Vorrei “presentarvi” una delle zone meno conosciute della Sardegna, ma non certamente meno bella di altre, che mi ha letteralmente conquistato.

Nella zona di Oristano che ignorantemente pensavo fosse nella zona interna della splendida isola, esistono delle spiagge che sono davvero dei tesori nascosti.

Quando si parla di Sinis, si pensa alla più “conosciuta“ San Giovanni, che domina la zona con un’alta torre, ma poco distante, si possono ammirare dei luoghi dal fascino unico denominati non per niente “tesori del Sinis”; le spiagge: Is Arutas-Mari Ermi e Maimoni.

Le particolarità di questa zona facente parte della marina protetta è che le spiagge sono caratterizzate e formate da lunghe distese di granelli di quarzo di vari colori che fanno da cornice ad un mare dalle tinte turchesi.

La storia di questi granuli deriva dalla erosione delle rocce granitiche che costituiva in tempo lontanissimo la costa occidentale dell’isola, e che, dopo circa 600 milioni di anni ha dato origine all’isola Mal Di Ventre. In seguito al sotterraneo raffreddamento dei materiali, il basamento cristallino dell’isola è emerso dal sottosuolo.

I graniti, subendo l’azione degli agenti atmosferici si sfaldano e si separano dalla roccia. I primi sono più fragili (biotite), via via i più resistenti (feldspati), fino ad arrivare all’anima più dura che è appunto il quarzo, il moto ondoso e le correnti hanno in seguito trasportato le pietre sui litorali antistanti, sottoforma di veri e propri “chicchi di riso” levigati e candidi.

Il raccogliere ed osservare i granelli è come tornare indietro nel tempo e farsi “raccontare” la loro storia… ogni colore ha un significato diverso ed affascinante, si passa dal bianco del quarzo di osso di seppia o di scheletro di chiocciola di mare, ad un candido rosa di occhio di Santa Lucia o frammento di alga, da una malachite verde di residuo di riccio all’arancio di arenaria, arrivando ad un argento della madreperla, gli occhi spaziano osservandone le varianti colorate.

Una delle mie spiagge preferite è Maimoni; non semplice da “incontrare” se non la si cerca appositamente; si trova sulla strada che porta a San Giovanni, ad un certo punto un cartello giallo, non certo molto visibile ti “accompagna” ad uno sterrato che sembra essere infinito.

Passando per enormi distese di macchia mediterranea, dove falchi, rondini e libellule grandi come elicotteri la fan da padroni, si giunge ad un piccolo promontorio, oltrepassando passerelle di legno si arriva al mare e a queste distese candide. Lo spettacolo è assicurato, se si pensa e si fotografa sembra di essere giunti agli atolli tropicali per “pochi eletti”, dove l’unica “mancanza” è la presenza delle palme.

Se poi si ha fame, una seconda e piacevole sorpresa è la cucina del chiosco presente alle spalle della spiaggia: S’Aqua Mala, non i soliti panini o piatti pronti, ma un vero e proprio ristorante con specialità di pesce fresco cucinato all’istante, o alla cucina tipica sarda con porceddu e malloreddu.

A pensarci mentre scrivo ho ancora l’acquolina nel ricordare il sapore degli spaghetti con le arselle e bottarga o agli antipasti “sapore di mare”, sempre differenti in base al pescato di giornata, il tutto annaffiato dal buon vino sardo e ad un rapporto qualità prezzo ottimo, per non parlare della ospitalità del proprietario Ivano che organizza anche cene tipiche sarde e della pulizia del locale che mi ha notevolmente e piacevolmente colpito.

Lasciando da parte il piacere della tavola, c’è un altro lato che affascina. I granuli non rimangono “appiccicati” alla pelle come la maggior parte delle spiagge, e anche quando il maestrale soffia forte come spesso accade da quelle parti si ha la garanzia di rimanere “puliti “ senza insabbiarsi.

Insomma, un vero paradiso dove ormai sogno di tornare ogni anno, e se vi capita di essere in zona, fateci una capatina e attendete il tramonto. Tornerete certamente con un sorriso e un sapore in più.

La terra di Sardegna è come il Mal d’Africa: non si può non restarne ammaliati ed ammalati, l’unica medicina è tornarci!

 
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Commenti (10)


  1. Ti ringrazio per il tuo commento sugli scalzi. E’ servito per svegliarmi dal torpore e apprezzare questo tuo bel reportage.


  2. tu conoscerai certamente le bellezze di questi posti….. meriterebbero di essere “pubblicizzati” perchè altri li vedano……grazie x il commento!! :-)


  3. Complimenti per questo tuo bellissimo fotoreportage.
    Saluti


  4. grazie!!! sei molto gentile!!!


  5. Brava Ketty, hai fatto bene a pubblicizzare questi splendidi posti.


  6. Delicatissime foto di una località che dev’essere davvero “brillante”
    Voto meritato!


  7. grazie ragazzi!!!! si kris…. stramerita di essere visitata…..una parte poco pubblicizzata e proprio x questo ancora tanto bella!!!


  8. bellissimo reportage – brava!!!!!


  9. Complimenti sia per la parte descrittiva che per le foto!


  10. Grazie mille!!!! passateci da quelle parti se riuscite…..:-)

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