Sabato 25 luglio 2015 ha avuto luogo per le principali vie e piazze di Trinitapoli, nel Basso Tavoliere, la processione di Sant’Anna, curata dall’omonima confraternita. Tale processione avrebbe dovuto svolgersi come di consueto nel giorno della sua solennità liturgica (26 luglio) che però stavolta cadeva di domenica, giustificandone l’anticipo. Il corteo processionale è partito poco dopo le ore 20 dalla Chiesa della Trinità e di Sant’Anna, al termine della Santa Messa delle ore 19, ivi celebrata in onore della protettrice delle partorienti e di San Gioacchino, genitori della Beata Vergine Maria. Vi hanno preso parte tutti i confratelli di Sant’Anna, con le proprie insegne viola, oltre ai fedeli ed alla banda musicale.

Il gruppo statuario condotto in processione, che normalmente si custodisce nella nicchia che si apre al centro della parete di fondo della chiesa, ritrae la santa vestita in abito viola, damascato d’oro, e ricoperta da un manto giallo, mentre conduce per mano la Madonna Bambina, biancovestita. Entrambe reggono con le altre mani un libro delle Sacre Scritture ed i loro volti sono intensamente espressivi.

La Confraternita di Sant’Anna venne istituita nel 1832 presso l’antica Chiesa della Trinità che ha dato il nome alla cittadina pugliese, fino al 1863 denominata Casaltrinità essendo in origine un borgo rurale medievale dapprima posseduto, come la stessa chiesa, dall’Abbazia della Trinità sul Monte Sacro (Gargano) e poi divenuto feudo, dal XV secolo, di nobili famiglie barlettane alle quali si susseguirono i Cavalieri di Malta che lo tennero dal 1589 al 1798. In questo lungo periodo costoro ebbero anche il patronato sulla Chiesa della Trinità che, dopo la fine del loro dominio, venne abbandonata ed adibita a ricovero per animali, a magazzino ed a salone teatrale. I Confratelli di Sant’Anna, una volta insediatisi presso la Chiesa della Trinità ormai decadente, ne curarono il rifacimento nelle forme attuali, che ebbe inizio intorno alla metà del XIX secolo, la riaprirono ed inoltre introdussero il culto della santa, in aggiunta a quello plurisecolare per la SS. Trinità. Fu mons. Gaetano La Bianca a provvedere alla dedicazione di questa chiesa a Sant’Anna, per aver protetto e liberato la popolazione casalina dal colera. In tale circostanza fu qui esposta la venerata statua di S. Anna, che sarebbe stata fatta pervenire da Napoli, con il contributo di tutti. Dopodiché il simulacro fu conservato inizialmente nella casa del sacerdote don Angelantonio Miccoli e poi nella chiesa stessa, a cura della rispettiva confraternita. Dal 17 giugno 1984 (giorno della solennità della SS. Trinità), la chiesa è intitolata congiuntamente alla Trinità e a Sant’Anna, per decreto dell’allora arcivescovo di Trani, mons. Giuseppe Carata, ed inoltre è una rettoria della Parrocchia di Santo Stefano protomartire, che ha sede nell’omonima Chiesa Madre.

Il presente fotoreportage si correda delle sottostanti sei immagini che ritraggono:
la venerata statua di Sant’Anna, che tiene per mano la Madonna Bambina, nel momento successivo alla sua uscita dalla Chiesa della Trinità e di Sant’Anna, rettoria ricadente nella parrocchia di Santo Stefano protomartire (foto n. 1);
la processione di Sant’Anna mentre percorre il Corso Trinità, nel centro cittadino (foto nn. 2-3-5);
il simulacro di Sant’Anna tra i due campanili della suddetta chiesa nella quale si venera (foto n. 4);
la banda musicale (foto n. 6).

 
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