Il giorno 15 agosto 2015, solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria in Cielo, la Città di Trinitapoli (BT) ha festeggiato, come di consueto, i propri Patroni: Maria SS. di Loreto e Santo Stefano protomartire.

Per tutta la mattinata ed il pomeriggio, la festa religiosa ha avuto luogo nel Santuario della Beata Vergine Maria di Loreto, costruito tra il 1827 ed il 1845 sul luogo di quello precedente e di minori dimensioni che era stato edificato intorno al 1805 in sostituzione della primitiva cappella, documentata sin dal 1204, che conservava l’affresco mariano medievale che oggi troneggia sull’altare maggiore del santuario attuale e che, secondo la tradizione, venne scoperto, tra una fitta siepe, da un pastore di nome Loreto che ne diffuse in loco la venerazione.

Nel santuario mariano trinitapolese, la sera precedente (14 agosto) era stata traslata la statua di Santo Stefano protomartire dall’ottocentesca Chiesa Madre a lui intitolata, e si era di conseguenza tenuta una veglia di preghiera. Nella mattinata di Ferragosto si sono celebrate ben quattro Sante Messe in onore dei Santi Patroni, tra le quali quella delle ore 10:30, la più solenne, è stata officiata da mons. Giovan Battista Pichierri, arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, alla presenza delle autorità civili e militari locali, ed è stata animata dai canti intonati dal “Coro Polifonico Lauretano”. Sempre all’interno del santuario lauretano la statua di San Michele arcangelo e quelle dei due Patroni di Trinitapoli sono state in seguito collocate sugli appositi carri per poter sfilare degnamente in processione.

La presenza in processione della settecentesca statua lignea e policroma di San Michele arcangelo, che troneggia sul primo altare della navata sinistra di questo Santuario mariano, si spiega non solo con la devozione verso questo santo da parte dei casalini, altro nome con cui si identificano i trinitapolesi, ma anche con il fatto che nei secoli passati questo luogo di culto era una tappa importante per i pellegrini che, soprattutto nel mese di maggio, si dirigevano al santuario micaelico di Monte Sant’Angelo. La statua lignea e policroma di Santo Stefano protomartire è stata per l’occasione attorniata da un’artistica ghirlanda di foglie d’argento, mentre quella settecentesca della Madonna di Loreto, anch’essa lignea e policroma, è stata vestita con uno sfarzoso abito azzurro con damaschi in oro e riempita di collane e monili in oro, donati dai fedeli come ex-voto nel corso del tempo. Le statue dei due Patroni di Trinitapoli vengono portate anche singolarmente in processione nei giorni delle rispettive solennità liturgiche: il primo pomeriggio del 10 dicembre per la Madonna di Loreto e la tarda mattinata del 26 dicembre per Santo Stefano.

La solenne processione della Festa patronale di Ferragosto ha avuto inizio dal Santuario della Beata Vergine Maria di Loreto intorno alle ore 19, salutata dall’accensione di un fuoco pirotecnico devozionale, ed ha percorso le vie e piazze principali della cittadina del Basso Tavoliere. Il corteo processionale è stato caratterizzato innanzitutto dal susseguirsi delle cinque confraternite casaline (di Santo Stefano, di Sant’Anna, di San Giuseppe, di Maria SS. di Loreto e del SS. Sacramento) con le loro coloratissime insegne e le artistiche croci processionali. Le confraternite sono state a loro volta inseguite dal carro con la statua di San Michele Arcangelo e da quelli con le statue di Santo Stefano protomartire e della Madonna di Loreto, entrambi preceduti da sacerdoti. Dietro al simulacro mariano si sono succeduti il gonfalone della Città di Trinitapoli, il sindaco e le altre autorità locali, civili e militari, la banda musicale di Mottola ed i fedeli restanti. Il passaggio della processione è stato accolto dalla popolazione locale con religioso e rispettoso silenzio. Dopo aver sfilato sotto le luminarie ad arco accese in Corso Trinità, fiancheggiato tra l’altro anche dalle bancarelle, la processione ha effettuato una sosta dinanzi alla cassa armonica allestita all’inizio di questa arteria viaria del centro cittadino, presso l’incrocio con Via Vittorio Emanuele II. Sotto la cassa armonica il sindaco Francesco Di Feo ed il parroco del santuario lauretano hanno tenuto i propri discorsi, dopo i quali c’è stato il consueto rito di consegna delle chiavi della Città di Trinitapoli ai suoi Patroni, la Madonna di Loreto e Santo Stefano protomartire. Dopodiché la processione ha ripreso il suo cammino per raggiungere la vicina Piazza Umberto I. Presso di essa sono stati accesi i fuochi pirotecnici, dopo i quali la statua di Santo Stefano ha fatto rientro nella Chiesa Madre ottocentesca, prospiciente sulla piazza stessa, nella quale è stata poi celebrata una Santa Messa. Nel frattempo il corteo processionale con i simulacri di San Michele Arcangelo e di Maria SS. di Loreto si è diretto nel Santuario intitolato a quest’ultima e che custodisce entrambe le statue sacre. Davanti all’edificio di culto, intorno alle 21:30, sono stati accesi altri e più grandiosi fuochi pirotecnici a cui ha fatto seguito la celebrazione di un’ulteriore Santa Messa che ha avuto luogo, all’aperto, sul sagrato antistante ed alla presenza dei due simulacri.

La serata di Ferragosto si è dunque conclusa con il concerto dello Storico Gran Complesso Bandistico “Città di Mottola”, tenutosi sotto la cassa armonica. A mezzanotte e mezza ha dato spettacolo l’accensione dei fuochi pirotecnici finali. Il giorno seguente, 16 agosto, ha avuto come eventi significativi la Solenne Concelebrazione Eucaristica in onore di Santo Stefano protomartire, celebratasi alle ore 10:30 nella “sua” Chiesa Madre alla presenza delle autorità locali, ed il concerto del gruppo Formula 3, svoltosi sul palco allestito in Corso Trinità, dalle ore 21, circa, in poi.

Il presente fotoreportage è integrato dalle sottostanti otto immagini aventi per oggetto:
le statue dei Patroni di Trinitapoli (San Michele Arcangelo, Santo Stefano protomartire e Maria SS. di Loreto) mentre stazionano, sugli appositi carri, all’interno del santuario mariano trinitapolese, prima della partenza della processione (foto n. 1);
gli stessi simulacri mentre vengono condotti in processione (foto nn. 2-3-4);
le luminarie accese in Corso Trinità (foto n. 5);
le statue della Madonna di Loreto e di Santo Stefano dopo il rito di consegna delle chiavi della cittadina del Basso Tavoliere (foto n. 6);
il rientro del simulacro di Santo Stefano protomartire nella Chiesa Madre a lui intitolata (foto n. 7);
la conclusione della processione davanti al Santuario della Madonna di Loreto (foto n.8).

 
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