggi pare siano venuti un tantino a mancare. La Città di Pompei deve lasciare un buon ricordo in chi l’ha scelta per visite di cultura o religiose e incentivarne il ritorno. L’iniziativa è in fase embrionale, tuttavia, abbiamo previsto sconti e agevolazioni per chi pernotta a Pompei.

Il concetto deve essere ben chiaro: noi lavoriamo nell’interesse della città. Più accoglienza e servizi equivale a più turisti e pellegrini. Per fare questo abbiamo bisogno di soldi. Lo Stato non ci fornisce fondi, ma leggi per poter incentivare la nostra economia e noi le utilizziamo per far crescere la città.

 
© Riproduzione Riservata
 
 

Commenti (2)


  1. rendiamoci conto di CHI stiamo parlando, di una persona (e chi la conosce lo sa) deve le sue fortune lavorative ed economiche solo ed esclusivamente alla sua posizione politica, e le varie indagini in cui il sig.conforti è indagato danno un’idea sul personaggio, che non dà nessuna garanzia di trasparenza


  2. Qui parlo da cittadino di Pompei, prima ancora che da Redattore e mi chiedo se fosse stato un altro esponente politico a sostenere questa iniziativa l’avresti condivisa? Non è il caso di ragionare sulla validità della cosa che investe il principale settore dell’economia locale, ossia il turismo?
    Personalmente credo che il ticket abbia una ragion d’essere nel momento in cui offri dei servizi a chi viene in città e soggiorna anche solo per poche ore. Il Santuario offre parcheggio, servizi igienici e aree per il ristoro.
    Il Comune cosa offre? Per ora niente. Dunque è auspicabile che l’istituzione del ticket avvenga successivamente all’individuazione di un’area per la sosta degli autobus fornita di servizi igienici e altro, sul modello di quelle che hanno Roma, Venezia e altri centri turistici di grande interesse.
    Sei d’accordo?

Lascia un Commento