E’ la stagione perfetta, quella in cui tutto gira a perfezione. La gara di Positano ne è stata l’ennesima dimostrazione.
Nonostante uno stato di doppia inferiorità numerica per le espulsioni di Bisogni e Savarese, il Savoia è riuscito ad agganciare il treno vittoria che sembrava diretto su un binario irraggiungibile.

I primi quarantacinque minuti hanno visto il SanVito Positano arroccato in difesa e inerme dinanzi a un Savoia più propositivo, ma mai cinico.
Il secondo tempo ha compensato sul piano dello spettacolo, grazie a dei ritmi di gioco più intensi e ad una cattiveria agonista protagonista assoluta dell’incontro.

Dopo un paio di occasioni per parte, al 75’ l’espulsione di Bisogni per doppia ammonizione e, qualche minuto dopo, una rissa tra Mandara e Savarese (entrambi a fare la doccia in anticipo) accendono gli animi.
In 10 contro 9, il Savoia continua a crederci e al 94’ Fabio Barbera si guadagna un rigore molto dubbio che accende quella parte della tifoseria locale presente nonostante il divieto.
La realizzazione dal dischetto ad opera di Antonio Guarro scatena l’ira nei confronti dell’arbitro Sannino di Napoli, costretto ad espellere anche due calciatori dalla panchina del Positano.

Ciò che resta sono però i tre punti, carica necessaria per affrontare al meglio i prossimi incontri che vedranno gli oplontini in campo ogni tre giorni, tra Coppa Italia, campionato e il recupero della “famosa” gara con il Pompei.

 
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