L'area a ridosso del cimitero interessata dai lavori

“Stop agli sversamenti a Cava Sari”. Con un’ordinanza sottoscritta durante il concitato consiglio comunale di ieri, il sindaco di Terzigno Domenico Auricchio ordina ai colleghi dei 18 comuni della zona rossa di interrompere immediatamente l’attività di smaltimento dei rifiuti solidi urbani nella discarica sita nel Parco Nazionale del Vesuvio.

La decisione è motivata con l’inquinamento delle falde acquifere accertato dal monitoraggio che il chimico Michele Moscatiello ha eseguito nei giorni scorsi su incarico del Comune di Boscoreale. Dalla relazione si evince l’anomala concentrazione nei pozzi acquiferi di metalli pericolosi e sostanze cancerogene.

Già da stasera dunque il territorio di Terzigno sarà off limits per gli autocompattatori provenienti dai 18 comuni della zona rossa, ai quali – attraverso il documento firmato in presenza del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, del Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, del Presidente della Giunta regionale campana Stefano Caldoro, e del Presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro – è stato concesso di sversare nella discarica di cava Sari fino all’esaurimento della stessa.

Se lo stop dovesse permanere, in assenza di soluzioni alternative, riesploderebbe l’emergenza rifiuti nell’area vesuviana, a pochi giorni di distanza dall’ultima che ha lasciato per le strade milioni di tonnellate di immondizia e dalla quale, in molte zone, si sta cercando ancora di uscire riportando il servizio di raccolta a pieno regime.
Con l’entrata in funzione del sito di stoccaggio temporaneo di via Nolana Pompei dovebbe riuscire a tamponare un’eventuale nuova emergenza.

 
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