I primi tre giorni di luglio, come avviene per tradizione ogni anno, a Rodi Garganico, località famosa per il turismo balneare e gli agrumi, si svolgono i solenni festeggiamenti in onore dei suoi patroni, la Madonna delle Libera e San Cristoforo.

La devozione dei rodiani per la Madonna della Libera ha inizio da quando, secondo la tradizione locale, la relativa icona, oggi custodita sull’altar maggiore dell’omonimo santuario, giunse a bordo di una galea veneziana proveniente da Costantinopoli, appena dopo essere stata conquistata dai Turchi di Maometto II nel 1453. Tale imbarcazione, insieme alle altre, era stata caricata dai veneziani di numerose icone sacre, che se fossero rimaste a Costantinopoli sarebbero andate distrutte, ed era diretta verso la Serenissima. Il vento era favorevole però la galea con a bordo l’icona della Madonna della Libera, a differenza delle altre, si arrestò presso Rodi Garganico ed il capitano non riuscendo a proseguire vi sbarcò e chiese spiegazioni di quanto gli era accaduto agli abitanti del posto che non seppero fornirgliele. Ma mentre si stava incamminando al di fuori dalle mura del paese garganico per tornare a bordo della sua imbarcazione, vide che l’icona della Madonna della Libera, che aveva caricato a Costantinopoli, era invece collocata su un sasso, in posizione eretta senza alcun sostegno. Allora egli, convinto che gli era stata rubata, la riportò sulla sua galea che per tutta quella notte non poté ripartire nonostante il vento e le correnti marine a favore. Il mattino dopo, il capitano, dopo essere nuovamente sbarcato a Rodi Garganico, vide nuovamente l’icona in posizione prodigiosamente eretta sul medesimo sasso, come il giorno precedente. Allora capì che la Vergine ritratta in questa icona aveva stabilito di rimanere per sempre in questo paese marinaro, per cui decise di donare l’opera d’arte ai rodiani. Dopodiché il capitano, con sua imbarcazione carica di opere sottratte alla furia iconoclasta, poté finalmente ripartire per Venezia dove giunse tre giorni prima delle altre galee, pur essendo salpato con due giorni di ritardo per il motivo appena narrato.

L’icona quattrocentesca della Madonna della Libera, dipinta su tavola ed attribuita alla scuola gotico-veneziana, non è firmata e ritrae la Vergine patrona di Rodi Garganico seduta su un trono mentre benedice l’osservatore alzando la mano destra, nel cui palmo si vede una croce, e sorregge con l’altra mano sorregge sul suo grembo il Bambino Gesù che gioca con una colomba trattenuta da un filo. Il tardottocentesco altare maggiore del santuario sei-settecentesco che conserva la sacra tavola, recentemente restaurata, è stato costruito sul Sacro Sasso (visibile sul lato posteriore) su cui l’icona apparve miracolosamente in posizione eretta. Per ragioni conservative di questa preziosa opera pittorica è stata di recente realizzata una sua fedele copia che viene portata in processione in sostituzione dell’originale

Oltre che per la Madonna della Libera la devozione dei rodiani è molto sentita anche nei confronti di San Cristoforo martire, patrono dei viandanti e dei naviganti, la cui statua lignea seicentesca, donata dall’abate Giuseppe Spinelli, è normalmente conservata sull’altar maggiore della Chiesa Madre di San Nicola di Mira. Il santo, che traghettava di persone su un fiume compreso nel bosco della Licia in cui viveva, è ritratto in questa statua, contenente anche una sua reliquia, come un gigante che porta a fatica sulle sue spalle Gesù Bambino, che gli rivelò di essere responsabile del peso del mondo intero e non solo di coloro che venivano traghettati tra le sponde di quel fiume. La festa di San Cristoforo è per Chiesa fissata al 25 luglio ma a Rodi Garganico tale santo è festeggiato unitamente alla Madonna della Libera, la cui solennità ricorre il 2 luglio.

Nel paese garganico la festa patronale è stata preceduta, dal 23 giugno al 1 luglio 2013, dalla novena in onore dei santi patroni, tenutasi Santuario della Madonna della Libera che è stato addobbato a festa con l’esposizione ai fedeli dell’icona quattrocentesca della Madonna della Libera, della sua copia che si porta in processione, della statua di S. Cristoforo, proveniente dalla Chiesa Madre.

Il primo giorno della festa patronale (1 luglio 2013), oltre che dalle S. Messe celebratesi nel Santuario della Madonna della Libera e nella Chiesa Madre di S. Nicola di Mira, è stato caratterizzato dal tradizionale Palo della Cuccania, organizzato dagli amici della Locanda Pappucchill e dallo spettacolo “Napoli incontra Buenos Aires” del trio Celos con la partecipazione straordinaria del soprano Rosa Ricciotti e con i tangheri Greta Luna Saccone e Francesco Mastromauro. Entrambi gli spettacoli si sono tenuti nella centralissima Piazza Luigi Rovelli, mentre le luminarie sono state realizzate dalla Premiata Ditta Carbone.

Nel giorno della solennità della Madonna della Libera (2 luglio 2013), al termine della S. Messa delle 10:30 presieduta da mons. Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, ha avuto luogo una solenne e particolare processione per le vie cittadine, in cui i simulacri dei santi patroni sono stati preceduti da una decina di statue di santi provenienti dalle chiese rodiane. Alla processione hanno preso parte anche le associazioni e le autorità locali, nonché numerosi fedeli non solo rodiani, ma anche emigrati e turisti. In serata sul palco di Piazza Luigi Rovelli si è esibito in concerto il corpo bandistico “Città di Rodi Garganico”, che ha in precedenza accompagnato la processione. Dopodiché c’è stato lo spettacolo pirotecnico della ditta Pirotecnica San Severo di Giacomo del Vicario, offerto dal devoto Giuseppe Cannarozzi titolare del complesso turistico “L’Africhetta”.

Una seconda processione, però soltanto della statua di S. Cristoforo e della copia dell’icona della Madonna della Libera, è stato l’evento caratterizzante l’ultimo giorno dei festeggiamenti (3 luglio 2013). Partita poco dopo le ore 19 dal medesimo santuario tale processione ha seguito un itinerario che ha interessato i moderni quartieri rodiani di Madonnina e Fontana. Intorno alle 22:30 sempre sul palco di Piazza Rovelli ha avuto luogo una serata evento di musica e spettacolo col gruppo musicale “Stranabanda”. Alla sua fine i fuochi d’artificio della medesima ditta di quelli della sera precedente hanno concluso la festa patronale.

Il presente fotoreportage è corredato dalle sottostanti otto immagini che raffigurano:
- l’interno del Santuario della Madonna della Libera parato a festa con l’icona originale quattrocentesca della Vergine sull’altar maggiore, la sua recente copia destinata alla processione (a sinistra), la statua lignea seicentesca di S. Cristoforo (a destra) ed il gruppo dei relativi portatori nelle processioni del 2 e 3 luglio (foto n. 1);
- la copia della tavola dipinta della Madonna della Libera che si porta in processione (foto n. 2);
- particolare della statua lignea di San Cristoforo (foto n. 3);
- la medesima statua condotta in processione (foto n. 4);
- il gonfalone della Parrocchia-Santuario della Madonna della Libera seguito dalla copia dell’icona della Vergine patrona del paese garganico (foto n. 5);
- il gonfalone del Comune di Rodi Garganico seguito dalle autorità locali, civili e militari (foto n. 6);
- un momento della processione del 3 luglio 2013 mentre passa sotto le luminarie accese di Corso Madonna della Libera (foto n. 7)
- il manifesto dell’edizione del 2013 della festa patronale rodiana (foto n.8)

 
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