Massimo Manna è il nuovo segretario del SEL
Una nutrita assemblea di cittadini ha partecipato, nei saloni del Nonsolocaffè,...
Si è svolto il 22 febbraio, presso la sede del circolo SEL “Sandro Pertini” di Torre Annunziata, un incontro per attuare il documento programmatico approvato domenica scorsa al primo congresso di circolo.
Tale incontro ha visto la presenza oltre che degli organismi dirigenti locali quella di Tonino Scala responsabile enti locali provinciale e della torrese Francesca Napolitano eletta sabato scorso in direzione regionale.
Dall’incontro è nata la necessità di lanciare un appello a tutto centrosinistra per costruire una conferenza programmatica da tenersi nel mese di marzo. Scopo della conferenza non è solo rilanciare la coalizione ma rimettere al centro della questione politica regionale e provinciale, la vicenda torrese.
Torre Annunziata vive ormai da svariati anni una crisi economica, sociale e ambientale che si è innestata nella crisi più generale che caratterizza storicamente la condizione del Sud d’Italia innanzitutto e quella più recente, economico-finanziaria, dei paesi occidentali.
Dopo la selvaggia deindustrializzazione che ha subito quello che era uno dei principali poli industriali italiani, il nostro territorio è stato vittima di una serie impressionante di ulteriori spoliazioni effettuate da speculatori senza scrupoli che, complice l’insipienza di una certa classe dirigente locale, hanno sfruttato lo strumento della contrattazione d’area per realizzare profitti individuali senza creare alcun beneficio in termini occupazionali.
Dopo vent’anni non è rimasto più nulla dell’esperienza controversa del contratto d’area e oggi assistiamo ad una sequela impressionante di chiusure di aziende anche relativamente “giovani” (Metalfer, Officine Torresi, Damiano, Catwok, etc.) quanto ad insediamento, centinaia di lavoratrici e lavoratori in mobilità o in cassa integrazione o espulsi dal ciclo produttivo, desertificando ulteriormente una terra ostaggio della camorra e del malaffare.
Anche il polo nautico che appariva negli anni novanta come una soluzione al disagio economico e sociale dell’area torrese, vive momenti di grande difficoltà sempre in bilico nell’ambito di una pesante crisi di commesse.
A ciò si aggiunge l’incertezza che vivono le famiglie dei lavoratori torresi della FIAT e dell’Atitech, due casi esemplari del nuovo corso del capitalismo italiano, che con accordi capestro mette gli operai di fronte a ricatti e ad una scientifica riduzione dei diritti individuali e collettivi.
Non meglio vive il tessuto economico della città, fatto di piccoli e medi esercizi commerciali e delle attività legate al porto e alla pesca.
Rispetto a un quadro economico desolante, sembrava aprire delle possibilità di sviluppo l’inclusione di buona parte del territorio in una delle 22 Zone Franche Urbane, uno strumento introdotto dal Governo Prodi e poi successivamente depotenziato nell’attuale legislatura, fino al suo definitivo “affondamento” nello scorso dicembre, lasciando in città l’ennesima disillusione.
Su tutto l’ombra della camorra, che dopo le mattanze degli anni ottanta, si è dedicata soprattutto al riciclaggio dei proventi illeciti in attività finanziarie, negli appalti, infiltrando a più riprese le istituzioni, nel perverso e corrotto ciclo della gestione dei rifiuti, facendo della nostra città uno dei maggiori mercati di stupefacenti “all’aperto” al mondo.
L’azione della magistratura e delle forze dell’ordine negli ultimi due anni ha fortemente ridimensionato, sia in termini economici che in termini di organico criminale, questo mercato, ma il permanere del degrado sociale, non più narcotizzato dall’economia sommersa e illecita, non consente di abbassare la guardia, anzi è necessario che alla meritoria attività investigativa e giudiziaria si affianchi una politica seria, efficace e al di sopra di ogni sospetto.
Alle varie forme di “inquinamento” della vita democratica si affianca l’inquinamento vero e proprio del nostro territorio e della fascia costiera. Da un lato, una terra mai completamente bonificata dal rischio amianto, che tante vittime ha causato tra i cittadini torresi. Dall’altro, lo specchio di golfo che bagna Torre Annunziata, come è noto, è uno dei più inquinati del mondo. Proprio di recente la magistratura ha svelato l’ennesimo scandalo ambientale: quei depuratori che dovevano favorire il disinquinamento marino, che sono costati milioni di euro e che ancora non sono neanche completati, sono stati utilizzati per sversare in mare il percolato dei rifiuti.
A fronte di questioni economiche e sociali così complesse la classe politica torrese ha dato negli ultimi anni pessima prova di sé, dimostrando un’incapacità sia sotto il profilo programmatico che quello della pratica amministrativa.
Nel documento congressuale “La sinistra che cambia. Per una Torre Annunziata migliore”, dopo la parte dedicata all’analisi della situazione politica locale, vengono tracciate le linee programmatiche per la futura azione politica del circolo in città. “Nelle prossime settimane – afferma Massimo Manna coordinatore di circolo – le proporremo alle forze politiche per costruire in vista delle amministrative del prossimo anno una piattaforma politico programmatica fondamentale per il rilancio della coalizione. Nel documento si chiarisce che le alleanze anche nel centro-sinistra non sono scontate. Quello che è rimasto della coalizione del 2007 non basta alla sfida del rinnovamento. SEL è nata con l’obiettivo di rifondare la sinistra nell’ambito più largo del centro-sinistra e questo è il primo obiettivo anche a Torre Annunziata; non sono accettabili, però, alleanze puramente nominali, c’è bisogno di effettuare scelte consapevoli frutto di una selezione non procrastinabile dei soggetti politici con cui eventualmente condividere percorsi futuri”.
In una città complessa i partiti devono essere i primi a fare una selezione al proprio interno e sviluppare quegli “anticorpi” indispensabili perché ritorni la “buona politica” e si eviti ogni ambiguità, clientela e trasformismo.
Questo vale innanzitutto per SEL e sarà anche il criterio in base al quale sarà valutata l’opportunità di eventuali accordi politici.
Torre Annunziata, nasce come un partito che necessariamente deve presentarsi come un’alternativa forte ed autorevole ad una modalità di fare politica assolutamente vecchia e di corto respiro.
Tra poco più di un anno si svolgeranno le elezioni amministrative e noi riteniamo che SEL debba farsi promotore di una rinnovata alleanza di centro-sinistra, che partendo da un bilancio dell’esperienza degli ultimi anni, ponga le basi per un vero processo riformatore che abbia tre direttrici imprescindibili: legalità, lavoro e ambiente.
Ciò non significa che le alleanze anche nel centro-sinistra siano scontate. Quello che è rimasto della coalizione del 2007 non basta alla sfida del rinnovamento. SEL è nata con l’obiettivo di rifondare la sinistra nell’ambito più largo del centro-sinistra e questo è il nostro primo obiettivo anche a Torre Annunziata.
La rivendicazione dell’autonomia politica non significa assolutamente l’illusione dell’autosufficienza. In tal senso, riprendendo e facendo propria la relazione del coordinatore uscente, si è deciso di convocare entro due settimane una conferenza programmatica per il nuovo centro-sinistra, in cui attraverso il contributo delle associazioni, dei movimenti, dei sindacati e di singoli cittadine e cittadini, si delinei il programma per la futura amministrazione della città.
“Per fare ciò – sostiene Tonino Scala responsabile provinciale enti locali - bisogna dirimere le controversie cittadine di Sel. Se non si risolvono le questioni in famiglia risulta poco credibile proporre un percorso alla coalizione. Sarà mio impegno, a nome della segreteria provinciale, organizzare un incontro congiunto tra i due circoli per organizzare insieme una conferenza programmatica che veda il coinvolgimento di tutta Sel, di tutte le forze politiche del centro sinistra, delle organizzazioni sindacali e sociali presenti sul territorio. La partita – conclude l’ex consigliere regionale – è troppo importate,trattasi del futuro di Torre Annunziata e dell’intero comprensorio”.
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21 febbraio 2011 09:52 / Commenta
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