Il 20 ottobre 2013 si è svolta a Bitonto la suggestiva “Intorciata”. E’ la terza domenica del mese, data fissata dalla Curia Vescovile nel 1733 per permettere i festeggiamenti alla popolazione rurale al termine di tutti i lavori agricoli.

La festa, definita “Esternal”, vede la processione delle statue dei Santi ed il caratteristico incedere dei fedeli, anche a piedi nudi, che camminano con passo lento all’indietro con lo sguardo fisso ai taumaturghi trasportando anche ceri molto grossi, alti e pesanti. I ceri rappresentano le grazie ricevute, l’offerta ed il sacrificio. Si aiutano con corde, cinghie delle tapparelle, secchi e ogni volta che la processione riprende a camminare, dopo breve interruzione per le preghiere, i fedeli svuotano per terra la cera sciolta che comunque si riversa e sporca i loro vestiti. Anche se la cera spesso cade sui piedi scalzi e sulle mani che abbracciano il cero, non si vedono smorfie di dolore sui loro visi. Ogni tanto con le forbici tagliano lo stoppino per non far spegnere la fiamma e riprendono il cammino.

Iniziata alle otto di mattina dopo essersi snodata per circa dieci ore per le strade principali di Bitonto, è terminata la sera con l’ostensione delle reliquie e la SS. Messa celebrata dall’arcivescovo S. E. Mons. Francesco Cacucci sul sagrato della Basilica.

Il rito al quale i bitontini sono molto affezionati è una festa che rinnova le tradizioni che si tramandano di padre in figlio. Le vie della città sono gremite di fedeli che rinnovavano la loro infinita gratitudine ai loro venerati e amati Santi Cosma e Damiano, le cui reliquia delle braccia si trovano appunto nella Basilica Santi Cosma e Damiano.

 
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