Come avviene annualmente ormai da più di un secolo, a Monte Sant’Angelo, comune del Gargano famoso per il plurisecolare santuario di San Michele arcangelo ed il suo bellissimo centro storico, i riti dello scorso Venerdì Santo hanno avuto il loro momento culminante nella “processione del Cristo Morto” che è senza dubbio la manifestazione religiosa più attesa e seguita dai fedeli montanari.

Infatti essi vi hanno partecipato numerosissimi formando un lunghissimo corteo che ha avuto inizio nel cuore del centro storico, partendo alle ore 18:30 dalla Chiesa di San Francesco d’Assisi, sede della confraternita della Morte. La processione ha visitato gli scenografici altarini preparati dalla popolazione lungo il percorso e rappresentanti le stazioni della Via Crucis. Presso di essi si sono effettuate le soste per le preghiere e le meditazioni.

Il percorso processionale è consistito in un gradevolissimo itinerario che nella sua prima parte ha interessato le tortuose e ripide strade dei quartieri storici, ricche di scorci urbani pittoreschi e di punti panoramici sull’abitato medievale, sulla campagna a sud di esso, e sul sottostante Golfo di Manfredonia. La parte restante di tale percorso ha invece riguardato gli assi viari principali della cittadina garganica, che si allineano nella sua parte più alta, ed i rioni moderni.

Il lungo corteo della processione del Cristo Morto è stato iniziato dal gruppo di figuranti in costume costituito da Gesù caricato della Croce, fiancheggiato da Barabba e dal buon ladrone, anch’essi con la croce sulla spalla, ed inoltre dal Cireneo e dai legionari romani.

Ad essi hanno fatto seguito alcuni gruppi di donne vestite di nero le quali portavano in mano le stazioni della Via Crucis, gruppi scultorei in cuoio eseguiti dall’artigiano montanaro Mimmo Palena.

Un piccolo gruppo di bambini in tunica bianca con la croce è stato seguito dagli scout e da gruppi di numerosi fedeli disposti su due lunghe file, mentre il personale della Protezione Civile ed i volontari delle associazioni locali garantivano che tutto si svolgesse in ordine.

A seguire hanno sfilato due file di bambini che reggevano gli strumenti della Passione sui cuscini rossi. Tra di loro vi erano Gesù coronato da spine e caricato della croce e l’Addolorata, impersonati rispettivamente da un bambino e da una bambina.

Dietro di loro avanzava il gruppo scultoreo di Cristo nell’orto degli ulivi che, come le altre sculture in processione, era portato a spalla da uomini vestiti di nero e con camicia bianca. Subito dopo si muovevano i confratelli incappucciati della SS. Trinità i quali erano preceduti dalla loro croce con gli stumenti della Passione ed agitavano le battole (tròzzele in dialetto montanaro) per riprodurre il cataclisma avvenuto alla morte di Cristo.

Dopodichè si sono succeduti:
● il gruppo scultoreo del Cristo flagellato;
● i membri della Confraternita della Morte, anch’essi preceduti dalla relativa croce con gli strumenti della Passione;
● la scultura del Calvario;
● il clero montanaro;
● il simulacro del Cristo Morto che era attorniato da calle, preceduto da una donna vestita di nero con la corona degli stessi fiori, e sostenuto ed accompagnato da otto uomini vestiti di nero con i guanti bianchi;
● le autorità locali;
● la banda musicale che intonava le marce funebri;
● la rimanente folla dei fedeli.

La processione del Cristo Morto ha avuto il suo momento più commovente in Piazza Beneficenza nel punto dov’era in attesa l’Addolorata che nel frattempo era giunta qui con una processione separata, partita dalla Chiesa di San Benedetto, dov’è abitualmente conservata. L’Addolorata era preceduta e sostenuta da un gruppo di 12 donne vestite di nero ed accompagnate dai membri della Confraternita di Sant’Antonio abate. Dopo il commovente e drammatico incontro col Cristo Morto, l’Addolorata ha sfilato dietro di lui e prima delle autorità, della banda musicale e dei fedeli retrostanti.

Il presente fotoreportage è corredato dalle sottostanti dieci immagini che hanno per oggetto:
■ l’inizio della processione del Cristo Morto davanti alla Chiesa di S. Francesco d’Assisi con i gruppi scultorei ritraenti Gesù flagellato e nell’orto degli ulivi, e la confraternita della Morte (foto n. 1);
■ i confratelli della SS. Trinità che precedono la scultura del Cristo flagellato (foto n. 2);
■ la confraternita della Morte (foto n. 3);
■ la scultura del Calvario (foto n. 4);
■ il gruppo del Cristo Morto (foto n. 5);
■ la sosta davanti all’altarino della I stazione della Via Crucis, sito in Largo Dauno (foto n. 6);
■ l’Addolorata in attesa del Cristo Morto (foto n. 7);
■ il Cristo Morto che passa davanti all’Addolorata (foto n.8);
■ l’inizio del corteo processionale che si avvicina verso gli altarini delle ultime stazioni della Via Crucis (foto n. 9);
■ il gruppo scultoreo della XII stazione (Gesù muore in croce), sorretto dalle donne vestite di nero (foto n. 10).

 
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