Il progetto vuole entrare in punta di piedi nella natura e nella storia, percorrendo il sentiero in silenzio e contemplando le opere, si possono assimilare profondi messaggi ricchi di significato.

L’opera è stata realizzata dal Comune di Gallio, con il patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Vicenza, ne sono custodi gli Alpini di Gallio. Progettista e curatore l’arch. Diego Morlin.

NR 6 – ESERCITI: La composizione rappresenta i 2 eserciti (italiano ed austro-ungarico) Elmetti perfettamente corrispondenti a quelli in uso durante la Prima Guerra Mondiale si fronteggiano, posizionati nella medesima direzione mantenuta dagli eserciti nel periodo bellico. Dallo scontro il solo risultato sarà la MORTE, simboleggiata dai quattro teschi collocati al centro. (Foto 1- 2)

NR 7 – FIORE VIVO: La composizione è costituita da una serie di fiori giganteschi arrugginiti, alti 1mt con un diametro di 40/50cm, triste segno di distruzione, ma posizionato al centro c’è un fiore colorato, messaggero di speranza e di fiducia e simbolo che dopo tanta distruzione la VITA ritornerà a fiorire. (Foto 3-4)

NR 8 – IL LABIRINTO: Pietre di grandi dimensioni sono riunite in modo da permettere il passaggio di una persona alla volta, solo così si arriva al cuore della composizione nel quale spicca un blocco di granito squadrato dov’è incisa la parola PACE (Fronte e verso) in 37 lingue. Accompagna l’opera uno scritto di Bertold Brecht. (Foto 5 -6)

NR 9 – GLI IMMORTALI: La radura dov’è posizionata la composizione brulica di grossi massi, anonimi, informi, pietre comuni della zona. Ma il gruppo di pietre che compone la composizione è diverso dagli altri, infatti ogni pietra porta incise delle iniziali sono simbolicamente i nomi e cognomi degli innumerevoli soldati che sono caduti nel corso della Guerra. Sono trascorsi ormai 93 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale a queste semplici pietre il compito di mantenere viva la MEMORIA di soldati e eroi. In prevalenza le iniziali sono dei soldati Galliesi caduti e dispersi durante le due Guerre Mondiali. (Foto 7)

NR 10 – FRUTTI GLORIOSI: L’istallazione è stata collocata in una grande buca di granata di grosso calibro (che in queste zone sconvolsero ogni cosa). Nulla ci si aspetta da un simile evento distruttore, ma ecco che da questa buca “nascono degli alberi secchi senza vita”, che in futuro non germoglieranno ne produrranno frutti. Sul loro tronco al posto delle foglie emergono solo delle grandi PIASTRINE, crivellate di colpi, stanno a simboleggiare le piastrine di riconoscimento che i soldati portavano al collo come segno di identificazione in quanto contenevano i dati personali utili nella vita ma purtroppo nella Grande Guerra ancor più utili nella MORTE. (FOTO 8-9)

FOTO 10 – Per le Opere del Sentiero del Silenzio il Presidente della Repubblica ha fatto pervenire una riconoscimento particolare.

Le Installazioni fra un pò forse saranno ricoperte di neve, ne resteranno fuori soltanto i FRUTTI GLORIOSI, ma per la primaver inoltrata o estate prossima chi è interessato dal Centro di ASIAGO, in auto si prosegue verso Gallio a 3km si prende direzione Monte Ortigara – 8km e si arriva al rifugio Campomuletto (Mt 1700), si parcheggia l’auto e si inizia il percorso dove è posto il Tricolore e un cartello che spiega in varie lingue tutte le opere. Il percorso è facile consigliato anche a famigli con bambini. Spegnete il telefonino e percorretelo in silezio. BUONA MONTAGNA A TUTTI

 
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Commenti (8)


  1. Gli alberi “secchi senza vita” stagliati verso il cielo sembrano un grido, o forse una preghiera; immagini intense e significative come il tuo racconto, come sempre, come solo chi conosce i luoghi e la loro storia può condividerli davvero con gli altri-
    Grazie


  2. Grazie Vi,

    per il tuo graditissimo commento.
    Anche quanto da te scritto è ricco di significato.

    Un fante in trincea ha scritto una poesia dedicata agli abeti stecchiti delle nostre zone e a proposito di grida dice: “….poichè voi siete i testimoni veri, voi elevate i rami come fossero grida senza voce e sarete più eloquenti di coloro che un giorno qui faran discorsi in occasione di qualche cerimonia o d’un noioso banchetto elettorale…voi restere a far testimonianza del martirio di allora….”

    Un caro saluto dall’Altipiano

    Maurizio


  3. Che bellissima poesia, così vera…un caro saluto a te, Maurizio


  4. Meraviglioso documentario collocato nel mese più opportuno; commovente la descrizione del sito e delle opere esposte. Il mio babbo è caduto in Russia sul Don e le tue immagini mi hanno riportata a lui sepolto chissà dove!
    E’ il mio preferito per novembre


  5. Non so quale scegliere tra questo e quello del 19 Nov. ” Porta della memoria ”
    grazie Maury per queste testimonianze .


  6. Kris,
    se mi dai più dati possibili (Nome Cognome – Reparto) senza illuderti ho la possibilità di fare delle ricerche.

    Non perdere mai le speranze, qui Domenica 13 Novembre sono rientrati i resti di uno che era deceduto in ALBANIA dopo ben 58 anni.

    Un caro saluto.

    Maurizio


  7. Ciao Maurizio,
    ti do alcuni dati riguardanti il mio babbo:
    Baratta Michele nato a Vinchiaturo (CB) il 25/08/1906
    34° battaglione M C.N. 2a compagnia Gruppo Valle Scrivia
    Il 21/06/1942 con il suo battaglione partì da Cavallermaggiore (Cuneo) alla volta della Russia e l’ultima sua lettera è datata 12/12/1942.
    Ci venne comunicato da un cappellano che era deceduto il 15/12/1942 in una battaglia sulle rive del Don
    Nelle sue lettere ci parlava delle grandi sofferenze che pativano per il freddo e le lunghe traversate a piedi per raggiungere il fronte; ignoravano le località in cui si trovavano e sapeva solo che erano battaglioni d’assalto.
    Magari riuscissi a recuperare qualche notizia, te ne sarei molto grata!


  8. Buona sera.

    Grazie a te Kris.
    Lunedi mi attivo, in privato ti do il nome delle persona con il quale cercherò di fare qualcosa, se ti senti più a tuo agio lo puoi contattare tu a nome mio.

    C’è un’altro libro sulla ritirata in Russia.:”Centomila Gavette di Ghiaccio” di Giulio Bedeschi. La casa Editrice Mursia di recente ne ha fatto una nuova edizione.

    Un saluto

    Maurizio

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