Nei primi tre giorni di luglio 2014, come avviene di anno in anno per consolidata tradizione, Rodi Garganico ha solennemente festeggiato i propri patroni, Maria SS. della Libera e San Cristoforo martire.

La devozione dei rodiani per la Madonna della Libera ha inizio intorno alla metà del XV secolo quando, secondo la tradizione locale, la relativa icona, che troneggia sull’altare maggiore dell’omonimo santuario, giunse a bordo di una galea veneziana proveniente da Costantinopoli, gloriosa capitale bizantina che era stata appena conquistata dai Turchi di Maometto II nel 1453. Tale imbarcazione, insieme alle altre, era stata caricata dai veneziani di numerose icone sacre, che se fossero rimaste nella città sul Bosforo sarebbero andate distrutte, ed era diretta verso la Serenissima. Il vento era favorevole però la galea con a bordo l’icona della Madonna della Libera, a differenza delle altre, si arrestò presso Rodi Garganico ed il capitano non riuscendo a proseguire vi sbarcò e chiese spiegazioni di quanto gli era accaduto agli abitanti del posto che non seppero fornirgliele. Ma mentre si stava incamminando al di fuori dalle mura del paese garganico per tornare a bordo della sua imbarcazione, vide che l’icona della Madonna della Libera, che aveva caricato a Costantinopoli, era invece collocata su un sasso, in posizione eretta senza alcun sostegno. Allora egli, convinto che gli era stata rubata, la riportò sulla sua galea che per tutta quella notte non poté ripartire nonostante il vento e le correnti marine a favore. Il mattino dopo, il capitano, dopo essere nuovamente sbarcato a Rodi Garganico, vide nuovamente l’icona in posizione prodigiosamente eretta sul medesimo sasso, come il giorno precedente. Allora capì che la Vergine ritratta in questa icona aveva stabilito di rimanere per sempre in questo paese marinaro del Gargano, per cui decise di donare l’opera d’arte ai rodiani. Dopodiché il capitano, con sua imbarcazione carica di opere sottratte alla furia iconoclasta, poté finalmente ripartire per Venezia dove, prodigiosamente, giunse tre giorni prima delle altre galee, pur essendo salpato con due giorni di ritardo.

L’icona quattrocentesca della Madonna della Libera, dipinta su tavola ed attribuita alla scuola gotico-veneziana, non è firmata e ritrae la Vergine patrona di Rodi Garganico seduta su un trono mentre benedice l’osservatore alzando la mano destra, nel cui palmo è disegnata una croce, e sorregge con l’altra mano il Bambino Gesù che gioca con una colomba trattenuta da un filo. Il tardottocentesco altare maggiore del santuario sei-settecentesco su cui è collocata la sacra tavola, recentemente restaurata, è stato costruito sul Sacro Sasso (visibile sul lato posteriore) sul quale l’icona apparve miracolosamente in posizione eretta. Per ragioni conservative, di questa preziosa opera pittorica è stata di recente realizzata una sua fedele copia che viene portata in processione in sostituzione dell’originale.

Oltre che per la Madonna della Libera la devozione dei rodiani è molto sentita anche nei confronti di San Cristoforo martire, patrono dei viandanti e dei naviganti, la cui statua lignea seicentesca, donata dall’abate Giuseppe Spinelli, è normalmente conservata nella nicchia dell’altar maggiore della Chiesa Madre di San Nicola di Mira. Il santo, che traghettava di persone su un fiume compreso nel bosco della Licia in cui viveva, è ritratto in questa statua, contenente anche una sua reliquia, come un gigante che porta a fatica sulle sue spalle Gesù Bambino, che gli rivelò di essere responsabile del peso del mondo intero e non solo di coloro che venivano traghettati tra le sponde di quel fiume. La solennità di San Cristoforo è per Chiesa fissata al 25 luglio ma a Rodi Garganico lo si festeggia unitamente alla Madonna della Libera, la cui solennità ricorre il 2 luglio.

Nel paese garganico la festa patronale è stata preceduta, dal 23 giugno al 1 luglio 2014, dalla novena in onore dei santi patroni, tenutasi Santuario della Madonna della Libera che è stato addobbato a festa con l’esposizione ai fedeli, su altrettanti troni, dell’icona quattrocentesca della Madonna della Libera (al centro), della statua di S. Cristoforo, proveniente dalla Chiesa Madre (a destra), e di quella di san Michele Arcangelo (a sinistra).

Il primo giorno della festa patronale (1 luglio 2013), oltre che dalle S. Messe celebratesi nel Santuario della Madonna della Libera e nella Chiesa Madre di S. Nicola di Mira, è stato caratterizzato dallo spettacolo musicale del Conservatorio di musica “Umberto Giordano”, a cura del m° Giovanni Ieie, che si è tenuto, a partire dalle ore 21:30, nella centralissima Piazza Luigi Rovelli, sotto la cassa armonica. Le luminarie sono state curate dalla Premiata Ditta “Modugno” di San Severo.

Nel giorno della solennità della Madonna della Libera (2 luglio 2013), al termine della S. Messa delle 10:30, presieduta dal rispettivo parroco, don Michele Carrassi, ha avuto luogo una solenne e particolare processione per le vie cittadine, in cui la copia dell’icona di Maria SS. della Libera, il simulacro di San Cristoforo e quello di San Michele Arcangelo sono stati preceduti da altre 14 statue di Santi, di piccole e grandi dimensioni, provenienti dalle chiese rodiane e che per l’occasione sono stati collocati lungo le due navate laterali. Il loro ordine di sfilata è stato il seguente: San Luigi Gonzaga, San Raffaele Arcangelo, Santa Chiara d’Assisi, San Domenico, San Giovanni Battista, Santa Cecilia, Santa Rita da Cascia, San Vito martire, San Vincenzo Ferrer, San Giovanni Bosco con San Domenico Savio, San Rocco, San Nicola vescovo di Mira, San Giuda apostolo, San Giuseppe. Le statue piccole sono state condotte dai ragazzi mentre quelle grandi dagli adulti. Alla processione hanno preso parte anche le confraternite, le associazioni e le autorità locali, numerosi fedeli non solo rodiani, residenti ed emigrati, ma anche di Alatri (anch’essi devoti della Madonna della Libera e gemellati con quelli del paese garganico), e perfino alcuni turisti. La processione ha attraversato le strette e suggestive stradine e piazzette del centro storico ed è stata salutata dall’accensione delle batterie pirotecniche, offerte dai fedeli e dalle ditte locali, in prossimità del porto turistico ed in Piazza Padre Pio, subito prima del rientro nel santuario. In serata sempre nella cassa armonica di Piazza Luigi Rovelli si è esibito in concerto, sotto la direzione del m° Manuel Padula, il corpo bandistico “Città di Rodi Garganico”, che ha in precedenza accompagnato la processione insieme a quello di Vico del Gargano, intitolato ad Antono F. Nardini. Dopodiché c’è stato lo spettacolo pirotecnico della ditta “Pirolandia” di San Severo.

Una seconda processione, però soltanto della statua di S. Cristoforo e della copia dell’icona della Madonna della Libera, è stato l’evento caratterizzante dell’ultimo giorno dei festeggiamenti (3 luglio), dedicato dai rodiani al protettore dei viandanti e dei naviganti. Partita poco dopo le ore 19 dal medesimo santuario tale processione ha seguito un itinerario che ha interessato i moderni quartieri rodiani di Madonnina e Fontana. Intorno alle 22:30, sempre in Piazza Rovelli, ha avuto luogo una serata evento col concerto Di Federica Filaninno, reduce dal programma televisivo “Amici”. Dopo la sua conclusione, hanno dato spettacolo i fuochi d’artificio della ditta “Parente” di Torremaggiore che hanno concluso la festa patronale del 2014.

Il presente fotoreportage è illustrato dalle sottostanti otto immagini aventi per oggetto la processione del 2 luglio 2014 e precisamente:
- la copia dell’icona di Maria SS. della Libera, Patrona di Rodi Garganico, subito dopo l’uscita dal relativo santuario e prima dell’inizio del suo cammino processionale (foto n. 1);
- le statue dei Santi mentre lasciano il corso intitolato alla Patrona rodiana per svoltare a sinistra, in Piazza Garibaldi (foto nn. 2-3-4-5);
- la statua di San Michele Arcangelo (foto n. 6);
- l’enorme statua di San Cristoforo, altro patrono del paese garganico (foto n. 7);
- l’icona di Maria SS. della Libera, seguita dal baldacchino (foto n. 8).

 
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