Nella mattinata di lunedì 23 febbraio 2015 si è svolta a Trinitapoli, in Provincia di Barletta-Andria-Trani, la cerimonia d’inaugurazione della mostra “Un Santuario per la Dea, che attraverso ricostruzioni, pannelli illustrativi ed una cospicua raccolta di differenti ed eterogenei reperti archeologici utilizzati per scopi cultuali e/o funerari, offre ai visitatori un’interessantissima testimonianza sul mondo dei numerosi ipogei dell’età del Bronzo (II millennio a. C.) scavati nei dintorni di Trinitapoli, nonché sull’evoluta civiltà, gli usi ed i costumi delle comunità territoriali, ivi stanziate, che li realizzarono, in particolare per quanto concerne il proprio culto per la “Dea” (Madre Natura) e la tumulazione dei defunti. Tale inaugurazione ha sancito la apertura, per ora del solo pianterreno, del Museo Archeologico degli Ipogei, che ospita la mostra in quattro sale dislocate attorno al chiostro di un ex complesso religioso tardottocentesco, situato in Via Marconi 26, che fu dapprima “ospedaletto” e poi sede di scuole.

L’atteso evento culturale, promosso dalla Presidenza del Consiglio Comunale di Trinitapoli, ha avuto inizio dinanzi all’ingresso principale del museo, intorno alle ore 10:30, con il taglio del nastro da parte del Ministro dei beni e le attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, ed è stato successivamente caratterizzato dagli interventi dello stesso, del sindaco Francesco di Feo, degli assessori comunali alla Cultura (Eugenio di Fidio) ed ai Lavori Pubblici e Urbanistica (Giustino Tedesco), del presidente della Provincia B.A.T. (Francesco Spina), della Vice Presidente della Giunta Regionale della Puglia (Angela Barbanente), nonché della direttrice del museo e degli scavi dei rispettivi ipogei (Anna Maria Tunzi) e del Soprintendente Archeologico della Puglia (Luigi La Rocca). Tali interventi si sono svolti, in un clima di generale soddisfazione ed entusiasmo, all’interno della contigua ex Chiesa dell’Assunta, ora auditorium del museo stesso. Nel corso di questa parte della cerimonia, oltre ai saluti, ai ringraziamenti e alla presentazione della struttura museale e della mostra al pubblico presente, ognuno degli intervenuti ha provveduto, nell’ambito delle proprie competenze, a fare le rispettive considerazioni circa i cenni storici, la situazione attuale e le prospettive future. Tra queste ultime vi sono la conclusione dei lavori in corso e le conseguenti aperture del primo piano del museo e del Parco Archeologico degli Ipogei dell’età del Bronzo (II millennio a. C.), situato in Via Mare, a poche centinaia di metri alle spalle della Chiesa della Madonna di Loreto.

Il presente fotoreportage si correda delle sottostanti otto immagini che hanno ognuna per oggetto:
il complesso tardottocentesco che ospita il Museo Archeologico degli Ipogei, al cui pianterreno è stata allestita ed inaugurata la mostra “Un Santuario per la Dea” (foto n. 1);
la ricostruzione di uno degli ipogei trinitapolesi dell’età del Bronzo (II millennio a. C.) che riproduce il canale del parto ed il grembo materno, essendo composto dal dromos, in primo piano, dallo stomion (restringimento), al centro, e dalla sala del culto, in fondo (foto n. 2);
una olla ed una parte di tazza rinvenute nell’ipogeo del Gigante (foto n. 3);
due pannelli illustrativi retroilluminati, relativi ai luoghi cultuali della Dea, ovvero di Madre Natura (foto n. 4);
una teca contenente alcuni reperti rinvenuti nell’ipogeo 3 sito in località Terra di Corte, presso San Ferdinando di Puglia (foto n. 5);
la ricostruzione di una delle buche dei calvari (crani umani), affiancata dai rispettivi pannelli illustrativi retroilluminati (foto n. 6);
la ricostruzione di una buca delle macine, contenente dei frammenti vascolari e di alcune macine in pietra lavica del Vulture (foto n. 7);
il manifesto dell’evento (foto n.8).

 
© Riproduzione Riservata
 

Nessun commento

Lascia un Commento