Svaniti nel nulla finanziamenti regionali all’Ente di Palazzo Criscuolo per circa 20 milioni di euro: tagliati i fondi per il rilancio dell’area industriale Torrese – Stabiese, la riqualificazione del “Quartiere Carceri” e ridotto il feedback positivo che avrebbe avuto la creazione della “Zona Franca Urbana” nei quartieri più a rischio della città.

La denuncia arriva dal primo cittadino Giosuè Starita che parla di mortificazione per un territorio, quello di Torre Annunziata che mira a una rinascita, a perseguire una costante lotta alla criminalità organizzata, a restituire dignità a una città mortificata dall’endemica carenza di lavoro.

“La sfida di rilancio deve gravare su tutti – spiega Starita – devono essere messe in atto una serie di iniziative tutte volte alla crescita e al risanamento, ma non possiamo essere lasciati soli”. La Regione con la delibera 1591 del 31/12/2009 ha di fatto sospeso l’erogazione di 14 milioni di euro per il rilancio delle attività produttive nel distretto industriale torrese – stabile, che comprende numerose aziende in crisi e in odore di fallimento.

Inoltre, ha bloccato fondi per 2 milioni di euro destinati alla riqualificazione del “Quartiere Carceri” della zona porto, roccaforte della malavita oplontina.“Per finanziare gli interventi già portati a termine nella zona, quali la riqualificazione delle strade, l’ammodernamento della rete di illuminazione pubblica, l’istallazione di un sistema di videosorveglianza – continua il sindaco – è stato necessario fare una variazione di bilancio e prendere i soldi dalla casse comunali”.

E nel baratro è finito anche il progetto “Zona Franca Urbana” che prevedeva, per gli esercizi commerciali che si insediavano nelle zone cittadine ad alto rischio criminalità, un considerevole sgravio fiscale.

“Il ministro Tremonti – aggiunge Starita – ha depotenziato il provvedimento riducendone i vantaggi a scapito della lotta alla criminalità”. Su quattrocento comuni che avevano partecipato all’iniziativa, Torre Annunziata era al secondo posto della graduatoria, dopo soltanto la città di Catania, classificatasi prima per la maggiore popolazione.

“Lo Stato deve intervenire sul territorio da un lato incrementando la lotta alla criminalità e dall’altro investendo nello sviluppo – conclude il primo cittadino – L’una o l’altra azione sono complementari e inefficaci se portate avanti singolarmente”.

 
© Riproduzione Riservata
 

Nessun commento

Lascia un Commento