Nel corso dei primi mesi del 2013, il Complesso del Vittoriano a Roma ha ospitato, nel contesto della mostra “Anime di Materia”, le opere di quello che è considerato come il più grande scultore libico contemporaneo, Ali Wakwak.

Nato nel 1947 ad Al Marj, villaggio a 100 Km da Benghazi, Ali Wakwak ha iniziato la sua attività aiutando il padre falegname, per poi passare, nel corso del 2006, alla lavorazione del metallo.
Nel maggio del 2011, traendo ispirazione dalla rivoluzione che ha infiammato la Libia, l’artista ha realizzato una serie di sculture assemblando i residuati bellici del conflitto che aveva sconvolto il suo Paese. Grazie a questa operazione, elmi, fucili, cingoli, serbatoi, cartucce e pezzi di bombe hanno subito una profonda mutazione, trasformandosi da strumenti di morte a simbolo di rinascita e bellezza.

All’ingresso della mostra il visitatore è accolto dal Milite Ignoto, la cui imponente figura metallica, in ginocchio, solleva lo sguardo e il braccio al cielo in un gesto di grande pathos.

Il percorso espositivo prosegue articolandosi in diverse sezioni all’interno delle quali lo spettatore si imbatte in scene legate alla vita quotidiana (si pensi alla coppietta seduta sulla panchina o alle diverse figure di musicisti), in immagini di ispirazione biblica come “Natività”, o in fantasiose figure zoomorfe.

Accanto a queste, in suggestivi giochi di luci e ombre, compaiono sculture che più direttamente ricordano gli scenari bellici e rivoluzionari, come i combattenti che imbracciano le armi, i bambini soldato che si appoggiano ai loro fucili, il prigioniero che in un gesto di disperata vittoria riesce a spezzare le sue catene, nonché la vasta parete sulla quale si allineano centinaia di elmetti che ricreano altrettanti volti i quali sembrano rivolgersi allo spettatore con espressioni impaurite, disperate ma al tempo stesso beffarde e cariche di una sottile ironia.

 
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Commenti (2)


  1. Spesso da Napoli vengono organizzate visite guidate, con partenza in pullman, alle mostre nel Vittoriano o nelle Scuderie del Quirinale. Vi ho spesso partecipato; questa sarebbe stata senz’altro interessante!
    Bello il tuo reportage!


  2. grazie! ^__^

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