Viaggio nel “De Chirico” tra le opere in fieri
“Open day” all’Istituto d’Arte “G. De Chirico”: in giro tra i laboratori...
Una scuola aperta al territorio e alle sue problematiche, che cerca di ovviare alla povertà culturale, lì dove registra una poca dinamicità degli enti locali. E’ questa la mission dell’Istituto Statale d’arte “Giorgio De Chirico”, da quest’anno Liceo Artistico, impegnato con una miriade di attività che coinvolgono i giovani al di là del puro aspetto didattico.
Una scuola che promuove la cultura in ogni forma e grado, lasciando lo spazio chiuso delle aule e interagendo con una società che, faticosamente, cerca di ritrovare o di reinventare una propria identità: quella di Torre Annunziata.
Eppure si tratta di una platea solo in parte torrese, dato che la maggior parte degli iscritti alle classi dell’istituto provengono dalle città vicine, nemmeno tanto limitrofe, da un’area che abbraccia San Giorgio a Cremano e si estende fino a Poggiomarino.
“Restare a guardare quello che sta intorno non è una dimensione che ci appartiene – spiega il dirigente scolastico Felicio Izzo – La scuola da noi è intesa come uno strumento di promozione sociale, un luogo di cultura, dove si privilegia l’operatività, la laboriosità e l’impegno e si cerca di far emergere quelle personalità che brillano già nell’adolescenza per creatività e ingegno”.
E in questa dimensione si ascrivono le numerose attività extra didattiche che animano un’offerta formativa che va ben oltre il semplice concetto di scuola come luogo dove apprendere i concetti teorici senza poi metterli in pratica.
Laboratori per filmakers, portati avanti già da quattro anni, nei quali si apprendono le tecniche per la creazione di spot, cortometraggi e documentari, con l’ausilio di attrezzature all’avanguardia; rassegne artistiche dove gli studenti imparano a trasformare le aule in “luoghi d’arte”; laboratori di architettura, di design, di arti figurative, di grafica per tirare fuori il meglio dai ragazzi che rispondono alle attività in maniera positiva e continua.
Così nascono i corti “L’inferno sotto al vulcano”, “Amore lieto disonore”, “Gli occhi sul muro” pluripremiati nelle rassegne di tutta Italia; il documentario “La strage di Sant’Alessandro” che ha entusiasmato la platea oplontina e vinto il premio della critica all’ultima edizione del Festival INDOXX 2010; il progetto di riqualificazione del quartiere “Carceri”, sposato poi dall’Ente comunale per dare un segnale forte di presenza nel luogo simbolo del degrado sociale a Torre Annunziata; “I paesaggi dell’anima”, in collaborazione con il Laboratorio Metropolitano, per la promozione delle eccellenze di comuni di Torre, Trecase (le strade del vino) Boscoreale (la pietra lavica), Boscotrecase (la tradizione delle botti), Pompei (l’archivio comunale); la trasposizione figurativa in un calendario degli scritti rientranti nel concorso “Le donne si raccontano”; “Contact – S I luoghi dell’arte contemporanea” e tante altre attività che ripercorrono orgogliosamente i passati anni scolastici.
Tutte iniziative che ascrivono il liceo artistico “G. De Chirico” tra i punti cardini della promozione sociale della cultura e della volontà del fare.
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