rifiuti nel fiume Sarno

Il maltempo di queste ultime settimane e i numerosi casi di allagamento dovuti all’esodanzioni del Sarno in alcuni comuni dell’area stabiese e dell’agro nocerino-sarnese, hanno riportato al centro del dibattito pubblico l’annosa emergenza del fiume più inquinato d’Europa. Nel mirino di sindaci, comitati civici e dei cittadini in generale, l’attività del Consorzio di Bonifica del Sarno, ente che da oltre mezzo secolo si occupa di gestire e manutenere l’assetto idrogeologico del territorio di 36 comuni compresi tra le province di Napoli, Avellino e Salerno.

Sull’argomento, domani alle 20,30, sull’emittente tv Teletorre, sarà dedicata una puntata speciale di “Pompei Forum”.

In questi giorni invece, c’è stata l’iniziativa di tre consiglieri comunali di Pompei, Raeffaele De Gennaro (Alternativa Pompeiana), Giorgio Arpaia e Luigi Amitrano (entrambi del Popolo della libertà) di presentare una proposta di deliberazione in consiglio comunale per chiedere alla Regione di annullare le elezioni consortili indette dal commissario del Consorzio di Bonifica del Sarno, Gino Marotta. Un atto illegittimo secondo gli stessi che contrasta con la legge regionale n°4/2003 e che dovrebbe essere discusso in un prossimo consiglio comunale dedicato ai rapporti tra il Comune di Pompei e il Consorzio di Bonifica.

A denunciare l’illegittimità delle elezioni consortili era stata Santa Cascone, presidente del comitato “Territorio libero”, nel corso dell’inaugurazione della nuova sede di Messigno delle associazioni “Progetto trasparenza” e “Amici-Amianto-Aticarta”. In quell’occasione si era annunciato il proposito di presentare un esposto alla Procura della Repubblica contro questo provvedimento.

Sul piede di guerra anche le comunità vicine, in primis quella di Scafati tra le più colpite dagli allagamenti delle scorse settimane. Di dieci giorni fa la decisione del sindaco Pasquale Aliberti, di presentare una denuncia-querela alla Procura della Repubblica e alla Procura regionale della Corte dei Conti, nei confronti della Gori, della Regione Campania e del Commissariato di Governo per l’Emergenza del fiume Sarno, responsabili, secondo il primo cittadino, dei danni ambientali che il territorio scafatese subisce da 15 anni.

 
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