Blitz anti tombaroli, un fermato anche a Pompei
Crateri, gorgoni, satiri e protomi femminili sono alcuni dei 633 pezzi sottratti dai siti archeologici di Riardo (CE), Teano (CE), Calvi Risorta (CE), Sant’Agata de’ Goti (BN) e Montesarchio (BN). Un bottino dal valore complessivo di un milione di euro quello recuperato nel corso dell’operazione condotta dai carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale, partita dalle indagini della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
Dodici le ordinanze eseguite a Casal di Principe (CE), Casapesenna (CE), Castel Volturno (CE), San Cipriano d’Aversa (CE), Cesa (CE), Mondragone (CE), Maddaloni (CE), Boscoreale (NA), Acerra (NA), Pompei (NA), Bacoli (NA), Taranto, Fiorenzuola d’Arda (PC) e Eraclea (VE), con arresti domiciliari per cinque persone e misure cautelari personali (divieto di dimora o obbligo di firma) per altre sette emesse dal Gip di Santa Maria Capua Vetere. Per tutti l’accusa è di associazione per delinquere finalizzata a ricerca illecita, impossessamento e ricettazione di reperti archeologici provenienti da scavo clandestino.
La piaga del mercato clandestino dei reperti archeologici ha prodotto non pochi danni al patrimonio storico conservato a Pompei. A inizio 2010 risale l’ultimo episodio eclatante con una serie di arresti compiuti dai carabinieri di Torre Annunziata ai danni di un’organizzazione di tombaroli vicina al clan Pesacane che aveva il suo quartier generale in una carrozzeria nella frazione di Tre Ponti. A casa di uno degli arrestati furono rinvenuti anfore e utensili vari in ottimo stato di conservazione.
Il patrimonio artistico e architettonico è da sempre nelle mire della criminalità organizzata, oltre che di tombaroli, trafficanti d’arte e collezionisti senza scrupoli. Il tutti alimenta un mercato clandestino dai grandi numeri come dimostra il rapporto Ecomafia 2010 di Legambiente e Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, i: 882 furti di opere d’arte effettuati, 13.219 oggetti trafugati, 1.220 persone indagate, 45 arresti; ma anche 19.043 beni culturali recuperati, insieme a 14.596 reperti paleontologici e 55.586 archeologici.
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Tag: Carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata, Carabinieri Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale, Legambiente, rapporto Ecomafia 2010, reperti archeologici trafugati, Scavi di Pompei, via Tre Ponti
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ema:
non conosco la vostra associazione, ma se veramente siete 'Gli Angeli' di tante ...
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Marcello Di Sarno:
Ciao Maria,
sono d'accordissimo con te e grazie per il gradimento
:-)...
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MaGi72:
Grazie Marcello per aver reso noto un'iniziativa così lodevole quale quella des...
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Marcello Di Sarno:
Ciao Dominique,
grazie per le parole di incoraggiamento, i nostri piccoli amici...
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marivodo:
Bravo Marcello , fai bene a fare questo tipo di reportage pro nostri amici a 4 z...
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